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Programma generale new

Vivi l'emozione del Festival dell'Oriente in tutta la sua offerta:
danze, balli, spettacoli, cerimonie tradizionali, mostre, attività, corsi, e molto altro ancora!

PROGRAMMA GENERALE

Musiche, colori sgargianti ed atmosfere magiche ti accompagneranno in un mondo ricco di emozioni, in cui tradizione e modernità si fondono in uno splendido connubio.

L’Oriente ed il suo immenso patrimonio artistico saranno fedelmente rappresentati da numerose danze tipiche, canti tradizionali ed esibizioni di folklore.

Un occasione unica ed imperdibile per entrare in contatto con l’anima del mondo orientale e lasciarsi travolgere dalla sua energia, dalla sua bellezza e dal suo indiscutibile fascino.

NOTA BENE!
Gli spettacoli si ripetono ogni giorno
per tutta la durata del Festival
dalle 10:30 alle 22.00

Il programma definitivo degli spettacoli si troverà affisso ogni giorno nelle vicinanze dei rispettivi palchi all’interno dei padiglioni.

I programmi potrebbero subire delle variazioni per motivi non dipendenti dalla volontà degli organizzatori del festival. L’organizzazione non si assume alcuna responsabilità nel caso di eventuali modifiche o annullamenti nel programma.

Oltre 18 paesi con più di 70 spettacoli al giorno!
Scoprili tutti!

SPETTACOLI

Spettacoli suggestivi tra spiritualità e fascino

1-taiko-shidara
Taiko Shidara

Impossibile restare impassibili al suono del Taiko, il celebre tamburo giapponese da guerra, immancabile protagonista del Festival dell’Oriente! Con la sua potenza, il vigore dei suoi musicisti e percussionisti… Il fantastico gruppo Shidara, percussionisti professionisti giapponesi, farà meravigliare e stupire l’intera platea del Festival dell’Oriente con un concerto a cui sarà impossibile non avvicinarsi, un momento molto atteso dalla stragrande maggioranza del pubblico, che verrà pervaso da emozioni indescrivibili! Gli Shidara sono in tour in tutto il Giappone e non solo: sono stati protagonisti in Europa, in America, in Corea, nelle Filippine ed in tantissimi altri paesi. Ed adesso in anteprima mondiale in Italia al Festival dell’Oriente!!!

taiko-drum-duet
japanese taiko drum duet Tsubasa Hori & Masayuki Sakamoto
Per la prima volta in Italia, al Festival dell’Oriente di Milano debutta il grandioso duo di tamburi giapponesi composto dai musicisti Tsubasa Hori e Masayuki Sakamoto, ex membro di KODO, la squadra di taiko più conosciuta in Giappone.
Due grandissimi artisti che incontrandosi hanno dato vita a questo originale progetto musicale, dove non solo tamburi ma strumenti tradizionali giapponesi diventano protagonisti sul palco, e solo il pubblico del Festival dell’Oriente di Milano potrà avere l’onore di vederlo in Italia.
4-danza-dei-leoni
danza dei leoni sui pali

Torna la suggestiva danza del leone, spettacolo della tradizione cinese, con una grande novità per l’Italia: ben due i leoni che danzano ed eseguono la loro difficile coreografia sospesi sui pali a quasi 2 metri di altezza…

5-mochitsuki
mochitsuki “medetaya”

Perchè aspettare la settimana di Capodanno se si può godere dello spettacolo Mochi anche all’interno del Festival dell’Oriente? Una performance che vi farà rimanere letteralmente a bocca aperta vi aspetta! Gli artisti del Mochi sono pronti per creare proprio davanti ai vostri occhi increduli la tipica torta Mochi: una torta “appiccicosa” di riso cotto al vapore giapponese!!! Ne esistono due tipi diversi: quella con fagioli rossi dolci e quella con farina di soia con zucchero, tutte e due gustosissime e dalla preparazione veramente spettacolare!
Gli artisti di Medetaya vi offriranno momenti indimenticabili e… Golosissimi!!! Benvenuti al Festival dell’Oriente… lo spettacolo è servito!

6-walking-advertisements-band
walking advertisements band “chindon-geinousha”

Al Festival dell’Oriente spazio alla musica!!! La banda musicale giapponese “Chindon’ya” è composta da musicisti di strada molto particolari, la loro arte è quella di pubblicizzare negozi ed altri locali, rigorosamente in costume giapponese! Con la loro musica tipica, promuovono anche l’apertura di nuovi negozi, locali ed eventi speciali!
Attualmente, il chindon’ya è raro in Giappone, ma, grazie a questi particolari artisti, al Festival dell’Oriente si potrà assistere e partecipare a questa particolarissima performance unica nel suo genere!

7-ojarus
ojarus

Avete mai assistito ad un’esibizione di pagliacci giapponesi “mistici”? Il Festival dell’Oriente è l’occasione giusta! La base della recitazione degli “Ojarus” proviene sia dalla tradizione antica, sia dal moderno teatro giapponese… Provate a non ridere appena saliranno sul palco con un copricapo così lungo che sarà difficile dimenticare! Il loro spettacolo ha bisogno di molta attenzione… E’ divertente e, soprattutto, molto stravagante! Presentano la giocoleria tradizionale e moderna giapponese, esibendosi in kimono e ballando con l’ombrello ed il ventaglio tradizionali.
La loro particolare commedia “mimata” e la loro magia sono conosciute ed amate in qualsiasi parte del mondo.

8-khukh-mongols
khukh mongol – Musica e danza dalla mongolia

Eccellenti rappresentanti della musica e del folklore della Mongolia, il gruppo “Khukh Mongol” propone un vasto repertorio di musica strumentale tradizionale, canti e danze, in particolare il classico Khoomii. Le performance si svolgono con il supporto degli strumenti musicali tipici, come il Morin Khuur (uno degli strumenti più importanti del popolo mongolo, noto anche come violino a testa di cavallo) o il Guzheng (strumento a corde che si suona su un supporto rialzato), ed i musicisti indossano il tradizionale abito di broccato dell’aristocrazia Mongola.

9-danza-bhangra
danza bhangra

Il Bhangra è una forma di musica e danza che ha origine nella regione del Punjab del Pakistan e dell’India. Il bhangra nasce come una danza ballata dagli agricoltori per festeggiare l’arrivo della primavera, un tempo nota come Vaisakhi. I ballerini utilizzano abiti coloratissimi in un vortice di coreografie ricche di energia, sincronia, colori e divertimento. Nasce come ballo di gruppo principalmente maschile, danzato da agricoltori fieri e soddisfatti.

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danza tradizionale coreana

Grazie al prezioso contributo della “Korean Music Management”, avrete la possibilità di ammirare la coloratissima e suggestiva danza tradizionale Coreana.
Proposta da un gruppo di talentuose danzatrici Coreane ed articolata in varie coreografie, che contribuiranno a rappresentare l’eleganza e la solennità tipica di questi balli. Danze che simboleggiano i fiori, la femminilità, la bellezza, eseguite con i meravigliosi abiti tradizionali e con il supporto di elementi coreografici quali i ventagli o il tamburello Sogo.

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equilibrismo con senmaru e yuki

In rappresentanza del mondo asiatico e della sua millenaria cultura, sbarca al nostro festival l’artista e giocoliere Senmaru Kagami. La sua arte si ispira a un’antica e sacra tradizione propiziatoria, nata per scacciare gli spiriti maligni e ingraziarsi gli dei nei sacri templi, che consisteva nel destreggiare complesse manipolazioni di oggetti, come il ventaglio e l’ombrello.
L’artista ci rappresenta uno spettacolo tradizionale di giocoleria giapponese, fatto di anelli metallici, sfere scatole e molti altri oggetti fatti girare su un ombrello. Tazze tenute in equilibrio su un lungo palo, che sfidano le regole della fisica e tanti altri numeri di giocoleria con grande abilità, tutto davanti ai vostri occhi increduli.

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keiichi iwasaki – il mago giapponese

Preparatevi ad uno spettacolo che vi lascerà letteralmente a bocca aperta! Il mago illusionista Giapponese Keiichi Iwasaki vi proporrà i suoi trucchi strabilianti, accompagnati dalla sua grande carica di carisma e simpatia. Uno show mozzafiato, di grande stupore e divertimento, dedicato a grandi e piccini!

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milon mela – folklore e spettacolo dall’india

Il gruppo folkloristico Milon Mela proporrà al Festival dell’Oriente vari momenti dedicati alla tradizione folkloristica Indiana: canti, musiche e danze dei Baul del Bengala; la spettacolare Arte Marziale Kalaripayattu;le danze Chha con le magnifiche maschere, le acrobazie ed un ricco repertorio di storie tratte dai Purana, dal Mahabharattha e dal Ramayana; la raffinata danza Gotipua e tanto altro ancora, in un viaggio emozionante nella spettacolare cultura dell’India.

14-teatro-vitnamita
teatro vietnamita

La tradizione del teatro delle marionette sull’acqua sarà presente al Festival per emozionarvi con il suo caratteristico spettacolo. L’esibizione del teatro di marionette di Hanoi è un’antica arte vietnamita che utilizza pupazzi in un ambiente acquatico, accompagnati da musica tradizionale con tamburi, campagne di legno, corna, flauti di bambù e piatti. Lasciatevi travolgere dalla particolarità di questo affascinante spettacolo.

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chinese face mask changing

Il face mask changing è un’arte Cinese caratteristica dell’Opera del Sichuan. Agli inizi faceva parte della commedia tradizionale, l’attore per mostrare al pubblico
i vari stati d’animo del personaggio, sostituiva una ad una le maschere del volto con movimenti rapidi, quasi impercettibili. Nel corso degli anni si è evoluto, diventando uno spettacolo a sè molto amato. Per il modo in cui le maschere si succedono l’una all’altra, il face mask changing viene da molti considerato uno spettacolo di magia, di cui e’ vietato svelare il segreto.

16-arti-marziali-wudangi
arti marziali di wudang

Wudang è il luogo dove hanno avuto origine e si sono sviluppate le arti marziali interne; è anche il posto in cui il monaco taoista Zhang San Feng si stabilì per praticare il Taoismo.
Al Festival dell’Oriente avrete la possibilità di assistere alle emozionanti evoluzioni del maestro Xu Ben Li (nome Taoista Xu Shi He), discepolo di 15a generazione di Wudang San Feng Pai. Questo lignaggio risale al XIV sec. d.C. quando il monaco taoista Zhang San Feng creò il Taijiquan.
Il Maestro Xu venne poi scelto per entrare nel “China Wudang Gong Fu Team” promosso dal Governo di Wudang per rappresentare le arti marziali nel mondo. Si è esibito infatti nelle maggiori città cinesi, in Australia e Nuova Zelanda.

17-pittura-giapponesei
pittura giapponese suiboku-ga

L’artista Giapponese Yoshiko Kubota proporrà al Festival dell’Oriente una delle arti creative più caratteristiche della cultura Nipponica: la pittura Suiboku-Ga. Eseguita con inchiostro di china su fogli di carta di riso, questa tipologia di pittura è molto popolare in Giappone, e la maestra ne offrirà un saggio realizzando opere e ritratti per il pubblico.

18-chinese-kungfu-tea
chinese kung fu tea

Arte tradizionale Cinese, combina due delle rappresentazioni tipiche della cultura di questo paese: il Kung Fu e la cerimonia del tè Gongfu Cha. Il maestro Jin Gang Xiaoshi proporrà questa esibizione molto particolare, con l’ausilio della classica teiera dalla bocca lunga ed accompagnando il tutto con la maestria e l’eleganza delle mosse di Kung Fu.

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danza femminile e maschile thailandese

Al Festival dell’Oriente avrete modo di ammirare la cultura ed il folklore Thailandese sia dal punto di vista dell’universo femminile che di quello maschile. La “terra dei sorrisi”, chiamata così per la solarità e la cordialità dei suoi abitanti, verrà infatti rappresentata da un eterogeneo gruppo di danzatrici e danzatori Thai, che vi proporranno performance singole e di gruppo delle danze tradizionali, coloratissime e suggestive.

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arte musicale cinese

La musica è uno dei grandi protagonisti della tradizione culturale Cinese, e sarà degnamente rappresentata al Festival dell’Oriente attraverso dei concerti eseguiti con gli strumenti tradizionali di questo paese. Avrete quindi modo di gustarvi l’Erhu, il violino cinese, oppure il Guzheng, un curioso strumento a corde suonato in orizzontale, o ancora il Gong, il cui suono fa parte della tradizione musicale ma viene applicato anche in ottica olistica e di terapia.

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la danza del cinema indiano bollywood – con ambili abraham e bollymasala dance company

Una danza che nasce in India in quella che viene chiamata Bollywood, la fabbrica indiana dei sogni a metà tra Hollywood e Bombay. È un ballo che unisce la danza indiana e tradizionale ad elementi di jazz, hip hop e flamenco. Si uniscono tecnica, sentimento e narrazione: chi danza esprime i propri stati d’animo e mima una storia con l’aiuto del linguaggio simbolico e gestuale delle mani; movenze orientali e passi moderni, che sfociano in un’allegra e colorata coreografia.
Nella Bollywood dance tutti i muscoli del corpo vengono sollecitati, motivo per cui è considerata una forma di manifestazione delle emozioni. Sono richieste inoltre resistenza fisica, grazia e scioltezza, senso del ritmo.

22-danza-tradizionale-mongoliai
danza tradizionale della mongolia

L’allegria e la giovialità tipica del folklore della Mongolia verranno efficacemente rappresentati al Festival dell’Oriente attraverso la musica e la danza di questo paese. Potrete infatti ammirare i balli tradizionali Mongoli, che verranno eseguiti in accompagnamento del gruppo Khukh Mongols: uno show straordinario dunque, che combinerà la musica dal vivo eseguita con sapienza e maestria dai cantanti e musicisti del gruppo con le energiche e coinvolgenti movenze tipiche della danza tradizionale Mongola.

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tai chi con bao long

Campione mondiale di Tai Chi cinese, al Festival dell’Oriente il maestro Xu Bao Long vi regalerà una serie di performance per far conoscere questa particolare tecnica di “meditazione in movimento” a tutto il pubblico, con la possibilità di avvicinarsi in prima persona a questa forma di arte marziale.

17-calligrafia-cinese
calligrafia cinese

Quotidianità ed arte si incontrano attraverso la tecnica Cinese della Calligrafia. Essa rappresenta non soltanto un aspetto fondamentale della comunicazione e della vita di tutti i giorni in Cina, ma anche un vero e proprio simbolo di cultura riconosciuto dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’Umanità. Avrete modo di ammirare all’opera il maestro Liu Li, che vi offrirà un saggio di quest’arte realizzando di fronte ai vostri occhi una composizione di Calligrafia Cinese.

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sri lanka

Dalla tradizione religiosa, spirituale più profonda dello Sri Lanka arriva questa complessa ed incantevole danza, con molte forme di movimenti del corpo, costumi colorati, maschere rifinite e antichissime e diversi tipi di tamburi che producono una grande varietà di ritmi vengono utilizzati per le esibizioni. I Pradeep Shastra hanno iniziato il loro percorso 12 anni fa e fanno spettacoli in giro per l’Italia e per l’Europa da più di 10 anni, esibendosi in una magnifica e tradizionale danza che vanta 2500 anni di storia!

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danza uyghur

La popolazione Uyghur è una piccola minoranza etnica turco-cinese localizzata nel Nord-Ovest della Cina, appartenente ai 56 gruppi etnici Cinesi. Si tratta di un piccolo popolo con una grande tradizione folkloristica e culturale, che verrà proposta al Festival dell’Oriente tramite affascinanti spettacoli e danze eseguite con accessori tipici e sgargianti ed abiti ricchi di ricami e decorazioni. Una di queste è la Danza delle Ciotole, tipico ballo tradizionale di questo popolo, che viene eseguito dai danzatori tenendo sulla testa una serie di ciotole in ceramica in equilibrio una sull’altra. Grazie alla maestria e al talento della danzatrice Nezahet Yasin, potrete stupirvi e di fronte a questo spettacolo unico.

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danza classica indiana kuchipudi – A cura dell’associazione surya chandra

La tecnica della danza Kuchipudi è vivace e scintillante, contraddistinta da una notevole fluidità nel movimento del busto e delle braccia, in contrasto con rapidi e secchi movimenti dei piedi. È considerata una danza classica. “Kuchipudi” o “Kuchelapuram” è anche il nome dell’omonimo villaggio sito nel distretto di Krishna che si affaccia sul Golfo del Bengala, dove, da generazioni, i detentori di questa forma d’arte vivono assieme alle loro famiglie.

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teatro delle ombre cinesi

Il teatro d’ombra è una antica forma di spettacolo popolare, realizzato proiettando figure articolate su uno schermo opaco, semitrasparente, illuminato posteriormente per creare l’illusione di immagini in movimento.,Il teatro cinese ha origini antichissime. Fino,all’introduzione in Cina dei generi teatrali occidentali, alla fine del XIX secolo, il teatro cinese ha in gran parte coinciso con la cosiddetta opera cinese, che si è sviluppata in una miriade di generi diffusi nelle varie province della Cina.
Jin ed Aurora vi intratterranno con il loro bellissimi spettacoli che si svolgeranno tutti i giorni.

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vestizione del kimono

Vestito tradizionale giapponese finemente tessuto in seta, rappresenta uno dei maggiori simboli della cultura tradizionale giapponese.
L’arte della vestizione del kimono cela dietro sé un complesso rituale tramandato fedelmente nel corso degli anni.
Per la maggior parte delle donne infatti è impossibile indossare un kimono senza aiuto, dato che il tipico completo da donna consiste di almeno dodici parti separate, da indossare, unire e fissare secondo regole precise. Ancora oggi esistono assistenti professionali che aiutano le donne ad indossare i kimono.

1-cerimonia the giapponese
cerimonia del the giapponese

Il Cha no yu (“acqua calda per il tè”), conosciuto cialis cheap in Occidente anche come Cerimonia del tè, è un rito sociale e spirituale praticato in Giappone, indicato anche come Chado o Sado (“Via del tè”). È una delle arti tradizionali zen più note. «Il cuore della Cerimonia del tè consiste nel preparare una deliziosa tazza di tè; disporre il carbone in modo che riscaldi l’acqua; sistemare i fiori come fossero nel giardino; in estate, proporre il freddo; in inverno, il caldo; fare tutto prima del tempo; preparare per la pioggia e dare a coloro con cui ti trovi ogni considerazione » L’importanza della cerimonia è lo spirito di accoglienza, cioè il rispetto per gli ospiti e per la natura.

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canto e danza giapponese

Rappresenta l’aspetto più tradizionale e classico della musica giapponese. Verranno eseguite canzoni legate all’Oriente, ma anche canzoni tradizionali giapponesi. Queste’ultime erano la musica anticamente eseguita alla corte imperiale o nei più importanti templi buddhisti.
La musica giapponese è fortemente legata poi al teatro e si concentrava molto più sui canti e sui testi delle canzoni che sulla musica in sé. Gli strumenti classici di accompagnamento più famosi sono: il Koto, strumento musicale a corda usato all’inizio solo nella corte imperiale si diffuse poi fra il popolo; lo Shamisen, uno strumento a tre corde molto simile al liuto, utilizzato come accompagnamento nelle rappresentazioni del teatro Kabuki e nelle ballate popolari.

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danza bollywood Con francesca & federico negma orlando

Lo strepitoso duo di Francesca e Federico Negma Orlando vi farà ballare al ritmo delle danze legate al mondo di Bollywood! Direttori artistici dell’Accademia Arti Etniche “Negma e le Stelle d’Oriente”, Federico e Francesca Negma Orlando sono danzatori professionisti, coppia artistica di Bollywood, ma anche nella vita in quanto fratello e sorella! Portano in scena la travolgente energia del cinema indiano attraverso la loro danza e il loro stile eclettico, teatrale, dove non mancano complicità e le romantiche atmosfere tipiche di Bollywood, ricreando un vero e proprio viaggio artistico coreografico fra le danze indiane di tradizione, folklore fino alle più moderne contaminazioni come oggi di moda nei set di Mumbai. Uno spettacolo di divertimento puro che coinvolgerà tutto il pubblico del Festival dell’Oriente!

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concerti di sutra zen

Concerto di sutra appartenenti alla tradizione del Buddhismo Zen Soto. I sutra saranno recitati da monaci zen del “Bodai Dojo” di Alba, abbigliati con abiti tradizionali dell’ordine monastico della scuola zen soto. I Sutra sono dei testi che riproducono i discorsi del Buddha o di antichi Maestri.Nello zen soto i sutra recitatati dopo la meditazione sono l’espressione della propria pratica, è sia comprensione intellettuale che vibrazione energetica. La loro recitazione, è soprattutto, come lo zazen, essere Uno insieme agli altri abbandonando il proprio ego ed ogni individualità.

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danze e canti spirituali indiani

La sacralità espressiva.
Con la partecipazione dell’istituto nazionale Hare Khrisna “Iskon” di Firenze, in rassegna le danze ed i canti spirituali del popolo indiano.

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costruzione del mandala

Il più antico e rappresentativo cerimoniale Tibetano.
I Mandala sono magici specchi del momento presente del nostro cammino, donano forma e colore alla nostra maestosa danza interiore, infinita come l’eternità. In occasione del Festival, sotto l’egida dell’associazione Tibet Culture House Italia del suo Presidente Tam Ding Choepel, Alcuni Monaci del Monastero Samten Choeling di Varanasi costruiranno un meraviglioso mandala con sabbie colorate. Per completare il Mandala occorreranno ai monaci un paio di giorni. L’ultimo giorno della manifestazione i visitatori del Festival assisteranno alla sua distruzione come da cerimoniale Tibetano e alla consegna della sabbia sacra del Mandala.

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arte musicale della tradizione giapponese

Ampio spazio all’interno del Festival dell’Oriente alla cultura, al folklore ed all’arte Giapponese, non soltanto tramite danze e cerimonie tradizionali, ma anche attraverso la magia della musica tipica del paese del Sol Levante.
Concerti di strumenti tradizionali, come il classico Koto (strumento cordofono appartenente alla famiglia della Cetra), e la musica lirica tradizionale Giapponese allieteranno i visitatori, trasportandoli in una dimensione incantata.

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thamaak lo sciamano

Thamaak, primo sciamano di cultura Italiana, crea happening attraverso il potente canto ed il suono dei tamburi, creando stati di coscienza tali da indurre alla guarigione energetica liberando pesi interiori, esaltando la gioia creando un benessere diffuso in tutto il corpo.
Thamaak è lo sciamano del suono, che emana una grande onda d’energia che pervade le cellule del corpo e le illumina di nuova energia vitale. Thamaak è l’equilibrato connubio tra Arte, fantasia e creatività, nella sua vita ha cercato di sperimentare e rendere consapevole ogni azione emotiva, cosi da comprendere l’essenza dell’uomo.

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i suoni di seba

L’incontro con le vibrazioni dei Suoni di Seba, consiste in un reale bagno caldo e armonioso di suoni. Può essere considerato una terapia ottimale per il raggiungimento del benessere psicofisico…Gong, Tam armonici, Sebadrum, incontri sonoro-vibrazionali collettivi dove è possibile sperimentare le vibrazioni di questi meravigliosi strumenti. Si crea quindi uno stato di armonia perfetta tra corpo, mente ed emozioni che si può definire “stadio di sogno lucido”…cioè un profondo rilassamento dove si perde il senso del tempo e dello spazio e si crea una nuova dimensione di noi stessi…che possiamo esplorare e scoprire attraverso il suono.

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il fascino del tango orientale

Sensualità e raffinatezza, eleganza e seduzione si fondono in un incontro tra Oriente ed Occidente con lo stile del Tango Orientale.
Connubio tra la danza mediorientale ed il classico tango argentino, questo stile verrà proposto dalla splendida Jamilah, straordinaria danzatrice che vi ammalierà con le sue sinuose movenze eseguite su ritmi caldi e coinvolgenti.

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danze folkloristiche mediorientali

Egitto, Tunisia, Libia, Armenia, Turchia, Libano e tantissimi altri affascinanti paesi: al Festival dell’Oriente non mancherà un omaggio al mondo Mediorientale, carico di sensualità, seduzione e magia. Sul palco si alterneranno le danze più rappresentative di queste splendide terre, eseguite con gli abiti e gli accessori tradizionali. Dalla Ghawazee alla Dabke, dal Saidi al Raqs al Sayf e tantissimi altri stili, rappresentati in tutta la loro tipicità e bellezza.

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danza araba tribal fusion

La Tribal Fusion è una tipologia di danza relativamente nuova, nata dall’unione tra le danze arabe tradizionali e la danza del ventre con i ritmi etnici di Africa e Sudamerica, per dare vita ad uno stile unico e molto particolare.
E’ una danza etnica a 360 gradi, un’evoluzione della classica danza del ventre arricchita di elementi coreografici e movenze tribali, che attribuiscono ad uno stile di danza originariamente sinuoso e delicato una componente energetica e tribale assolutamente entusiasmante.

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danza del ventre – belly dance

Emblema per antonomasia della femminilità, della grazia e della sensualità, non può mancare al Festival dell’Oriente il giusto spazio dedicato all’affascinante arte della Danza del Ventre (o Belly Dance). Movenze sinuose ed eleganti, scandite da ritmi conturbanti e coinvolgenti, eseguite da splendide maestre di quest’arte meravigliosa, che
vi lasceranno senza fiato e vi trasporteranno magicamente nell’atmosfera incantata delle sensuali Notti d’Oriente.

CERIMONIE TRADIZIONALI

Antichi rituali d’Oriente da scoprire in ogni gesto

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Cerimonia del tè giapponese

Il cuore della Cerimonia del tè consiste nel preparare una deliziosa tazza di tè; disporre il carbone in modo che riscaldi l’acqua; sistemare i fiori come fossero nel giardino; in estate, proporre il freddo; in inverno, il caldo…

2-vestizione-kimonoi
Vestizione del kimono

Vestito tradizionale giapponese finemente tessuto in seta, rappresenta uno dei maggiori simboli della cultura tradizionale giapponese.
L’arte della vestizione del kimono cela dietro sé un complesso rituale tramandato fedelmente nel corso degli anni.

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Ikebana

Ikebana è l’arte giapponese della disposizione dei fiori recisi, anticamente conosciuta come Kado.
L’Ikebana è un’arte molto antica, ha le sue origini in Oriente (India, Cina) ma solo nel complesso artistico e religioso del Giappone ha trovato il terreno fertile per il suo sviluppo.

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Bonsai e suiseki

L’antica arte Bonsai (dal giapponese “albero coltivato in vaso”), così come quella del Suiseki (“pietra lavorata dall’acqua”), ha avuto origine in Cina diffondendosi successivamente in Giappone. I giapponesi nel corso dei secoli ne hanno sviluppato l’aspetto estetico-filosofico, cercando così di dare ai propri piccoli alberi (o alle pietre, nel caso dei Suiseki) lo stesso potere evocativo-emozionale che si può percepire venendo a contatto con la natura, gli alberi e le montagne.

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Origami

L’origami è una tecnica,un gioco,un arte e tutte queste cose insieme. Può piegare la carta un bambino per divertirsi, così come può farlo un matematico per studiare la geometria oppure un architetto per costruire un modello oppure un artista per creare una forma astratta.

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Cerimonia del the cinese

Durante le tre giornate del Festival sarà allestita un’area dedicata “AssoTè”, dove sarà possibile assistere alla Cerimonia del Tè di Epoca Tang (618–907) – la prima e più antica cerimonia del tè documentata – e quella di Epoca Song (960–1279) – da cui è derivata e si è poi sviluppata l’intera cerimonia del tè in Giappone verso il XV secolo.
Sarà inoltre possibile degustare pregiati Tè di nostra esclusiva importazione, preparati e serviti ad arte dalle nostre Maestre di Tè, la Maestra Zhao Xin, la Maestra Hu Hui Ning e la Maestra Pan Juan.

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Sumi-e

Il termine giapponese significa “inchiostro nero” (sumi) e “pittura” (E) ed indica una delle forme d’arte in cui i soggetti sono dipinti con l’inchiostro nero in gradazioni variabili dal nero puro a tutte le sfumature che si possono ottenere diluendolo con l’acqua. Questo però non vuol dire che ogni cosa dipinta così possa meritare il nome di “sumi-e”. Il vero “sumi-e”deve rispondere a determinate caratteristiche tipiche, come ad esempio la sobrietà e la spontaneità che vanno direttamente alla sensibilità dello spettatore.

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Cerimonia del mandala

Mandala (dal sanscrito manda, letteralmente: «essenza» (manda) + «possedere» o «contenere» (la). Il Mandala rappresenta, secondo i buddhisti, il processo mediante il quale il cosmo si è formato dal suo centro; attraverso un articolato simbolismo consente una sorta di viaggio iniziatico che permette di crescere interiormente.

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Shodo l’arte della calligrafia giapponese

Shodo (letteralmente arte della scrittura) è l’arte giapponese della calligrafia. Derivato dalla corrispondente arte cinese (shufa) lo shodo ha influenzato altre forme d’arte giapponesi…

10-pittura-stoffa
Pittura su stoffa

Yuzen è l’arte della pittura su stoffa, il cui nome deriva da Yuzensai Miyazaki un famoso pittore di ventagli che si dice le abbia inventate nel XVII secolo.

11-calligrafia-tibetanai
Arte della calligrafia tibetana

Le origini della lingua tibetana scritta risalgono al periodo della prima introduzione del buddismo in Tibet. Secondo la tradizione, nella prima metà del settimo secolo dopo Cristo.

FOLKLORE

Movimenti sinuosi, colori cangianti, tradizioni lontane tra suoni e magia

1-danze-canti-tradizionali
danze e canti tradizionali d’oriente

Musiche, colori sgargianti ed atmosfere magiche accompagneranno il pubblico in un mondo ricco di emozioni, in cui tradizione e modernità si fondono in uno splendido connubio.
L’Oriente ed il suo immenso patrimonio artistico saranno fedelmente rappresentati da numerose danze tipiche, canti tradizionali ed esibizioni di folklore.
Un occasione unica ed imperdibile per entrare in contatto con l’anima del mondo orientale e lasciarsi travolgere dalla sua energia, dalla sua bellezza e dal suo indiscutibile fascino.

4-danza-dei-leoni
danza del leone

La danza del leone è una tradizione tipica cinese legata al Kung Fu e alle abilità dei suoi danzatori, acquisite però dopo un periodo di duro allenamento.
La coreografia prevede che il leone conquisti una pianta magica, dopo aver superato una serie di prove rappresentate da nemici e ostacoli fisici da oltrepassare. Il leone esprimerà quindi la paura e l’esitazione di fronte al pericolo, la risoluzione ed il coraggio nel lanciarsi nell’impresa, l’abilità nel superare gli ostacoli e l’esultanza per la conquista. Da sempre cuore dei festeggiamenti del Capodanno, oggi viene rappresentata ovunque si desideri invocare la buona fortuna, che si tratti di una nascita, di un matrimonio o di una nuova iniziativa commerciale.

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danza indonesiana

La danza indonesiana riflette le diversità culturali ed etniche in Indonesia, nel paese ci sono infatti più di 700 gruppi etnici e ogni gruppo ha la sua propria danza.
Unica e straordinaria, la danza indonesiana conquista per il ritmo ipnotico della musica e per le movenze dei danzatori tradizionali. Ogni ballerino si muove in modo indipendente, ma ogni singolo movimento del polso, della mano, del dito e le espressioni del volto sono importanti.
La musica è generalmente eseguita dai gamelan (musicisti tradizionali) con improvvisi cambi di tempo e passaggi a effetto tra il silenzio e il rumore assordante.

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danza thailandese

La Thailandia paese del sorriso e della gentilezza, è grazia anche nella danza. I movimenti delicati di questa danza sono impreziositi dai tradizionali costumi ricamati. Le movenze sono ipnotiche ed elaborate, accompagnate da suoni di strumenti orientali.
Al Nord si caratterizza per i movimenti eleganti e aggraziati, mentre al sud e all’est sono più vivaci e movimentati. I balletti hanno sempre una trama che narra vicende dove il bene alla fine vince sulla cupa potenza del male.

5-canti-giapponesi
canti e danze giapponesi

La musica giapponese è fortemente legata al teatro e si concentra molto più sui canti e sui testi delle canzoni che sulla musica in sé. La danza è accompagnata dal suono di strumenti come il Koto, strumento musicale a corda usato inizialmente solo nella corte imperiale si diffuse tra il popolo e lo shamisen, strumento a tre corde, utilizzato come accompagnamento nelle rappresentazioni del teatro Kabuki e nelle ballate popolari.
La danza è composta da movenze contenute e semplici ed è accompagnata e dai canti tradizionali giapponesi, narranti episodi legati alla vita quotidiana.

6-danza-bollywood
danza bollywood

Una danza che nasce in India in quella che viene chiamata Bollywood, la fabbrica indiana dei sogni a metà tra Hollywood e Bombay. È un ballo che unisce la danza indiana e tradizionale ad elementi di jazz, hip hop e flamenco. Si uniscono tecnica, sentimento e narrazione: chi danza esprime i propri stati d’animo e mima una storia con l’aiuto del linguaggio simbolico e gestuale delle mani; movenze orientali e passi moderni, che sfociano in un’allegra e colorata coreografia.
Nella Bollywood dance tutti i muscoli del corpo vengono sollecitati, motivo per cui è considerata una forma di manifestazione delle emozioni. Sono richieste inoltre resistenza fisica, grazia e scioltezza, senso del ritmo.

7-danza-indiana-bharatanyam
danza indiana bharatanatyam

Nata come parte integrante dei rituali dei templi del Tamil Nadu e giunta fino a noi come arte tradizionale, il Bharata Natyam utilizza il corpo come veicolo sacro per comunicare ed esprimere la perfezione e la bellezza del divino. Attraverso l’uso consapevole dei gesti delle mani, di passi e posture, questo Essendo espressione dell’anima, la danza indiana permette il verificarsi dei processi di crescita e liberazione, caratteristiche similarmente presenti nello Yoga e nelle varie discipline olistiche.

8-danza-raqs-sharqui
danza raqs sharqi

La danza classica popolare e tradizionale dell’Egitto ha origini antichissime, ma viene ancora oggi praticata e concepita come divertimento sociale quotidiano o in occasioni particolari quali i matrimoni, feste ed eventi.
Trai vari stili di danza, lo sharqi è considerato come lo stile egiziano classico. Le danzatrici tradizionali indossano una gonna a ruota, una cintura rigida con perline e un corpetto.
I loro movimenti sono sinuosi, fluidi, eleganti e testimoniano il controllo perfetto del loro corpo. La morbida gestualità di mani e braccia, l’espressività del volto e i movimenti del bacino sono accompagnati da una serie complessa di passi, rendono lo stile ben definito e riconoscibile.

10-danze-indiane
danze indiane

La danza in India è molto legata alla religione, danzare infatti è ritenuta la forma più antica di preghiera, di sacralità. Gli stili di ballo sono molto affascinanti, ricchi di particolari coreografie e conosciuti in tutto il mondo per l’allegria che trasmettono. In queste danze sono racchiuse le tradizioni, gli usi e i costumi di questo paese così mistico e affascinante.
Originariamente erano presentate nei luoghi sacri dalle danzatrici dei templi e il racconto a episodi era affidato alla mimica del viso, alle molteplici posizioni delle mani e dei piedi, dipinti di rosso proprio per rendere più riconoscibili le estremità, in particolare quelle delle dita che svolgono un ruolo importante nella mimica.

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bhajan canti hare khrisna

Il Bhajan è un tipo di canto religioso popolare principalmente nel Nord dell’India, cantato nelle case e nei templi come preghiera in lode delle divinità. Lo scopo principale di questo tipo di canto è quello di esprimere in musica i sentimenti religiosi di devozione nei confronti delle divinità.
Vengono eseguiti in gruppo, con una voce solista che canta la prima strofa, seguita poi dal coro.
Il canto Hare Krishna lenisce dallo squilibrio energetico, bilancia l’energia maschile e femminile presenti in ogni persona, che spesso non si riescono a controllare e gestire serenamente. Hare è la potenza di piacere dell’energia femminile che accoglie, guarisce e cura, mentre il Krishna rappresenta il fascino dell’energia maschile. La ripetizione del mantra consente di ritrovare armonia tra i nostri pensieri (energia maschile) e le emozioni (energia femminile).

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danza e canti cinesi

La danza in Cina è una forma d’arte estremamente varia, con una storia di migliaia di anni, tramandata tra le numerose dinastie imperiali.
Le danze possono essere applicate in celebrazioni pubbliche, rituali e cerimonie.
La danza cinese ha un forte potere espressivo e si caratterizza per tre parti principali come portamento, forma e abilità tecnica, frutto di un duro addestramento.
Oltre al corpo, sono fondamentali anche oggetti come ventaglio, spada e lunghe maniche o nastri. La pratica di questa magnifica disciplina insegna a rendere flessibile il corpo e a danzare con il cuore.
La musica aveva anch’essa una notevole importanza, sia nelle cerimonie religiose e civili, sia per l’educazione dei giovani. Vari strumenti sono utilizzati come quelli ad arco, a pizzico, a fiato e a percussione.

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danza tannura

La danza tannura prende il nome dal vestito indossato dai ballerini, la tannura, una particolare gonna coloratissima, ricca di allusioni cosmologiche. Durante la danza viene esaltata la rotazione di questo particolare indumento colorato con suggestivi effetti cromatici, che rendono il ballo vivace e allegro. I ballerini girano su se stessi, simboleggiando il sole, mentre gli altri danzatori vorticano attorno a lui in senso antiorario, a simboleggiare l’alternarsi delle stagioni.
I musicisti e ballerini costruiscono uno straordinario percorso mistico, attraverso la ripetizione quasi ossessiva di ritmi percussivi, che finiscono per generare uno stato di estasi rituale al fine di mettersi in comunicazione con Dio e il cosmo.

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danza del ventre

Il termine danza del ventre non è quello originale arabo, bensì è una denominazione data dai viaggiatori occidentali che rimasero affascinati dai movimenti ondulatori tipici delle danze tradizionali arabe. Essa ha origini antichissime nel Medio Oriente ed è sbarcata in Europa e in America solo negli anni ‘40, diventando progressivamente famosa in tutto il mondo. Questa danza è particolarmente adatta al corpo femminile, perché aumenta la flessibilità e la tonicità del bacino e del ventre, gli addominali sono coinvolti profondamente nei movimenti e modellano la linea.
Per la credenza orientale il plesso solare collocato al di sopra dell’ombelico è considerato il vero e proprio punto centrale del nostro corpo, dal quale partono tutte le energie fisiche ed emozionali. L’ombelico è anche visto come elemento di connessione fisico tra il mondo esterno ed interno.

15-danza-odissi
danza odissi

Originaria dello stato dell’Orissa, la danza classica indiana è una forma raffinata, che ha abbandonato l’esecuzione all’interno dei templi e delle corti, per trasferirsi nei teatri.
Come per le altre danze, la testa, il torso, il bacino e le ginocchia rappresentano unità di movimento importanti.
Questa tipologia di ballo si costruisce attorno a due posizioni di base: il Chouka o quadrato e il Tribhanga, triplice flessione del corpo, in cui la spina dorsale è posizionata a disegnare una esse. I piedi sono utilizzati per percuotere la terra e per generare energia esplosiva, che risale sino alla parte superiore. Questa energia prodotta durante l’esecuzione rende possibile la contrapposizione tra la stabilità della parte inferiore e la sinuosità di quella superiore.

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danze orientali folk

Le danze orientali agiscono positivamente su tutto il corpo e in particolare sui muscoli addominali, sulla schiena e sulle gambe. Braccia e mani incorniciano con grazia e sensualità il resto del corpo, grazie alla loro enorme capacità espressiva.
I tre stili principali delle danze orientali sono lo Ša’abī, che presenta movimenti primitivi e accentuati, il Baladi con movenze meno accentuate e lo stile Šarqī, che rappresenta invece un’evoluzione dei primi due, più elegante ed artistica.
Tutti gli stili sono accompagnati da musica con percussioni, può essere ritmata o lenta a seconda delle esigenze e possono essere aggiunti oggetti che rendono l’insieme più ricco come spade, veli, tamburi, candelabri.

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concerto di tamburo classico indiano

Il tabla è un tipo di tamburo diffuso in India e in Pakistan, utilizzato nella musica indiana, sia classica che popolare e religiosa.
È composto da una cassa di legno o terracotta e da una membrana di pelle, regolabile tramite alcuni lacci di cuoio che trattengono altri cilindri appoggiati al fusto. Al centro di questa pelle centro è presente un cerchio di pasta nera, grazie al quale è possibile ottenere sonorità particolari. Solitamente il percussionista ne suona una coppia di dimensioni diverse, rigorosamente con il solo utilizzo delle mani, in particolare con le dita.

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bagno di gong

Il Gong è lo strumento principale nella creazione di suoni terapeutici, usato sin dall’antichità dagli sciamani per i loro viaggi e per le guarigioni. È uno strumento di conoscenza del vero sé.
Il suono del Gong porta a un profondo rilassamento meditativo. Per questo motivo si parla di “bagno” perché il suo suono riempie tutto lo spazio a disposizione, quasi come se ci si sentisse cullati da un oceano vibrazionale. Le vibrazioni che vengono prodotte hanno un effetto rigenerante, riequilibrante e permette di liberarsi dalle tensioni, anche di antica data.
Con questa esperienza si ha l’onore di rilassarsi con la musica, di staccare la spina e gustarsi un’esperienza tutta unica nel suo genere.

MOSTRE

Cimeli, oggettistica, abiti e katane, questo e molto altro da scoprire

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villaggio giapponese

Con la riproduzione di un villaggio in stile giapponese, vi proponiamo un viaggio virtuale nella tradizione orientale. Potrete infatti esplorare la tipica abitazione nipponica, ricreata nei suoi spazi interni ed esterni, con un laghetto Koi e un giardino Zen. Non soltanto uno spazio strutturale, ma anche interattivo, popolato da personaggi tipici che vi permetteranno di conoscere da vicino gli usi ed i costumi, attraverso esperienze come la vestizione del Kimono, la Cerimonia del Tè Cha No Yu, lo Shodo, gli origami e molto altro ancora.

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tempio zen giapponese

Al Festival dell’Oriente potrete scoprire non soltanto gli aspetti della tradizione culturale giapponese, ma anche quelli religiosi e spirituali. Sarà presente infatti un’area Zen, con all’interno la riproduzione di un piccolo tempio scintoista, animato da monaci immersi nelle attività classiche della spiritualità giapponese: dalla meditazione zazen alle pratiche che rappresentano un connubio tra arte e religione, come la pittura Sumi-e o l’Ikeabana.

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Oroscopo Cinese

L’Oroscopo Cinese oggi attira milioni di persone che ogni giorno lo consultano : nato dall’antichissima tradizione orale cinese intorno al 4000 a.c. , viene fatto risalire ad una leggenda che riguarda il Buddha. Si racconta che quest’ultimo, giunto al termine della sua vita terrena, avesse chiamato, intorno a se, tutti gli animali del mondo : ma al suo appello risposero solo dodici . Per questo Buddha, in premio, assegnò ad ognuno di essi un anno legandoli eternamente allo zodiaco cinese. Dalla tradizione orale si passa poi alla primissima trascrizione avvenuta ad opera di Tao Nao, un ministro di Huang Ti, l’imperatore nato nel 2704 a.c. Allo stesso imperatore viene fatto risalire, nel 1637 a.c., il primo calendario lunare e introducendo, per la prima volta, un ciclo zodiacale della durata di 60 anni, a sua volta suddiviso in cinque cicli della durata di dodici anni . Ogni anno del sotto-ciclo di dodici corrisponde a un animale, mentre ognuno dei cinque sottocicli corrisponde ad un elemento che sono Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua. Ricordiamo che il calendario cinese fa coincidere l’inizio del mese con il primo giorno di Luna nuova.

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dojo tradizionale giapponese di arti marziali

Riproduzione di un tradizionale Dojo giapponese, ovvero un tradizionale luogo di allenamento di arti marziali, dove si instaura un rapporto molto profondo e personale con l’arte stessa. È il luogo (jo) dove seguire la via (do), dove si concretizza la perfetta unione tra la mente (zen) ed il corpo (ken).

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mostra di katane

La katana è la tradizionale spada giapponese che utilizzavano i guerrieri samurai. Si differenzia molto dalle spade tipicamente europee per la forma curva ed il taglio su un solo lato. L’elsa allungata permetteva l’utilizzo a due mani, che ancora oggi è il modo di utilizzo tipico per sferrare fendenti. Il tipo di acciao utilizzato e la procedura di forgiatura che i maestri hanno tramandato per secoli ne hanno fatto probabilmente le spade migliori nella storia, alcuni esemplari oggi hanno un valore inestimabile, dovuto sia alla qualità e fama del suo creatore o anche del proprietario, tipo alcuni grandi samurai o shogun, ma anche per la forma e decorazioni che ne fanno dei veri capolavori d’arte.

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mostra di torii

Il Torii è il tradizionale portale d’ingresso giapponese nato come rappresentazione di un’antica leggenda giapponese, secondo la quale la Dea del Sole Amaterasu attraversò un Torii sacro per abbandonare la Terra durante un’eclissi solare e lo attraversò nuovamente per fare ritorno sul nostro pianeta una volta conclusasi. Sembra inoltre che i Torii un tempo avessero la funzione di ospitare sulla loro cima i Galli sacri dalla lunga coda, considerati i messaggeri di Dio.

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riproduzione di campana tradizionale di un tempio buddhista

Sicuramente la parte religiosa è uno dei aspetti più affascinanti della cultura giapponese ed i tipici templi buddhisti sono meta di migliaia di visitatori e fedeli ogni giorno. All’ingresso di questi edifici troviamo solitamente una grande campana che un monaco suona grazie ad un pesante palo sospeso. Al Festival dell’Oriente verrà riproposto questo rito con una di queste campane.

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mostra su miyamoto musashi – il piu’ grande spadaccino giapponese di tutti i tempi

Dal Giappone feudale la figura dei guerrieri samurai è giunta fino a noi, grazie alla loro storia fatta di onore, fedeltà e abilità nel combattimento con la spada. Il più famoso di questi guerrieri è unanimemente riconosciuto essere Miyamoto Musashi, un Ronin (ossia un samurai vagabondo) che ha affrontato nella sua vita decine di duelli mortali, senza mai conoscere sconfitta, grazie alla sua abilità e tattica di combattimento che lo hanno fatto diventare una leggenda. È stato un innovatore nel campo della strategia e approccio mentale al duello ed una volta smessi i panni del guerriero si è dedicato all’insegnamento, alla pittura ed alla scrittura di opere di successo.

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mostra sui 47 ronin

Il mito dei 47 Ronin rivive al Japan Festival grazie ad una mostra dedicata ed alla riproduzione di alcune delle tombe di questi guerrieri che sono entrati nella storia e portati alla ribalta del grande pubblico grazie ad un recente film di successo. La storia parla di una questione di onore e vendetta portata fino alle estreme conseguenze, ovvero di un gruppo di 47 ronin (guerrieri rimasti senza padrone) che decidono di vendicare la morte del loro signore cui erano fedeli, che 2 anni prima era stato condannato al suicidio rituale per avere reagito alle continue offese di un emissario dello Shogun. Il gruppo riuscirà nel suo intento, offrendo la testa dell’emissario alla tomba del loro signore, consapevoli che saranno condannati ad essere uccisi. Il loro atto di onore e fedeltà fu comunque riconosciuto con la concessione del Seppuku, l’atto del suicidio rituale riservato alle grandi ed onorabili personalità. I loro corpi furono infine sepolti a fianco del loro signore nel tempio Sengaku-ji, meta ancora oggi di migliaia di visitatori ogni anno.

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mostra di armature samurai

Tutto il fascino e mito dei famosi Samurai rivive in questa mostra di alcune armature tipiche che indossavano questi guerrieri, addestrati, oltre che nel combattimento con la spada, a seguire un rigido codice d’onore che li vincolava al servizio e fedeltà totale verso un signore ed il suo feudo. La bellezza di queste armature risiede nella forma e colore degli elementi articolati di cui era composta e che coprivano i punti vitali dagli attacchi delle katane avversarie.

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mostra di elmi di samurai

L’elemento sicuramente più particolare ed affascinante delle armature dei samurai giapponesi è sicuramente costituito dall’elmo, di forma e con elementi diversi uno dall’altro ed ornato da ampie falde ricurve o corna. Sul volto una maschera a protezione con spesso raffigurata una smorfia minacciosa e decorazioni atte ad intimorire l’avversario. In mostra potrete ammirare alcuni splendidi esempi di elmi tipici del periodo Edo.

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stone balance

Composizioni artistiche realizzate dagli Stonce Balancer con l’utilizzo di semplici pietre dall’estetica singolare e affascinante, poste in un equilibrio che pare impossibile. Dietro questa attività, apparentemente modesta, si cela una disciplina millenaria del Buddhismo giapponese, strettamente collegata con la pratica Zen.

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mostra di origami

L’arte di piegare la carta nasce nella Cina del primo secolo dopo Cristo, da qui si diffuse in Giappone, dove trovò il suo terreno ideale. Per gli orientali, in particolare per i giapponesi, l’origami ha un profondo significato simbolico e religioso, la bellezza e la fragilità dell’origami rappresentano, nello shintoismo, il ciclo vitale e la fine di ogni cosa, finalizzata ad una continua rinascita.
In mostra al Festival dell’Oriente diverse creazioni, dalle più comuni come rane e uccelli, alle più fantasiose e colorate.

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mostra di ventagli giapponesi

Il ventaglio era originariamente utilizzato in guerra con una duplice valenza, sia come strumento di trasmissione di segnali, sia come arma, per via delle sue stecche in ferro. Col passare del tempo diventò così popolare per tutti i ceti, che venne promulgata una legge che ne limitava i decori, per differenziare quelli destinati ai nobili da quelli usati più comunemente.
Sono una delle espressioni più diffuse ed apprezzate nell’arte decorativa giapponese, coi loro colori delicati e i motivi che vanno da rappresentazioni floreali a paesaggi o riproduzioni sulla storia del Giappone.

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area india

Un’area dedicata a questo splendido paese ed ai suoi aspetti più tipici e tradizionali. Potrete conoscere l’India sia attraverso le sue espressioni culturali, come ad esempio i meravigliosi abiti tipici o gli affascinanti panorami immortalati in una suggestiva mostra fotografica, ma anche attraverso i suoi aspetti spirituali, con aree dedicate alle numerose religioni che caratterizzano il popolo ed il territorio Indiano.

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area culturale religiosa induista

Al Festival dell’Oriente sarà presente l’Unione Induista Italiana, con un’intera area dedicata alla cultura religiosa induista, con spazi destinati al raccoglimento e alla meditazione, aspetti da sempre caratteristici per le filosofie orientali.
Inoltre potrete trovare la riproduzione di fontane tradizionali e di templi storici come il Taj Mahal, il palazzo della corona, considerato uno degli edifici più celebri dell’architettura musulmana e dal 2007 inserito delle sette meraviglie del mondo.

17-tempio-buddhista-sri-lanka
tempio buddhista dello sri lanka

Uno squarcio della tradizione spirituale più profonda e toccante di uno dei paesi più ricchi di storia e cultura. Un viaggio negli usi e costumi religiosi dello Sri Lanka attraverso la fedele riproduzione di un autentico tempio Buddhista, nel quale i monaci Cingalesi saranno a disposizione del pubblico per condividere con loro la propria conoscenza e saggezza nonché intensi momenti di preghiera e benedizione.

18-riproduzione-taj-mahal
riproduzione del taj mahal

Capolavoro dell’architettura musulmana in India e patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, questo meraviglioso mausoleo venne fatto costruire nel 1632 dall’imperatore Moghul Shah Jahan, in memoria della moglie preferita Arjumand Banu Begum, meglio conosciuta come Mumtaz Mahal. Data la sua straordinaria bellezza, nel 2007 è stato inserito fra le nuove sette meraviglie del mondo.

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riproduzione della muraglia cinese

Riproduzione della grande muraglia cinese fatta costruire dal 215 AC e lunga più di 8000 km. Uno dei simboli della Cina, nonché una delle sette meraviglie del mondo moderno. Questa grande costruzione era stata progettata per affrontare la minaccia esterna dei popoli nomadi del nord, che con i loro saccheggi, infliggevano gravi danni alla produzione agricola, base dell’economia cinese.

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l’esercito di terracotta

Fedele riproduzione delle statue dei guerrieri appartenenti all’esercito di terracotta, ovvero le famose statue simboliche poste a servire il primo imperatore cinese Qin nell’aldilà e ritrovate nella sua tomba a Xi’an. Il mausoleo, che venne scoperto casualmente da un contadino durante gli scavi nei suoi campi, conteneva più di 3200 soldati di fanteria, costruite simbolicamente per custodire la tomba del primo imperatore.

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Colors of india – mostra fotografica sull’india

Quella di Fabrizio Crippa è una vera e propria sfida, il cui obiettivo è quello di riuscire a trasformare in immagine digitale quello che si concretizza nella sua mente. La sua fotografia vuol cercare di far vedere ciò che l’occhio umano non arriva a cogliere nel dettaglio e con questa mostra possiamo cogliere i caratteri più tradizionali del paese, un viaggio alla scoperta dei luoghi, della bellezza e delle incantevoli tradizioni indiane.

www.fabriziocrippa.it
www.colorsofindia.it
https://www.facebook.com/fabriziocrippaphotography/

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la yurta, casa dei nomadi mongoli

È un’abitazione mobile adottata da molti popoli dell’Asia. Il vantaggio di questo tipo di abitazione, oltre essere ecosostenibile, può essere anche smontata, spostata e assemblata in tempo relativamente breve, adattandosi quindi a uno stile di vita nomade. È composta da diversi strati di tessuto e feltro di pura lana, utilizzati per creare l’isolamento tecnico necessario per vivere nella steppa, con temperature che possono raggiungere i 40° in estate e i -40° in inverno. Inoltre, la sua forma circolare previene ogni incidente causato dal vento.

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mostre di abiti tradizionali orientali

Sono indumenti molto conosciuti ed ammirati nel mondo occidentale. Negli anni abiti come il kimono sono stati utilizzati non solo in occasioni speciali, ma anche a seconda delle destinazioni d’uso e di chi lo indossa. Indossarne uno rappresenta un’arte complessa e estremamente rituale.

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mostra fotografica sul giappone

Una mostra rappresentativa di uno dei più bei paesi del mondo. Un viaggio all’interno della cultura nipponica, delle meraviglie, della natura e delle sue tradizioni raccontate attraverso fotografie ricche di suggestione e fascino. Dagli aspetti più lampanti a quelli più nascosti, da scoprire. Un paese così profondamente diverso rispetto a ciò cui siamo abituati in Europa, che non può non affascinare.

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mostra di bambole giapponesi

Sono oggetti che fanno parte pienamente delle vita quotidiana giapponese. Le bambole imperiali vengono disposte su una piattaforma di sette gradini, con imperatore e imperatrici nelle parti più alte, abbigliati con abiti tradizionali, mentre nei gradini più bassi sono presenti le dame di corte, ministri, musicisti e i samurai.

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stupa tibetana

Gli stupa sono monumenti per la pace nel mondo. Tramite la loro forma perfetta, queste strutture esprimono la chiara natura della mente, l’illuminazione.
Lo stupa rappresenta la mente del buddha e costituisce nelle tradizione, il rifugio del praticante buddhista e dei monaci.
Eccezionalmente al Festival dell’Oriente sarà montata una stupa al cui interno potrete trovare i Monaci Tibetani intenti nella costruzione del Mandala e pronti, grazie al supporto di interpreti a fornire preziosi consigli a chi si volesse rivolgere loro.

BAZAR E STAND D’ORIENTE

Un labirinto di oggetti preziosi che hanno fatto la storia dei paesi d’Oriente

Stand-Bazar-Festival-dellOriente
stand di prodotti tipici giapponesi – indiani – thailandesi – tibetani – birmani – mongoli – nepalesi – malesi – indonesiani – cinesi – vietnamiti – bengalesi e di molti altri paesi

All’interno del numerosi Bazar tra profumi e sapori orientali, potrete trovare vestiario, borse, calzari, tessuti, monili, gioielli antichi, amuleti, incensi, candele, oli essenziali, oli profumati, brucia incensi, tatoo, oggettistica da interni ed esterni, mobilio, elementi di arredo, artigianato tipico, oggetti d’antiquariato, quadri, tappeti, arazzi, minerali, pietre, vasi, ceramiche, statue, maschere, libri, pergamene, mandala, prodotti erboristeria, infusi, spezie, thè, creme, prodotti naturali, biologici, vegani, campane tibetane, sari, kimoni, scatole cinesi, lacche giapponesi, calligrafie, promozione viaggi e molto altro ancora. Una vera e propria esplosione di prodotti tutti da scoprire in questa edizione, con oltre 300 stand per la più grande fiera interamente dedicata all’Oriente di tutto il Mondo!!!

RELIGIONI E SPIRITUALITÀ

Un percorso interiore che ci accompagna lungo tutta la nostra vita, una ricerca perpetua per dare un senso alla nostra esistenza

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La religione e la spiritualità, così diverse e così intimamente legate, si trovano all’interno di una grande varietà di concezioni culturali spesso vissute quale cammino volto al raggiungimento di pace interiore e di crescita in termini di consapevolezza.
Ed ogni avvenimento della vita, nell’esperienza quotidiana del mondo è parte di questo cammino.
Il Festival delle Religioni e della Spiritualità presenterà al grande pubblico uno spaccato a 360 gradi delle religioni, degli usi e percorsi di spiritualità che le sottendono e che coinvolgono il modo di pensare e di agire nella vita quotidiana.
Per un viaggio ascetico ed interiore, un incontro tra oriente ed occidente, con la possibilità concreta di entrare in contatto e conoscere da vicino le realtà religiose e spirituali con i loro principi, la loro visione della vita e della persona, rappresentate dagli istituti di riferimento, buddismo, scintoismo, taoismo, ebraismo, sikkismo, sciamanesimo, confucianesimo etc.
Con la possibilità di partecipare altresì alle molteplici conferenze tematiche che si svolgeranno durante l’intera durata del Festival.
Un percorso coinvolgente in grado di allargare gli orizzonti della nostra consapevolezza, all’interno del quale sarà possibile avvicinarsi, conoscere, sperimentare emotivamente tutto ciò che ruota attorno al mondo della religione e della spiritualità in un’ottica volta al benessere della persona.
Un viaggio della coscienza, volto alla crescita personale ed alla conoscenza a fini di integrazione tra le molteplici visioni religiose e spirituali apparentemente così distanti, così profondamente vicine.

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buddismo

Tra le più diffuse religioni orientali alla base del Buddhismo vi è l’uomo, ed il convincimento che ogni individuo possieda un potenziale positivo illimitato ed il potere di cambiare in meglio la propria vita.

Il Tempio Buddista di Napoli è presente al Festival dell’Oriente per rispondere alle domande di tutti coloro che sposano questa religione e per i curiosi che non ne conoscono l’essenza, con attività, meditazioni e tutto quello di cui c’è bisogno per comprendere quest’antica religione orientale.

Situato nei pressi del bellissimo Parco di Capodimonte, Il Tempio Buddhista Theravada di Napoli è guidato dal Rev. Vajiranana Panangala e supportato dalla Comunita’ Singalese. Già dalla zona esterna si può percepirne la magia: adornato di profumatissimi fiori, piante e vegetazione varia, con la grande Stupa e diverse statue che rendono questo spazio meraviglioso. All’interno, vi sono due sale per svolgere le diverse funzioni settimanali ed accogliere i fedeli, soprattutto durante gli eventi principali del calendario Buddhista (Vesak, Capodanno Singalese etc.). La Domenica è la giornata più frequentata dai Singalesi ed è un momento di ritrovo per le famiglie Singalesi che vivono a Napoli e dintorni. Il Tempio è il luogo di ritrovo,di condivisione e di unione.

Il Tempio Buddhista di Napoli partecipa regolarmente al Festival Dell’Oriente con uno spazio riservato al Tempio Buddhista dove si svolgono le seguenti attività:

 

Distribuzione di libri su Buddhismo e Meditazione
Sessioni di Meditazione guidata
Braccialetto e Benedizione dai Monaci
Informazioni sul Buddhismo e le pratiche meditative

 

Il Buddhismo, o meglio, la pratica del Dhamma, è una disciplina, un sentiero interiore che ha come obiettivo l’emancipazione dalla sofferenza prodotta dal proliferare degli stati mentali nocivi come l’ignoranza della reale natura dell’esistenza, l’avversione e la sete di gratificazione.

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tempio buddhista dello sri lanka

Uno squarcio della tradizione spirituale più profonda e toccante di uno dei paesi più ricchi di storia e cultura. Un viaggio negli usi e costumi religiosi dello Sri Lanka attraverso la fedele riproduzione di un autentico tempio Buddhista, nel quale i monaci Cingalesi saranno a disposizione del pubblico per condividere con loro la propria conoscenza e saggezza nonché intensi momenti di preghiera e benedizione.
Come spesso accade, l’apparenza inganna, e sebbene il buddhismo possa sembrare facile da capire l’assimilazione del Dharma, l’integrazione effettiva dei suoi principi nella nostra vita, è un impresa decisamente ardua.

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induismo

“Dio è uno, ma i saggi lo chiamano con molti nomi”
“Un lago ha diverse rive. Ad una, gli indù con vasi attingono l’acqua e la chiamano jala, ad un’altra i musulmani l’attingono con otri di cuoio e la chiamano pani. Ad una terza i cristiani la chiamano acqua. La sostanza è una con nomi differenti e perciò ognuno va ricercando la stessa sostanza. Solo il clima, l’indole ed il nome creano le differenze. Lasciate che ogni uomo segua la sua via.” (Ramakrishna)

Al Festival dell’Oriente, grazie all’area allestita dall’Unione Induista Italiana, sarà possibile avvicinare e conoscere l’antica cultura religiosa del sanatana dharma.

Di grande effetto è il tempio tradizionale induista che in questo vasto spazio viene riprodotto con le rappresentazioni di varie forme del Divino: Ganesha, Durga, Laksmi, Shiva… Differenti espressioni dello stesso principio divino. Come dicono le Scritture “Dio è uno, ma i saggi lo chiamano con molti nomi”.

Questo spazio aperto è allestito con elementi decorativi e iconografici indù in un’ambientazione fatta di loti, acqua, piante di bamboo che ricordano la sacralità del Tutto, l’ambiente naturale della foresta indiana e i luoghi degli asceti.

Qui vengono officiati riti da sacerdoti (pandit) dell’Unione Induista Italiana e monaci del prestigioso monastero induista Matha Gitananda Ashram di Altare (SV).
Chiunque lo desideri può assistere ai riti, ricevere il tilak per la purificazione e il kalava, filo rosso di protezione, nonché partecipare alle attività di yoga e di meditazione, leggere i pannelli esplicativi sull’induismo, visitare mostre fotografiche, seguire incontri e conferenze sullo yoga, l’ayurveda, l’arte, la filosofia.
Tutti i visitatori del Festival dell’Oriente in questa area potranno vivere esperienze ricche di stimoli, prendendo parte alle iniziative che l’Unione Induista Italiana – ente religioso sorto la pratica e lo studio della cultura e della religione induiste – propone per favorire una conoscenza della vera realtà dell’induismo distinguendolo da superficiali imitazioni.

Programma generale delle attività

Puja, il rituale di adorazione

Durante il rito (puja), alla divinità vengono rivolte offerte di fiori, frutta, incensi, lumini accompagnate dalla recitazione di preghiere e mantra. I colori e le forme dei simboli, i profumi, le luci creano una avvolgente atmosfera. Assistere al rito aiuta a purificare la mente e a risvegliare profonde energie.

Arti, la cerimonia della Luce

È un momento molto suggestivo, in cui alla divinità viene offerta la luce di una fiamma posta su un piatto, che rappresenta la conoscenza, accompagnandola con il melodioso suono di una campanella. La luce viene poi offerta ai presenti: ognuno avvicina le mani alla fiamma e poi le porta a toccare gli occhi per ricevere la benedizione divina. Sulla fronte, tra le sopracciglia, viene posta la curcuma, una polvere rossa che è simbolo della shakti.

Yoga e meditazione

Negli spazi dell’Unione Induista Italiana si possono sperimentare tecniche yoga che mirano a sviluppare la graduale consapevolezza di corpo-mente, il rilassamento e la concentrazione. La meditazione è un assorbimento profondo nel proprio sé; con la pratica di tecniche di introspezione e di ascolto interiore si sviluppano serenità e pace mentale e si risvegliano gradualmente le energie spirituali.

Bhajan e kirtan, i canti devozionali

Nei templi si praticano canti devozionali che ripetono i nomi del Divino. Il canto purifica i pensieri e apre il cuore grazie alle profonde vibrazioni che la musica e il canto stesso producono. La musica ha il potere di donare tranquillità mentale e produce inoltre gioia ed energia.

Incontro

È la straordinaria occasione di incontrare comunità di provenienza diversa, come India (Panjab, Rajastan…) Mauritius, Sri Lanka, Bangladesh con la loro straordinaria ricchezza di lingue diverse, tradizioni e usanze differenti, e tutti celebrano la cultura di pace e di spiritualità.

Danza sacra

Si possono sperimentare, durante i workshop, passi, movimenti del corpo e delle mani, espressioni del volto propri della danza indiana, accompagnati dal ritmo e dalla musica. La danza è una delle forme espressive che nella cultura indù sono considerate non solo forme artistiche, ma raffinati linguaggi spirituali che esprimono simboli e storie mitologiche.

5-taoismo
taoismo

Il taoismo non è solo una delle principali religioni al mondo, è anche una filosofia, un modo di vivere. Il “Tao” (la “via”) è il flusso, la forza eterna che scorre incessantemente, in continua trasformazione.
Professa la non violenza, il rispetto nei confronti della Natura, nei confronti degli altri esseri viventi, del proprio corpo e del proprio spirito.

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arti interne di wudang con il monaco taoista xu ben li

In rappresentanza della religione Taoista, al Festival dell’Oriente sarà presente il monaco e maestro Xu Ben Li (nome Taoista Xu Shi He), discepolo di 15a generazione di Wudang San Feng Pai. Questo lignaggio risale al XIV sec. d.C. quando il monaco taoista Zhang San Feng creò il Taijiquan. Il Maestro Xu, nato a Huangshi, nella Provincia cinese del Hubei, è cresciuto, fin da piccolo, con una forte influenza taoista. Suo padre infatti è un prete taoista ortodosso della corrente Zheng Yi Pai ed il suo trisnonno fu un grande artista marziale a Wudang. Così decise all’età di 14 anni di iniziare lo studio delle arti marziali e fu accettato dal Gran Maestro Shifu Zhong Yun Long nel Monte Wudang. Da piccolo ha iniziato lo studio della filosofia taoista e della Medicina Tradizionale Cinese. Nel 2007 viene nominato discepolo dal suo Shifu per divulgare al Mondo le Arti Marziali di Wudang, rappresentando così la 15a generazione dello stile Wudang SanFeng Pai.

Il Monte Wudang, situato nella Provincia del Hubei in Cina, è famoso per essere la culla del Taoismo e delle Arti Marziali Interne e grazie alla sua preziosa e antica cultura è stato nominato nel 1994 Patrimonio Culturale dell’Umanità dall’UNESCO.

La pratica delle arti marziali richiede una grande dedizione, passione e perseveranza, anche nei momenti più duri e difficili che il Maestro Xu ha comunque superato. Il duro allenamento e le prove che ha dovuto sostenere non gli hanno impedito di dedicarsi anche allo studio della filosofia taoista e della Medicina Tradizionale Cinese.

Nel 2007 viene nominato discepolo dal suo Shifu per divulgare al Mondo le Arti Marziali di Wudang, rappresentando così la 15a generazione dello stile Wudang SanFeng Pai.

Il Maestro Xu venne poi scelto per entrare nel “China Wudang Gong Fu Team” promosso dal Governo di Wudang per rappresentare le arti marziali nel mondo. Si è esibito infatti nelle maggiori città cinesi, in Australia e Nuova Zelanda.

Dal 2013 sì è trasferito in Italia per insegnare le arti marziali interne di Wudang.

Al Festival dell’Oriente, quindi, avrete l’occasione di avvicinarvi a questa realtà, conoscerne i simboli, lo yin e yang, il loro divenire incessante e la polarità degli estremi.

“Qualcosa accade ora, perché qualcos’altro è accaduto allora”. Non si chiede perché, o per quali cause passate, un certo ordine di cose avvenga ora; si chiedono, invece, quale sia il significato delle cose che avvengono insieme in questo momento. La parola Tao è la risposta a questa domanda.

7-shintoismo
shintoismo

È nel tempo che si sono perse le origini di questa antica religione, la fede nativa del Giappone, che possiede anche un ruolo chiave all’interno dell’istituzione imperiale.
I particolarissimi santuari (jinja) sono i luoghi-simbolo dello Shintō e condividono caratteristiche comuni, come avere dei portali (torii) al loro ingresso e alcune corde (shimenawa) adiacenti al luogo di culto.Splendidi ambienti naturali, cascate naturali, sontuose montagne sono ritenuti essere la dimora naturale dei kami, ovvero le divinità.
Presso l’area culturale del Giappone potrete approfondire la conoscenza della religione nativa del paese del Sol Levante.

8-buddhismo-tibetano
buddhismo tibetano

La fede autoctona del Tibet è la tradizione Bön, l’indigena religione tibetana che ruota intorno ad un sistema di credenze scismatiche, incentrato interamente intorno al culto della natura.
Al Festival dell’Oriente sarà possibile conoscere gli insegnamenti di questa religione sciamanica, molto complessi quanto affascinanti, grazie alla presenza dei monaci tibetani “Tibet Culture House”. Secondo i fedeli esistono “nove veicoli” per professare la fede, alcuni “alti” ed altri “bassi”. L’insegnamento della via tramite visioni, pratiche divinatorie e altro sono molto frequenti. Sutra e tantra, secondo la tradizione, sono veicoli “più potenti per comprendere alla verità”.

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cerimonia di distruzione del mandala

I Mandala sono magici specchi del momento presente del nostro cammino, donano forma e colore alla nostra maestosa danza interiore, infinita come l’eternità. In occasione del Festival dell’Oriente, grazie alla presenza della Tibet Culture House Italia e il suo Presidente Tam Ding Choepel sarà costruito un meraviglioso mandala con sabbie colorate. L’ultimo giorno della manifestazione i visitatori del Festival assisteranno alla sua distruzione come da cerimoniale Tibetano e alla consegna della sabbia sacra del Mandala.

CERIMONIA DI DISTRUZIONE DEL MANDALA:

Domenica 15 Dicembre 2019

Ore 17:00

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buddhismo thailandese

Con il 94%, la religione maggiormente praticata in Thailandia è il Buddhismo Theravada, religione di stato, originariamente importata dallo Sri Lanka. La religione svolge un ruolo centrale della vita comunitaria ed il Wat il tempio, offre rifugio per chi cerca istruzione ma, talvolta, anche per chi è in stato di bisogno

MONACO: Phra Ajarn Waranyoo Prabpal

Nato il 25 dicembre 1971 in Udon Thani, città del nord-est della Thailandia, al confine col Laos. Il 3 luglio 1991, all’età di vent’anni, è diventato monaco buddhista all’interno del monastero Wat Pha Silawat, nella piccola città del nord-est della Thailandia, il cui nome è Nong Bua Lam Phu. Ora è Guida Spirituale e Abate del Monastero Wat Nyanasamvara.

11-hare-krishna
hare krishna

Tutte le divinità sono varie manifestazioni di un dio, Visnu o Krishna. Lasciatevi coinvolgere dal canto e dalle danze di questo particolare movimento spirituale, che professa una relazione trascendentale ed amorevole con il Signore Krishna. Al Festival dell’Oriente, infatti, gli esponenti di questo movimento canteranno e danzeranno da un padiglione all’altro per diffondere la gioia e l’amore tra tutti i visitatori, al suono di Hare Hare, Krishna Krishna!!!
Il movimento Hare Krishna è registrato legalmente come ISKCON, (Associazione Internazionale per la coscienza di Krishna) ed è una comunità mondiale di devoti che praticano il Bhakti yoga, un vero e proprio servizio d’amore a Krishna, il nome di Dio in lingua sanscrita, che significa infinitamente attraente.
Tutti possono sperimentare una pace ed una gioia sublime, attraverso il canto o la meditazione sui suoi santi nomi nella forma del Mantra Hare Krishna, che assicura la purificazione della coscienza e la liberazione dalle ansie e dalle sofferenze, in un’era di discordia e ipocrisia.
Nel mese sacro di Damodara, celebrato in tutta l’India da milioni di persone, il pubblico offrirà un incenso o un fiore a un’incantevole immagine di Krishna che rappresenta lo scambio di Amore Divino, esprimendo un desiderio e chiedendo benedizioni per sè e per le persone care. Durante il festival dell’oriente, i rappresentanti Hare Krishna saranno lieti di introdurre le persone interessate alla conoscenza dei testi e alle pratiche di questa tradizione attraverso video, meditazioni guidate, canti gioiosi, scambi di domande e risposte ed anche assaggi dei loro famosi dolcetti.
MONACO: Ramachandra das
Ramachandra Das, monaco Hare Krishna della tradizione Gaudiya-Vaishnava, nato nelle Alpi dell’Alto Adige, inizia la sua ricerca interiore grazie allo yoga e alla lettura di vari testi sacri come la Bibbia e i Veda. Da 37 anni studia, segue e condivide la pratica del Bhakti yoga, la devozione amorosa per il Divino fondata sull’ invocazione individuale e collettiva del mantra Hare Krishna e altri mantra, accompagnati da danze gioiose e coinvolgenti che hanno lo scopo di riattivare la natura sat-cit-ananda (eternità, consapevolezza e felicità) nel cuore degli esseri viventi. Ha viaggiato e vissuto in vari luoghi sacri dell’India. Impegnato attivamente del dialogo interreligioso da più di 20 anni, esegue cerimonie rituali vediche, serve e insegna con la moglie nella comunità spirituale di Villa Vrindavana sui colli di Firenze.
Matrimonio Hindu-vedico con la partecipazione del pubblico
Applicazione di simboli spirituali di buon augurio di argilla sacra al sandalo sulla fronte o sulle braccia.

12-mostra-gandhi
mostra su ghandi

In occasione del 150° anniversario della nascita del Mahatma Gandhi, l’Unione Induista Italiana – Sanatana Dharma Samgha, propone una mostra fotografica che ne ripercorre i momenti salienti della vita e le tappe del suo strenuo impegno in difesa del principio della non violenza e della verità come forze del bene comune.

Mahatma Gandhi affermò che:

La pace è frutto della nonviolenza. Non è nonviolenza il limitarsi ad amare chi ci ama. Nonviolenza è amare chi ci odia. So quant’è difficile seguire questa suprema legge dell’amore. Ma non son forse tutte le cose buone e grandi difficili a realizzarsi?”

La mostra fotografica sarà anche l’occasione di confronto e di dibattito, tra tradizione e modernità, offrendo spunti di riflessione sulle sfide che la società di oggi pone di fronte a noi donne e uomini alla ricerca di senso.

Brevi cenni storici:

La vita di Mohandas Karamchand Gandhi, più comunemente noto come Il Mahatma, è una storia di sforzi eroici per stabilire il valore del satyagraha, “la forza della verità”. Nel perseguire questo obiettivo egli divenne un messaggero di pace in un mondo, quello del XX secolo, circondato dal fuoco della violenza.
Profondo conoscitore della cultura occidentale e della tradizione indiana, induista nello specifico, egli agì da interlocutore capace di interpretare l’istanza di libertà che animava l’India colonizzata dagli inglesi. Divenne, infatti, per l’India il “padre della nazione” al contempo riuscendo a risparmiare l’India e la Gran Bretagna dall’odio e dalla vendetta reciproci nella lotta per la libertà.
Gandhi riprese alcuni concetti chiave della tradizione induista soprattutto nel sottolineare la sacralità di ogni vita.

13-meditazione-zen
meditazione zen

“Per trovare un buddha devi vedere la tua natura. Chiunque vede le sua natura è un buddha. Se non vedi la tua natura, invocare i buddha, recitare i sutra, fare offerte, e osservare i precetti, sono tutte cose inutili. Invocare i buddha produce un buon karma, recitare i sutra produce una buona memoria; osservare i precetti produce una buona rinascita, e fare offerte produce futuri benefici, ma niente buddha.”

Bodhidharma (483 – 540), monaco buddhista indiano.

La meditazione Zen è una pratica direttamente connessa al Buddhismo giapponese, una forma meditativa che ha come scopo primario quello di svuotare la mente, arginare lo stress e favorire il rilassamento. La Meditazione porta il soggetto a concentrarsi sul proprio respiro, invitandolo a mettere da parte tutti i pensieri e le preoccupazioni e a vivere esclusivamente il momento. presente.

MONACI: Mokuza è Maestro Zen riconosciuto nel lignaggio della tradizione del Buddhismo Zen Soto giapponese. E’ discepolo del Maestro Roland Yuno Rech che ha sua volta è uno dei monaci più anziani, allievi del Maestro Taisen Deshimaru Roshi, colui che ha introdotto lo Zen in Europa. Mokuza è il fondatore e responsabile del Dojo zen “Bodai Dojo” di Alba (CN).

Da quasi trent’anni si dedica al sumi-e (metodo di pittura tradizionale giapponese) ed alla pratica della meditazione zen. Espone le sue opere, tiene conferenze e workshop in tutta Europa.

Sin dall’inizio del suo percorso associa la pratica della meditazione zen alla pratica della pittura sumi-e come espressione vivente e diretta dello Zen.

Alessandro Do Ryu, Monaco Zen del dojo Zen “Bodai Dojo”. Istruttore di sumi-e, da tredici anni segue l’insegnamento del Maestro Zen Mokuza assistendolo nei seminari, nell’allestimento di mostre e nei corsi di formazione in tutta Europa. Responsabile dell’insegnamento del sumi-e in Italia; da sette anni organizza workshop per ragazzi ed adulti su tutto il territorio nazionale.

1-spiritualità-monaci-shaolin
spiritualità monaci shaolin

Il tempio Shaolin risale a 1.500 anni fa, durante la dinastia Wei del Nord in Cina. La leggenda narra che nel VI secolo, Boddhidarma, un principe proveniente dal Sud dell’India, avesse attraversato il fiume Yangtze navigando su un singolo stelo di canna. Arrivò al tempio Shaolin per prestare servizio come abate e vi stabilì gli insegnamenti del Buddismo Zen. Nel corso del tempo, si formò inoltre una definita tradizione di arti marziali.
Ai giorni nostri il tempio Shaolin rappresenta il cuore dello Zen cinese. In tutto il mondo viene anche considerato sinonimo di kungfu o di arti marziali cinesi.

 

SARANNO PRESENTI:

 

ZHAO JIAN

Originario della Provincia dello Henan, ha iniziato la pratica delle arti marziali fin da giovanissimo
Per maggiori info: Bio

 

ZHAO KANG

È stato in Corea del Sud e Russia per diffondere le arti marziali di Shaolin.
Per maggiori info: Bio

 

GUO WENBIN

Ha partecipato a numerosi spettacoli di arti marziali sia in Asia (Singapore e Taiwan ) che in America Latina.
Per maggiori info: (link pagina Bio)

 

MA HAOFENG

In occasione del 60° della Giornata Nazionale Cinese, ha partecipato a numerosi spettacoli per la TV nazionale CCTV. Ha partecipato con esibizioni all’Expo di Shanghai.
Per maggiori info: Bio

15-sentiero-cerimonia-buddha-bambino
il sentiero del buddha – rituale del buddha bambino

2.586 anni fa, l’8 aprile nel calendario Lunare del 567 a.C., nacque Buddha. Secondo la leggenda, la madre Maya Deva partorì il principe Siddhartha.
Appena nato, il giovane principe fece sette passi e a ciascun passo nacque un fiore di loto sotto i suoi piedi. Poi, con un dito puntato verso il cielo e l’altro a terra, egli disse:
“Il cielo sopra e sotto la terra, io sono l’Unico da onorare”
La data della sua nascita è il giorno più importante dell’anno per i buddisti. In questo giorno, la gente festeggia il compleanno versando acqua profumata aromatizzata sopra la statua di Buddha. Per questo motivo la festa del compleanno di Buddha è detta: ”Festival del bagno di Buddha”
La festa del bagno di Buddha è un momento importante che esorta e stimola le persone a riflettere sulla propria interiorità e sull’importanza del bisogno di purificarsi regolarmente nel corpo e nella mente per eliminare l’avidità, la rabbia e l’ignoranza.
Non perdere questa opportunità, entra nello stand e pratica il rituale, puoi lavare via, paure, angoscie, tormenti e tutto ciò che non ti piace!

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rituale bagno a ganesh

Ganesh è il Dio della saggezza e messaggero degli inizi di buon auspicio e amata divinità degli Induisti! Egli è colui che può rimuovere tutti gli ostacoli al successo, è il donatore di fortuna e aiuta ad evitare le avversità. In India a fine agosto si celebra la festa del GANAPATI che dura 10 giorni e termina portando la statua in riva al mare, la quale viene immersa nell’acqua con lo scopo di sciogliere gli ostacoli che la vita ci offre.
DESCRIZIONE RITUALE:
Prendi la polvere colorata e offrila a Ganesha, poi prendi l’acqua colorata e bagna la testa di Ganesha. Con questo gesto lavi via tutte le tue paure e lasci andare l’inutile! Tutto questo, conferisce saggezza, salute e prosperità a ognuno di noi. Pronuncia la parola N’AMASTE’.
Pratica il rituale induista all’interno di questo spazio, si lasciano andare le avversità!

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rituale della foglia d’oro

Il rituale della foglia Oro viene svolto nei templi buddisti quotidianamente dal popolo, soprattutto in Thailandia e Cambogia. E’ un atto molto importante e significa offrire benessere in cambio di guarigione fisica o spirituale. Attaccare sulla statua del Buddha una foglia d’oro, è un gesto straordinario che fai verso te stesso. Devi Immaginare che la statua del Buddha sia il tuo corpo, e attaccare la foglia d’Oro dove chiedi guarigione.

Se pensi all’amore, posala sul cuore,
Se ti senti confuso, posala sul capo,
Se hai un dolore fisico, posala sul corpo,
Se pensi ad una particolare tua sofferenza,
posala dove questa persiste!

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danza dell’acqua

Entrare in una Campana tibetana a piedi nudi ed essere coccolati dalle vibrazioni prodotte dall’acqua, insieme a petali di rosa ed oli profumati, è un’esperienza da non perdere! Tutto questo, dona un benessere psico-fisico e, chiudendo gli occhi, potrai iniziare un viaggio che difficilmente dimenticherai.
Il nostro corpo è composto per più del 70% d’acqua, entrando in una campana con acqua vibrata all’istante, significa informare le nostre cellule con vibrazioni positive.
È UN’ EMOZIONE DA PROVARE!
Tutto questo si chiama RIEQUILIBRIO ENERGETICO dei Chakra.
Non perdere questa occasione, segui il Sentiero del Buddha, è un’esperienza da non perdere!

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byakko shinko kai

Byakko in giapponese significa “luce bianca”.

Luce purissima emanata dallo stato più elevato e più profondo dell’essere umano.

La Byakko Shinko Kai è un’associazione internazionale creata dal basso per espandere la visione della Pace, fondata, negli anni Cinquanta del secolo scorso dopo la fine della Seconda guerra mondiale, da Masahisa Goi, filosofo, scrittore e maestro spirituale. Byakko Shinko Kai si dedica alla costruzione della Pace nel mondo e alla elevazione della coscienza dell’umanità attraverso preghiere e pratiche spirituali facilmente accessibili, partendo dal messaggio universale “Che la Pace Regni sulla Terra”.

Dal 1980, l’associazione è guidata da Masami Saionji, figlia adottiva di Masahisa Goi.

Nel 1998 il nuovo centro dell’attività della Byakko Shinko Kai è il Santuario Fuji e da allora questo spazio è il luogo di grandi incontri e luogo per la realizzazione di differenti cerimonie per la preghiera di Pace. Migliaia di persone, sia in Giappone che in tutto il mondo sono connessi con le pratiche di pace proposte da Byakko Shinko kai e il suo messaggio universale si sta diffondendo in tutto il mondo.

I membri e gli amici dell’associazione Byakko sono ora, dopo tanti anni di preghiere e pratiche, una fonte preziosa di energia che sostiene la continua crescita dell’evoluzione dell’umanità per realizzare la Pace sulla Terra.

Il Santuario Fuji si trova ai piedi del sacro Monte Fuji in Giappone, ed è un luogo pieno di energia di amore, luce e armonia, dove trascendendo le differenze di religioni, culture ed esperienze personali, migliaia di visitatori offrono sincere preghiere per la realizzazione della Pace sulla Terra.

Il Santuario è diventato centro spirituale per la trasformazione della coscienza dell’umanità.

Il campo di preghiere all’aperto può ospitare più di 10,000 persone, e durante tutto l’anno circondati dalle bandiere di tutte le nazioni del mondo, Byakko Shinko Kai organizza in questo spazio grandi cerimonie di Pace. L’ entrata del campo di preghiera è conosciuta come “la via della pace”, dove sono dislocati le steli (peace poles) che dedicano nella lingua madre, il massaggio di pace per ogni nazione del mondo e diffondono il messaggio universale “Che la Pace Regni sulla Terra”.

Il santuario Fuji è aperto a tutti coloro che esprimono amore per l’umanità e desiderano a creare un futuro di pace per tutti.

Vi invitiamo a visitare il Santuario Fuji e a godere della bellezza della sua natura e la sua vibrazione curativa.

 

ESPONENTI DEL MOVIMENTO

MASAHISA GOI (1916-1980):

È il fondatore della Byakko Shinko Kai e del movimento della preghiera di pace mondiale basato sul messaggio universale, “Che la Pace Regni sulla Terra”. Questo movimento si iniziò nel 1955 come una via per trascendere ogni barriera etnica, politica, e di religione e per portare Pace tramite preghiere.
Per maggiori info: Bio

 

MASAMI SAIONJI:

È una discendente della famiglia reale Ryukyu di Okinawa, Giappone. Dal 1980 prosegue il lavoro di suo padre adottivo, Masahisa Goi, nel guidare il movimento della pace nel mondo.
Per maggiori info: Bio

 

SONOKO TANAKA:

Nata in Giappone e vive in Italia da più di 30 anni. È Rappresentante in Italia dell’associazione internazionale per la Pace nel mondo: May Peace Prevail on Earth International (che si chiamava The World Peace Prayer Society fino al 2017) ed è una dei rappresentanti più attivi in Italia della Byakko Shinko Kai.
Per maggiori info: Bio

 

Ecco il programma che Byakko Shinko Kai proporrà ogni giorno al Festival dell’Oriente:

1) IN: (Mudra) tecnica per risvegliare la nostra innata scintilla divina.

2) Toitsu: Meditazione per la Pace nel mondo e per realizzare l’unione con il nostro vero Sé / pratica e condivisioni

3) Mandala-unione di arte e di pensieri: Creazione di un mandala scritto con parole positive e luminose, create da pensieri di pace e di amore

4) World Peace Flag Ceremony: Cerimonia della preghiera di pace in ogni nazione del mondo, nella quale le bandiere diventano porte spirituali per tutti i popoli.

5) Offerta di gratitudine alla natura e a tutti gli elementi del pianeta Terra, e imprimiamo energia di luce e di gioia con parole positive e luminose.

20-bagno-di-gong
bagno di gong e vibrazioni dei suoni

Il ‘Bagno di Gong’ consiste in una sessione di immersione in una magica atmosfera sonora e vibrazionale. Il termine ‘bagno’ è abbinato al gong, perchè il suo suono è particolarmente avvolgente, pieno, penetrante, e riempie tutto lo spazio che trova intorno in modo quasi tangibile, dando appunto una sensazione di ‘immersione’ a chi ascolta.

Durante i Bagni di Gong i partecipanti si rilassano, preferibilmente sdraiandosi comodi a terra su un tappetino, coperti con un plaid se si preferisce, calandosi in questa esperienza di suoni prodotti da vari strumenti, dal canto armonico, e principalmente dai Gong suonati dal vivo.

L’incontro con le vibrazioni dei Suoni di Seba, presente in ogni tappa del Festival delle Religioni e Spiritualità, consiste in un reale bagno caldo e armonioso di suoni. Può essere considerato una terapia ottimale per il raggiungimento del benessere psicofisico. Gong, Tam armonici, Sebadrum, incontri sonoro-vibrazionali collettivi, dove è possibile sperimentare le vibrazioni di questi meravigliosi strumenti. Si crea quindi uno stato di armonia perfetta tra corpo, mente ed emozioni che si può definire “stadio di sogno lucido, cioè un profondo rilassamento dove si perde il senso del tempo e dello spazio e si crea una nuova dimensione di noi stessi, che possiamo esplorare e scoprire attraverso il suono.

OPERATORE: Marcello Calasso – Seba
Per maggiori info: Bio

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cerchio sciamanico con thamaak

Thamaak è l’Uomo che canta l’Anima e Suona i Corpi. È un uomo che, attraverso il tenace lavoro di ricerca sull’ ascolto delle intuizioni interiori, ha sperimentato le evoluzioni emozionali provocate dal suono, ricercando le frequenze armoniche di guarigione. Rappresenta oggi uno dei maggiori esperti dei suoni per il benessere, Thamaak è il primo sciamano di cultura Italiana e crea happening attraverso il potente canto ed il suono dei tamburi, creando stati di coscienza tali da indurre alla guarigione energetica liberando pesi interiori, esaltando la gioia creando un benessere diffuso in tutto il corpo. Sciamano del suono, emana una grande onda d’energia che pervade le cellule del corpo e le illumina di nuova energia vitale.

Al Festival dell’Oriente ci si potrà avvicinare ad alcuni trattamenti molto particolari, che sarà difficile trovare altrove. Uno di questi è sicuramente rappresentato dal Canto Sciamanico, di cui Thamaak è il re indiscusso, sciamano del suono che emana una grande onda d’energia che pervade le cellule del corpo e le illumina di nuova energia vitale. Oppure, la Lettura dell’Anima, altra grande esperienza che Thamaak è in grado di regalare. L’equilibrato connubio tra Arte, fantasia e creatività ha fatto si che nella sua vita ha potuto sperimentare e rendere consapevole ogni azione emotiva, così da comprendere l’essenza dell’uomo.

OPERATORE: Thamaak

Per maggiori info: Bio

 

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tradizione meditativa essena

La saggezza Essena è una via di risveglio, perché l’Esseno cerca di diventare sempre più cosciente; egli vuole riavvicinarsi alla Terra e al Cielo e coltivare la grande Armonia.

Grazie alla presenza del sacerdote esseno Alain Contaret, sarà possibile avvicinarsi a questa antica ed affascinante pratica, che prevede una serie di movimenti lenti e veloci che, eseguiti regolarmente ogni giorno, contribuiscono a migliorare il nostro benessere sia fisico che mentale.

Per gli Esseni, l’uomo è un intermediario cosciente o incosciente tra il Cielo e la Terra. Essa è la Madre intelligente e vivente ed Egli è il Padre, intelligente e vivente.

L’arte del movimento meditativo esseno insegna a radicarsi di nuovo attraverso una gestualità sacra, la respirazione e la concentrazione mentale.

Esso è la via dell’energia, un pilastro di questa cultura millenaria di cui i 3 gioielli sono: la chiarezza nel pensiero, l’armonia nel cuore e la grande calma nel corpo e nelle relazioni con la natura vivente.

Monaco: Alain Contaret

Alain Contaret, nato in Francia nel 1972 ha da sempre voluto dedicare la propria vita al Divino, ad un ideale superiore, ricercando sempre la Via del vero e dell’autentico. Sacerdote esseno, ierogrammata (scriba esseno) ed insegnante esseno, si è preparato per 12 anni attraverso l’insegnamento del Maestro esseno Omraam Michaël Aïvanhov, ad incontrare il rappresentante mondiale attuale della Tradizione e Religione essena, il Maestro/Iniziato esseno Olivier Manitara, con il quale collabora e di cui è l’allievo da più di 12 anni.

Nel 2010, si trasferisce in Italia, ascoltando il suo cammino di destino, dove propone conferenze, incontri e seminari per condividere e trasmettere i tesori inestimabili della saggezza e della cultura essena; la cultura che ha nutrito la vita del Maestro Gesù, di Maria Maddalena, di Mosè,dei Faraoni dell’Egitto antico, dei grandi Maestri orientali e di tante correnti essene come i Catari.

Riconoscendo la presenza nascosta degli esseni nelle tradizioni dello Yoga, del Qi Gong, del Tai Chi ed alcune arti marziali tradizionali, Alain Contaret è diventato naturalmente un grande esperto dell’arte del movimento meditativo esseno, che fa parte, tra l’altro, della via iniziatica sacerdotale delle terapie essene e del cammino verso l’illuminazione.

La Tradizione Essena è una religione animista che rispetta la Natura e tutte le creature del visibile e dell’invisibile,affinché di onorare il legame sacro con la Madre Terra.

Ha scritto il libro “Omaggio agli Animali” (Alvorada Edizioni), un testo evocativo che da forza all’eredità che gli animali ci hanno trasmesso.

Alain Contaret partecipa alla divulgazione delle opere di Olivier Manitara e dei Vangeli Esseni contemporanei ed é il rappresentante della Tradizione e Religione essena in Italia.

SALUTE E BENESSERE

DA ORIENTE A OCCIDENTE

Un percorso interattivo e coinvolgente in grado di allargare gli orizzonti della nostra consapevolezza

1-salute-e-benessere

Salute e Benessere da Oriente a Occidente è un evento dedicato alla salute e il benessere, ai trattamenti per il corpo e la mente, ai massaggi, alla cosmesi, alle erbe, alle tisane, al biologico, alle discipline bionaturali, alle terapie alternative, allo yoga, al tai chi chuan, che verrà ospitata all’interno del Festival dell’Oriente.
Un appuntamento dedicato al benessere nella sua accezione più ampia. Una fiera all’insegna dell’armonia e della serenità, con la presenza di numerosi stand, workshops e conferenze. Un percorso interattivo e coinvolgente in grado di allargare gli orizzonti della nostra consapevolezza, all’interno del quale sarà possibile provare, conoscere, sperimentare gratuitamente decine di terapie e rimedi bionaturali, numerosi stili di yoga, decine di massaggi, erbe, tisane, spezie e tutto quanto ruota attorno al mondo della salute, del biologico e del benessere. Terapie olistiche, massaggi e tutte quelle discipline e quei prodotti volti all’integrazione di corpo e mente in un’ottica di conoscenza ed incontro tra oriente e occidente.

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yoga

Un evento dedicato allo Yoga ed al mondo olistico in generale per esplorare antiche perle di saggezza orientali, capaci di arricchire la personalità umana ed elevare la qualità della vita orientandola verso il benessere e l’armonia.
Yoga inteso come porta principale per accedere alla meditazione, percorso essenziale per riscoprire le proprie potenzialità inespresse e la dimensione più autentica dello spirito.
Queste conoscenze alternative provengono da antiche civiltà, ben coscienti che il benessere ricercato soltanto a livello fisiologico, non può durare a lungo, non essendo l’uomo costituito soltanto da un amalgama di elementi materiali. Nel corso della storia, tali saggezze hanno illuminato la strada di milioni di persone in tutto il mondo, e costituiscono oggi un vero e proprio tesoro di rivelazioni, intuizioni ed esperienze essenziali per mantenere la mente equilibrata, per neutralizzare gli influssi sociali negativi, proteggere la salute e l’integrità psicofisica, ed offrire una visione progettuale e solidale all’esistenza umana.
L’evento è rivolto ad un pubblico eterogeneo e trasversale sensibile ed attento, ad esperti e principianti, interessati ad uno stile di vita semplice, sano e naturale.

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yoga tradizionale

La parola “yoga”, sostantivo formato dalla radice verbale (dhatu) yuj che significa “congiungere”, “unire”, indica un metodo tradizionale antico-indiano per raggiungere il perfetto controllo del corpo, dei sensi e della mente.

4-kundalini-yoga
kundalini yoga

“Il dolore fa parte della vita. Non siamo esseri umani che stanno facendo un’ esperienza spirituali; siamo esseri spirituali che stanno facendo un esperienza umana”
Una pratica volta a preparare il corpo, la mente ed il sistema nervoso all’aumento dell’energia nel corpo, più precisamente detto, al risveglio della Kundalini, l’energia assopita sotto forma di serpente annodato in se stesso. Il Kundalini Yoga aiuta l’energia assopita di Kundalini a risvegliarsi e a risvegliare l’energia generale del corpo per risintonizzarlo meglio con l’universo intorno.

5-kundalini-yoga-ikyta
kundalini yoga – ikyta italia

Al Festival dell’Oriente sarà presente IKYTA Italia, l’associazione che unisce gli insegnanti di Kundalini Yoga in Italia, sezione nazionale di IKYTA (International Kundalini Yoga Teachers Association), associazione mondiale di insegnanti di Kundalini Yoga. Risponde al desiderio del Maestro Yogi Bhajan, che ne ha indicato l’esigenza, configurandosi come un coordinamento nazionale unitario delle attività degli insegnanti di Kundalini Yoga con una particolare attenzione alla loro formazione.
La mission principale di IKYTA Italia è quella di preservare l’insegnamento del maestro e di trasmetterlo secondo le sue indicazioni.
L’aspetto comunitario del Kundalini Yoga è un valore a disposizione del singolo allievo, della Sangat e della società civile intera, per questo IKYTA favorisce e promuove le occasioni di incontro e scambio affinché sia potenziata la reciproca crescita professionale e spirituale, sempre attraverso la condivisione dell’insegnamento e della pratica del Kundalini Yoga come insegnato da Yogi Bhajan.

www.ikytaitalia.org

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yoga facciale

Ritrovare collo e decolletè tonici, cancellare il doppio mento, togliere dal viso l’effetto a cera colata ridisegnando l’ovale del viso, ridare volume agli zigomi, cancellare il solco nasolabiale e le rughe della marionetta, riaprire le palpebre e cancellare borse ed occhiaie. Avere una pelle più compatta, luminosa, giovane.
La pratica dello Yoga Facciale con Visonuovo® è una tecnica potente che non ha effetti collaterali, non lascia segni o rughe, ma, al contrario, li diminuisce ed, in alcuni casi, li elimina.

Insegnante: Antonella Sfondalmondo
Insegnante ed ideatrice del metodo visonuovo®, il suo percorso formativo inizia nel 2006 a Roma, con Eva Frezer, fondatrice della più rinomata scuola di Ginnastica Facciale d’Europa, dalla quale apprende le tecniche di allenamento isometrico.
Nel 2007 con Catherine Urwiz impara le tecniche per insegnare yoga per il viso.
Ottiene i brevetti: Nazionale C.S.A.I.N.- C.O.N.I e Internazionale CMAS che le permettono di insegnare ginnastica in acqua secondo il metodo Gymswim-Acquagym.
Operatore in Riflessologia Facciale Accademia Dien Chan Zone ®
Collabora con numerosi Centri Medici Estetici e Centri Benessere di tutta Italia e organizza corsi di Ginnastica Facciale in tutta Italia.
Ritrovare un collo tonico, cancellare il doppio mento, togliere dal viso l’effetto a cera colata, ridare volume agli zigomi, riaprire le palpebre, cancellare borse ed occhiaie ed avere una pelle più compatta e luminosa con soli 10 minuti al giorno di allenamento.

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yuko yoga

Lo Yuko Yoga, è un metodo di Yoga presentato dal maestro Kazuo Bamba (il Primo Yogi Yuko), l’erede legittimo di Tsuruji Sahota che, a sua volta, è stato il maestro originale dello Yoga in Giappone.
La caratteristica particolare dello Yuko Yoga sta nel fatto che al centro di tutto ci sia la tecnica di respirazione.

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hatha yoga

Lo hatha-yoga è costituito da un complesso di esercizi fisico-ginnici e da esercizi di controllo della respirazione perfezionati nel corso dei secoli da generazioni di maestri.

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acroyoga – lo yoga acrobatico

Un’emozionante disciplina che combina la spettacolarità della coordinazione e della danza acrobatica con le proprietà terapeutiche e rilassanti dello yoga. Una vera e propria danza di coppia, dove a ritmo di musica vengono eseguiti movimenti fluidi ed armoniosi grazie a grandi capacità atletiche, equilibrio, flessuosità e soprattutto sincronia tra i due artisti.

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yoga aereo

Un incrocio fra Yoga Fitness Pilates e acrobazie aeree. Nuovo metodo di allenamento e benessere che promette di essere divertente, piacevole e sorprendente.

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massaggio ayurvedico yoga

Ha le sue origini nei monasteri Buddisti Tibetani, dove la pratica dello yoga faceva parte della disciplina di tutti i giorni, per mantenere il corpo e la mente in equilibrio e armonia.

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tai chi tradizionale

Nato come arte marziale, il Il Tai Chi o Tai Chi Chuan è una pratica di origine cinese le cui radici si ritiene affondino nel diciassettesimo secolo. Sviluppatasi come corpo di tecniche marziali, finalizzate alla difesa personale, col tempo ha assunto sempre maggiori connotazioni salutistiche. Si evolve perseguendo lo scopo di mantenere l’organismo efficiente e di preservare se stessi dalle malattie e dalla vecchiaia, oltre che conservare la buona salute e la longevità. Il Tai Chi fa affidamento su movimenti lenti e consapevoli, con l’obiettivo di ottenere attraverso l’armonia del corpo quella dello spirito. La loro esecuzione servirà a comporre le varie “forme”, sequenze che mimano il combattimento con un ipotetico avversario.

MAESTRO: Xu Bao Long

Campione mondiale di Tai Chi cinese Xu Bao Long, regalerà a tutto il pubblico una serie di performance per far conoscere questa particolare tecnica di “meditazione in movimento”, con la possibilità di avvicinarsi in prima persona a questa forma di arte marziale.
Xu Bao Long è assistente allenatore e istruttore di Arti Marziali all’Università dello sport di Pechino;
docente di kung-fu della scuola elementare “Zhongguancun” e di Tai chi;
docente di arti marziali del quartiere “Haidian” di Pechino. Nel 2012 e 2013 è invitato come arbitro di arti marziali kungfu a “Global Kungfu”; partecipa a vari campionati, come quello di Kungfu dell’università dello sport di Pechino, o quello di clava di arti marziali mondiale di Emeishan Sichuan.
Nel 2010 vince il titolo di Campione Mondiale Nazionale di arti marziali Tai ji Quan, mentre, nel 2009, vince il Campionato di clava di arti marziali mondiali e nel 2007 vince il Wushu Campionati Nazionali sapora.
Si aggiudica anche il secondo posto nel 2006 ai campionati di arti marziali nazionali di spada. E ancora:
2006: Terzo Posto al Wushu Campionati Nazionali (tradizionale);
2005: Primo Posto ai Campionati Giovanili bastone Changquan, spada.

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health qigong

Il Qigong (氣功, 气功) è una pratica cinese con oltre 3000 anni di storia, che usa movimenti lenti e graziosi e tecniche di respirazione controllata.
L’Health QiGong è l’unico sistema convalidato e autorizzato direttamente dall’IHQFO International Health QiGong Federation.
L’Health QiGong è composto da esercizi semplici, facili da imparare che tuttavia offrono ottimi benefici per il benessere fisico e mentale. I Qigong possono essere praticati in modo diverso per adattarsi a persone di tutte le età e genere.
Questo sistema è stato sviluppato sulla base dell’antica teoria tradizionale cinese Yin Yang (armonia tra l’uomo e la natura, armonia tra la mente e il corpo), seguendo le teorie delle funzioni degli organi interni e dei meridiani nonché i principi della circolazione del Qi e del sangue nel corpo umano.

reiki
reiki

Energia caratterizzata da amore, armonia e guarigione. Noi siamo fatti di vibrazioni, il Reiki è una di queste vibrazioni, di cui l’Universo è pieno. Una disciplina che mira a stabilire la corretta armonia energetica dell’individuo favorendo un corretto e continuo benessere psicofisico.

mindfulness
mindfulness

Mindfulness è la traduzione in inglese della parola “sati” in lingua Pali, che significa “attenzione consapevole” o “nuda attenzione”. L’ideogramma cinese ha un significato molto simile, ovvero “consapevolezza a cuore aperto del momento presente”. La parola mindfulness può quindi essere tradotta in italiano con “consapevolezza”, anche se è un tipo particolare di consapevolezza.
Una definizione attuale della Mindfulness è “la consapevolezza che emerge se prestiamo attenzione in modo intenzionale, nel momento presente e in modo non giudicante, al dispiegarsi dell’esperienza momento per momento” (Segal). La si può descrivere anche come un modo per coltivare una più piena presenza all’esperienza del momento, al qui e ora.
La Mindfulness non è una tecnica di rilassamento. Non è un modo per entrare in trance, svuotare la mente o raggiungere il “vuoto”. Non è una modalità per garantirsi un facile benessere psicofisico. Non è un percorso ludico o ricreativo. Non è una forma di “buonismo” che ci spinge ad accettare tutto e ad essere passivi nel nome dell’ “accettazione”. Non è un modo per uscire dalla realtà e per approdare ad una “isola felice” dove si può tornare quando si vuole.

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Arte del movimento meditativo esseno – A cura di Alain Contaret

La saggezza Essena è una via di risveglio, perché l’Esseno cerca di diventare sempre più cosciente; egli vuole riavvicinarsi alla Terra e al Cielo e coltivare la grande Armonia.
Grazie alla presenza del sacerdote esseno Alain Contaret, sarà possibile avvicinarsi a questa antica ed affascinante pratica, che prevede una serie di movimenti lenti e veloci che, eseguiti regolarmente ogni giorno, contribuiscono a migliorare il nostro benessere sia fisico che mentale.
Per gli Esseni, l’uomo è un intermediario cosciente o incosciente tra il Cielo e la Terra. Essa è la Madre intelligente e vivente ed Egli è il Padre, intelligente e vivente.
L’arte del movimento meditativo esseno insegna a radicarsi di nuovo attraverso una gestualità sacra, la respirazione e la concentrazione mentale.
Esso è la via dell’energia, un pilastro di questa cultura millenaria di cui i 3 gioielli sono: la chiarezza nel pensiero, l’armonia nel cuore e la grande calma nel corpo e nelle relazioni con la natura vivente.

 

Monaco: Alain Contaret
Alain Contaret, nato in Francia nel 1972 ha da sempre voluto dedicare la propria vita al Divino, ad un ideale superiore, ricercando sempre la Via del vero e dell’autentico. Sacerdote esseno, ierogrammata (scriba esseno) ed insegnante esseno, si è preparato per 12 anni attraverso l’insegnamento del Maestro esseno Omraam Michaël Aïvanhov, ad incontrare il rappresentante mondiale attuale della Tradizione e Religione essena, il Maestro/Iniziato esseno Olivier Manitara, con il quale collabora e di cui è l’allievo da più di 12 anni.
Nel 2010, si trasferisce in Italia, ascoltando il suo cammino di destino, dove propone conferenze, incontri e seminari per condividere e trasmettere i tesori inestimabili della saggezza e della cultura essena; la cultura che ha nutrito la vita del Maestro Gesù, di Maria Maddalena, di Mosè,dei Faraoni dell’Egitto antico, dei grandi Maestri orientali e di tante correnti essene come i Catari.
Riconoscendo la presenza nascosta degli esseni nelle tradizioni dello Yoga, del Qi Gong, del Tai Chi ed alcune arti marziali tradizionali, Alain Contaret è diventato naturalmente un grande esperto dell’arte del movimento meditativo esseno, che fa parte, tra l’altro, della via iniziatica sacerdotale delle terapie essene e del cammino verso l’illuminazione.
La Tradizione Essena è una religione animista che rispetta la Natura e tutte le creature del visibile e dell’invisibile,affinché di onorare il legame sacro con la Madre Terra.
Ha scritto il libro “Omaggio agli Animali” (Alvorada Edizioni), un testo evocativo che da forza all’eredità che gli animali ci hanno trasmesso.
Alain Contaret partecipa alla divulgazione delle opere di Olivier Manitara e dei Vangeli Esseni contemporanei ed é il rappresentante della Tradizione e Religione essena in Italia.

arti-e-discipline-taoiste
arti e discipline taoiste

Il taoismo non è solo una delle principali religioni al mondo, è anche una filosofia, un modo di vivere. Il “Tao” (la “via”) è il flusso, la forza eterna che scorre incessantemente, in continua trasformazione.

Professa la non violenza, il rispetto nei confronti della Natura, nei confronti degli altri esseri viventi, del proprio corpo e del proprio spirito.

A rappresentare il Taosimo al Festival dell’Oriente, il Maestro Xu Ben Li (nome Taoista Xu Shi He 许师合), discepolo di 15a generazione di Wudang San Feng Pai. Questo lignaggio risale al XIV sec. d.C. quando il monaco taoista Zhang San Feng creò il Taijiquan ed è uno dei lignaggi più antichi e prestigiosi presenti nel monastero di Wudang.

Il Maestro Xu, nato a Huangshi, nella Provincia cinese del Hubei, è cresciuto, fin da piccolo, con una forte influenza taoista. Suo padre infatti è un prete taoista ortodosso della corrente Zheng Yi Pai ed il suo trisnonno fu un grande artista marziale a Wudang. Così decise all’età di 14 anni di iniziare lo studio delle arti marziali e fu accettato dal Gran Maestro Shifu Zhong Yun Long nel Monte Wudang 武当山.

Il Monte Wudang, situato nella Provincia del Hubei in Cina, è famoso per essere la culla del Taoismo e delle Arti Marziali Interne e grazie alla sua preziosa e antica cultura è stato nominato nel 1994 Patrimonio Culturale dell’Umanità dall’UNESCO.

La pratica delle arti marziali richiede una grande dedizione, passione e perseveranza, anche nei momenti più duri e difficili che il Maestro Xu ha comunque superato. Il duro allenamento e le prove che ha dovuto sostenere non gli hanno impedito di dedicarsi anche allo studio della filosofia taoista e della Medicina Tradizionale Cinese.

Nel 2007 viene nominato discepolo dal suo Shifu per divulgare al Mondo le Arti Marziali di Wudang, rappresentando così la 15a generazione dello stile Wudang SanFeng Pai.

Il Maestro Xu venne poi scelto per entrare nel “China Wudang Gong Fu Team” promosso dal Governo di Wudang per rappresentare le arti marziali nel mondo. Si è esibito infatti nelle maggiori città cinesi, in Australia e Nuova Zelanda.

Dal 2013 sì è trasferito in Italia per insegnare le arti marziali interne di Wudang.

Al Festival dell’Oriente, quindi, avrete l’occasione di avvicinarvi a questa realtà, conoscerne i simboli, lo yin e yang, il loro divenire incessante e la polarità degli estremi.

“Qualcosa accade ora, perché qualcos’altro è accaduto allora”. Non si chiede perché, o per quali cause passate, un certo ordine di cose avvenga ora; si chiedono, invece, quale sia il significato delle cose che avvengono insieme in questo momento. La parola Tao è la risposta a questa domanda.

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mantra con campane tibetane

Un viaggio meditativo oltre il tempo e lo spazio. con la guida di una voce eccezionale. I vocalizzi, i mantra tradizionali e i suoi mantra laici trasportano e toccano i cuori e le anime degli ascoltatori, in luoghi di luce e bellezza.

La voce di Eleonora Velka-Sai ha delle forti proprieta’ curative grazie alle sue vibrazioni celestiali ed il supporto dei suoi strumenti ancestrali, il suo canto meditativo genera questo speciale bagno/trattamento vibrazionale che calma la nostra mente e la rende positiva, sciogliendo stati di ansia e di paura, oltre a blocchi energetici creati da stress o difficoltà. Oltre alla seduta, la sua terapia riprogramma la memoria cellulare, ridonandole salute e sciogliendo come l’acqua traumi atavici emotivi e resistenze. Rivitalizza gli organi interni, vivifica il sistema ghiandolare endocrino, amplifica ed ottimizza il campo elettromagnetico dei corpi sottili, portandoci alla purificazione, rigenerazione ed espansione per la nostra

coscienza, arricchita da nuove intuizioni sottili. Con questa terapia, pian piano, si riesce ad esprimere tutto il nostro massimo potenziale interiore, la nostra saggezza antica che ricrea una qualità di ascolto e di attenzione interiori perduti, armonizzando profondamente tutti gli stati del nostro essere.

La sacralità del suono a 432 hz riprogramma la memoria cellulare sciogliendo come l’acqua resistenze, blocchi atavici ed emotivi.

La Sonorizzazione del Respiro, il canto delle Vocali, dei Mantra, delle Affermazioni Cantate con il supporto di strumenti ancestrali alchemici quali le Campane Tibetane, La Tanpura, il Tamburo Sciamanico e molti altri, creano il Viaggio multidimensionale della nostra anima.

E’ un viaggio dove ogni tensione fisica, resistenza o blocco emozionale viene rilasciato naturalmente, liberando così le nostre emozioni e sentimenti più profondi, dove ogni cuore può’ aprirsi dolcemente per entrare nell’estasi del “Canto Meditativo” che è la nostra essenza divina, riequilibrando tutto il nostro essere in modo delicato, costante e duraturo.

 

 

OPERATRICE: Velka-Sai

Nata nel 1972 nella città etrusca di Tarquinia, a nord di Roma e cresciuta immersa in musica, natura e poesia, Velka-Sai studia sin da giovane le arti dello spettacolo, la danza e le arti del circo, che poi in seguito ha incorporato nelle sue performance. Per tanti anni, ha cantato le sue canzoni e il pop/rock sui palchi di tutt’Italia, lavorando come cantautrice in Italia e all’estero.Ad un certo punto del suo cammino umano ed artistico, ha sentito che la sua strada stava cambiando. Da allora, la sua vocazione è di utilizzare il dono della sua voce a toccare e curare chi l’ascolta, attraverso il sound healing e la voice therapy, utilizzando il canto antico e i suoi strumenti ancestrali.

In questi ultimi anni, grazie ad un percorso di ricerca interiore nel vasto universo della meditazione del suono, ha sentito che la sua voce poteva essere messa a servizio, di chi come lei, ritiene che il suono sia un mezzo terapeutico potente per riscoprire l’armonia interiore e connettersi con il divino che è in noi.

tamburi-armonici-per-il-benessere
tamburi armonici per il benessere

L’Associazione Culturale Shoibà con Alessandro Armillotta presenta i suoi Tamburi Armonici Latum, strumenti musicali percussivi realizzati in acciaio semi dolce che regalano un suono caldo per l’anima. Non a caso, questi tamburi sono molto usati anche in ambito meditativo e al Festival dell’Oriente si potranno conoscere e vedere da vicino, grazie allo spazio espositivo a loro dedicato e alle esibizioni sul palco.

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massaggio thai tradizionale

La Thailandia non è fatta solo di bellezze naturali incomparabili ma è anche cultura, storia e arte.

Un viaggio nel Paese dei sorrisi vuol dire scoprire mondi nuovi e venire a conoscenza di un luogo dotato di un’identità davvero forte, ma non solo. Viaggiare in Thailandia vuole dire anche viaggiare attraverso i sensi.

Dalla Thailandia più antica, un massaggio ristoratore profondo e completo. Il corpo viene allungato, stirato, manipolato attraverso tecniche molto vicine allo yoga passivo. L’obiettivo è quello di portare il corpo, la mente e lo spirito, ad un perfetto equilibrio, eliminando le tensioni che provengono dallo stress quotidiano.

Nāga Associazione Culturale Thailandese è presente nei Festival Salute e Benessere di tutte le città e sorge allo scopo di promuovere attività culturali, sociali, assistenziali, ricreative e di formazione della persona.

Nāga è un’associazione che mette a disposizione il suo favoloso team per far avvicinare il pubblico interessato alla cultura e alle tradizioni della Thailandia, come la calligrafia, la pratica del fruit carving, la pasticceria ed, ovviamente, i massaggi.

pilates
pilates

Sistema di allenamento dolce che trae ispirazione dall’India (yoga) e dal Giappone (Do-In). Si concentra sull’allenamento dei muscoli posturali che aiutano il bilanciamento del corpo, essenziale per fornire supporto alla colonna vertebrale.
Sul tatami dell’area Benessere, esperti sempre pronti per aumentare il vostro benessere anche con free class.
Il Pilates è una tecnica di allenamento che può aiutare anche la futura mamma a ritrovare il benessere e a migliorare fisico e umore, attraverso il raggiungimento di una corretta postura.

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cristalloterapia

Antica metodologia naturale che mira ad armonizzare e mantenere il benessere fisico, mentale e spirituale attraverso l’uso di pietre preziose e cristalli. Questi ultimi, infatti, sono in grado di emanare energie purificatrici, assorbibili dal corpo umano. I minerali sono straordinarie strutture armoniche create dalla natura, capaci di riordinare, proprio secondo la personale struttura, qualsiasi forma di energia che gli passi attraverso.

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riflessologia plantare

La riflessologia plantare è una tecnica mediante la quale si ristabilisce l’equilibrio energetico del corpo, servendosi di un particolare tipo di massaggio che, attraverso la stimolazione e compressione di specifici punti di riflesso sui piedi, relazionati energicamente con organi e apparati, consente di esercitare un’azione preventiva e d’intervento su eventuali squilibri dell’organismo.

Una pratica che non solo dona sollievo immediato, ma ci porta ad un altro modo di conoscere il nostro corpo, con più consapevolezza.

omeopatia
omeopatia

Medicina che sollecita la guarigione naturale della malattia poiché si sfrutta l’energia di autoguarigione che ogni individuo possiede, energia tanto potente quanto minacciata dallo stress e da tutti quei disturbi che mettono l’organismo a dura prova.

naturopatia
naturopatia

La Naturopatia, radice comune dei diversi rami della Medicina Naturale, propone una responsabilizzazione alla salute attraverso criteri salutistici atti a stimolare “il vitalismo” e il recupero dell’equilibrio omeostatico, tenendo in considerazione le molteplici influenze che lo condizionano e la specificità di ogni singolo individuo.

kinesiologia
kinesiologia

Il professionista, esercitando manualmente una specifica pressione sugli arti del paziente valuta la prontezza e la qualità di risposta dei muscoli rispetto agli stimoli esercitati.
 La risposta dei muscoli varia quando il corpo non è ben organizzato per affrontare in maniera adeguata i vari tipi di stress a cui viene sottoposto il sistema corpo/mente.

massaggi
massaggi

Non c’è niente di meglio di un massaggio per ritrovare il benessere del nostro corpo. Col passare del tempo si sono create tecniche sempre più evolute, specifiche per certi sintomi o semplicemente più avvolgenti per una sensazione di benessere maggiore.
All’interno della fiera potrete trovare e sperimentare tutto quello che il massaggio può offrire con operatori di settore preparati e sempre pronti a chiarimenti, sedute, prove, consigli, operatori con postazioni e oli essenziali pronti a rinfrancare il vostro corpo afflitto dalla quotidianità.
Piacevoli momenti di pace interiore e benessere fisico!

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massaggio hawaiano

Il Massaggio Hawaiano Lomi Lomi Nui è un particolare tipo di massaggio rilassante, con effetto drenante e decontratturante, caratterizzato da movimenti lunghi ed avvolgenti su tutto il corpo. Detto anche massaggio dell’anima o “loving hands massage”, il Lomi Lomi può essere effettuato da una o due persone e usa principalmente le mani e gli avambracci. Attraverso una serie di movimenti lunghi e ritmici, distende la muscolatura e scioglie le articolazioni, risultando insieme rilassante ma anche tonificante, e ottimo per la circolazione. Ma soprattutto si prefigge di ristabilire un equilibrio fra corpo e spirito, donando serenità e amore alla persona trattata con il massaggio.

Il centro Oligenesi è Leader in Italia relativamente nel Massaggio e nell’Estetica, con uno staff di docenti specializzati e di grandissima esperienza, alcuni dei quali trentennale.

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massaggio linfodrenante

Questo massaggio ha lo scopo di sbloccare e far fluire nei canali la linfa che è presente nel nostro corpo, la quale viaggia parallelamente al sangue e che ha l’importante funzione di purificare dei tessuti. La linfa attraversa il corpo passando per i cosiddetti linfonodi, cioè i filtri che, grazie all’azione dei linfociti, difendono l’organismo. Le manovre effettuate dalle mani del massaggiatore hanno quindi lo scopo di sbloccare gli eventuali nodi e offrire sollievo ai tessuti, eliminando dalle scorie in eccesso.

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massaggio tok sen

Il massaggio Tok Sen appartiene a una tradizione medica davvero antichissima (Lanna-Thai). Veniva praticato sia dai monaci buddisti al fine di liberare il corpo da energie negative, che all’interno delle famiglie contadine per ricaricare le energie, rinvigorendo i muscoli indolenziti dal duro lavoro.
Si necessita di un martello di legno (limb) e di uno scalpello di legno (khone). Viene praticato un massaggio attraverso micro percussioni, che servono a rimuovere i blocchi muscolari che si creano soprattutto in punti critici congestionati. Si creando quindi delle specie di onde dell’acqua.
Il fatto che vengano usati degli utensili come il martello e lo scalpello potrebbe darvi l’idea che si tratti di un massaggio doloroso, in realtà la tecnica non prevede certo l’andare a colpire il corpo con la forza, ma il tutto avviene attraverso movimenti del polso che vanno a creare delle onde energetiche.
Questa tipologia di massaggio non colpisce le ossa ma le fasce muscolari e per questo motivo è rivolto a tutti.

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massaggio sonoro con campane di cristallo

Un modo singolare di affrontare il malessere psicofisico, non convenzionale, ancora poco conosciuto ma dalle grandi potenzialità, è quello di utilizzare l’energia della musica. Essa può, infatti, fare in modo che il sistema nervoso e la psiche si rilassino, poiché la forza di suoni puri fluisce là dove il corpo è bloccato. Come gli orchestrali che accordano i loro strumenti, così il fisico viene rimesso in sesto dal suono che, per il suo elevato potere vibrazionale, è in grado di riequilibrare i chakra, i centri di energia vitale.

Per recuperare l’armonia perduta si utilizzano diversi strumenti come l’arpa monocorde, le campane tubolari d’ottone o le campane in puro cristallo di rocca, ai cui suoni si aggiunge un massaggio delicato ma costante, donando un totale relax.

Per ottenere dei buoni risultati con il massaggio sonoro non basta affidarsi esclusivamente a delle mani esperte: solo chi è in grado di abbandonarsi totalmente al suono, rilassandosi completamente, potrà ottenere i giusti benefici. Comunque sia, nella maggior parte dei casi non è difficile ottenere un allentamento assoluto delle tensioni poiché ciò non comporta sforzo di alcun genere.

Al Festival dell’Oriente, il centro Oligenesi, Accademia Nazionale di Massaggio, vi darà una dimostrazione di questo e di tanti altri tipi di massaggi. Oligenesi è presente da tanti anni in tutta Italia con più di 60 sedi e vanta importanti collaborazioni con enti a livello nazionale ed internazionale.

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massaggio breuss

Il massaggio Breuss è una tecnica molto dolce che distende, riallinea ed energizza la colonna vertebrale. Fu ideata dal guaritore austriaco Rudolf Breuss e consiste in una serie di manovre dolci rivolte alla colonna che ne favoriscono il riallineamento, la distensione e il rilassamento muscolare e dei relativi spazi intervertebrali.

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massaggio bioemozionale

Basata principalmente su E.F.T. è la sigla di Emotional Freedom Techniques ovvero Tecniche di Libertà Emozionale
Il massaggio Bio Emozionale si è ampiamente dimostrata efficace e rapida su centinaia di disturbi, siano essi di origine fisica, emozionale o mentale. Consiste nella stimolazione di una serie di punti del corpo corrispondenti a 14 Meridiani con la focalizzazione della mente sul problema che si vuole risolvere. È utile per risolvere problemi quali: disagi fisici,paure,fobie,ansia,gestione dello stress, traumi, utilissimo nel campo estetico per trattare i classici inestetismi e non.
Un metodo innovativo con l’aiuto di un cd audio ad infrasuoni che induce ad un rilassamento profondo subliminale che porta cosi la cliente ad un progressivo miglioramento del suo stato emotivo, psicologico, fisico e astrale.

FESTIVAL DELLE ARTI MARZIALI

Disciplina, energia, concentrazione, agilità, potenza: la nobile tradizione dei guerrieri delle arti marziali d’Oriente

stage seminari e dimostrazioni arti marziali
stage seminari e dimostrazioni

Disciplina, energia, concentrazione, agilità, potenza: la nobile tradizione dei guerrieri Orientali troverà spazio al Festival dell’Oriente con il Festival delle Arti Marziali. Un fine settimana ricco di spettacolari esibizioni, imperdibili stage e stand settoriali di prodotti ed accessori.
Numerosi maestri ed atleti si alterneranno sul palco e nelle aree tatami per proporre al pubblico performance e seminari di Aikido, Karate, Ju Jitsu, Tai Chi Chuan e tutte le arti marziali Orientali, senza dimenticare le discipline sviluppate in Occidente che da esse traggono origine.
Tanto straordinario e spettacolare intrattenimento, che il pubblico potrà ammirare da spettatore ma anche vivere in prima persona come protagonista.
Un viaggio nella tradizione più antica e caratteristica dei paesi Orientali, per ricalcare le orme dei Samurai, dei cavalieri Coreani alla scoperta della filosofia, della spiritualità e della spettacolarità delle Arti Marziali.

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martial show

Per la prima volta sul palco del Festival dell’Oriente oltre alle classiche esibizioni, verrà proposto uno show con alcuni tra i migliori protagonisti delle arti marziali presenti al festival. I movimenti decisi e sinuosi del monaco Wudang, le acrobazie della danza dei leoni sui pali, per citarne solo alcuni.
Vieni e lasciati ispirare dai grandi maestri ogni giorno dalle 16 alle 17 sul palco delle arti marziali!

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lezioni di arti marziali

Alcune tra le più grandi scuole di Arti Marziali saranno a disposizione dei visitatori del Festival dell’Oriente! Potrete avvicinarvi alle varie aree e tatami dove troverete scuole e maestri con cui interagire e chiedere di partecipare a lezioni aperte e dimostrazioni. Karate, Ju Jitsu, Kickboxing, Aikido, Kung Fu, Tai Chi e tantissime altre discipline potranno essere provate durante il festival, prima e dopo le esibizioni dei vari maestri sul palco e durante le loro attività sui tatami.
Per maggiori informazioni contattare il 338 651 4590.

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programma palco delle arti marziali

Anche in questa edizione di MilanoCity il Festival dell’Oriente ospiterà un palco dedicato alle più entusiasmanti esibizioni di arti marziali.
I Maestri più blasonati nelle varie discipline si alterneranno quotidianamente dalle ore 10.30 alle ore 22.00 con dimostrazioni che vi lasceranno col fiato sospeso, un’occasione unica ed irripetibile di conoscere da vicino i segreti e l’efficacia delle arti marziali nella loro rappresentazione più emozionante ed avvincente.
Prossimamente potrete trovare il programma giornaliero dettagliato di tutte le esibizioni!

GASTRONOMIA

I sapori d’Oriente nei loro molteplici gusti, dai sapori più intesi a quelli più delicati, dai ristoranti più tradizionali al cibo da strada

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ristoranti orientali

Gli spettatori di questa straordinaria e imperdibile edizione del Festival avranno la possibilità di gustare i piatti tipici e le ricette di numerosi ristoranti!!!!!
Proposte gastronomiche tradizionali e moderne di cucina Giapponese, Cinese, Indiana, Thai, Tibetana, Vietnamita, Vegetariana e molto altro. In questa edizione del Festival dell’Oriente la gastronomia sarà una degli aspetti più apprezzati, con numerosi ristoranti etnici e decine di stand gastronomici particolari, con numerose proposte irresistibili da degustare comodamente seduti in ambienti raffinati ed esotici.

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novità 2019 – street food orientale

Oltre alla già ricca offerta della zona ristoro sarà allestito un “Villaggio Street Food Orientale” in una zona a parte del Festival. Sarà creata una vera e propria “strada del gusto” dove si potrà passeggiare e gustare alcune delle più conosciute prelibatezze orientali!
Una “villaggio” dedicato all’interno del padiglione ad accogliervi e stupirvi con i mille gusti d’oriente: sushi giapponese, pho vietnamita, ramen cinesi, poké hawaiano, cibo cambogiano e molto altro sarà disponibile in questo villaggio del gusto, come nel vero spirito della tradizione orientale del “cibo da strada”.
Cuochi e chef originari di questi paesi porteranno al festival tutte le ricette tipiche che quotidianamente queste popolazioni mettono in tavola per aiutarvi ad immergervi nel viaggio!

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sushi village

Vieni a provare i sapori del Giappone in alcune delle sue specialità: troverai freschissimo sushi preparato sotto i tuoi occhi da abilissimi chef.. e poi Gyoza, Ramen fatto a mano e ancora dolci prelibatezze come Gelato Mochi e Dorayaki e infine degustazione SAKE. I cuochi prepareranno sotto i tuoi occhi molte di queste pietanze. Questa varietà di stand, in sinergia, ti porteranno direttamente all’interno di una strada Giapponese, con i suoi gusti, colori e profumi…. Sarà anche disponibile un’area di degustazione Sakè di Konishi (Konishi Saké Company) con varie offerte di questo antichissimo liquore eseguite secondo la ricetta tradizionale giapponese di oltre a 500 anni.

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ristorante giapponese

Molti associano la cucina giapponese al sushi e al sashimi, credendo che i giapponesi )mangino tutti i giorni pesce crudo. Ma non è proprio così. È vero che il pesce è l’ingrediente principale, ma esistono tantissimi altri ingredienti. Si può trovare la pasta come gli udon (spaghetti grossi di farina di grano) e soba (spaghetti fini di grano saraceno). Altri ingredienti sono il riso, la salsa di soia, il tofu, wasabi, carne e verdura.
Vieni a scoprire la cucina Giapponese al Festival dell’Oriente!

4-ristorante-cinese
ristorante cinese

La Cucina Cinese, le cui prime testimonianze risalgono all’età della pietra, è una tra le più antiche del mondo. La cucina cinese differisce dalle principali cucine orientali in quanto priva di restrizioni di ordine religioso. Tra gli alimenti principali, che caratterizzano la maggior parte dei pasti consumati in questo paese dell’Estremo Oriente, ci sono riso e pasta, le cui origini sembrano essere cinesi. La vastità del territorio determina l’elaborazione di differenti cucine regionali che partono sempre da quella tradizionale. Restano immutati alcuni tratti comuni: la presenza di riso e noodles, la tipica pasta cinese, l’utilizzo delle bacchette per accompagnare il cibo alla bocca e il metodo della frittura saltata per cuocere gli alimenti.
Scopri la cucina cinese tradizionale al festival dell’Oriente!

5-ristorante-indiano
ristorante indiano

La Cucina Indiana si distingue per due tradizioni differenti. La prima, diffusa soprattutto al Nord, che fa uso di carne e la seconda, diffusa invece al Sud, che è principalmente vegetariana. La cucina indiana del Sud è quella che più si caratterizza per il grande utilizzo di spezie per aromatizzare i piatti ed accompagnare le verdure. Un menù indiano di tutto rispetto sarà certamente composto da antipasti di verdure (pakora e samosa), pollo al curry, pane naan nella versione classica e con il formaggio e chutney di ogni genere.

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ristorante thailandese

Colori e aromi intensi, accostamenti audaci, sapori inusuali: la cucina thailandese è capace di sorprendere e deliziare il viaggiatore fin dal primo assaggio.
Viaggiando in questi luoghi potrete accostarvi ad una tradizione culinaria che, nella sua varietà, riflette le differenze tra le regioni della nazione e anche le variegate influenze culturali a cui è sottoposta, quella araba e quella cinese su tutte.

Sulla tavola thai troviamo principalmente riso, verdure e spezie, insieme a gustosi frutti tropicali: spesso questi ingredienti si incontrano tutti insieme nel piatto, in un continuo rimando tra i quattro sapori fondamentali, il dolce e il salato, l’aspro e l’amaro. Una nota ricorrente è poi il piccante, che non manca quasi mai nei piatti tipici thailandesi.

7-ristorante-tibetano
ristorante tibetano

È raro poter trovare in giro un vero e proprio ristorante tibetano, tuttavia la cucina tibetana ha delle sue caratteristiche specifiche e spesso troviamo alcuni dei suoi piatti tipici nei ristoranti di cucina cinese, nepalese, buthanese o indiana, paesi nei quali si estende l’influenza della cultura tibetana. La carne è un ingrediente essenziale, che si parli di yak, di capra o di cacciagione. Formaggio tibetano, burro e latte sono anch’essi basilari, e al loro fianco troviamo i noodle, d’origine cinese, e varie forme di ravioli ripieni, tipici dell’Asia in generale e qui in Tibet chiamati momo.
Il riso proviene dalle aree di vallata e frutta e verdura scarseggiano.

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ristorante sri lanka

Sebbene la cucina dello Sri Lanka abbia dei forti legami con quella dell’India del Sud, rimane comunque nettamente distinta. Essendo un’isola con un clima tropicale, noci di cocco e pesce sono tra le componenti principali dei piatti dell’isola. Il pesce è spesso accompagnato dal curry mentre il cocco è incluso, in una forma o nell’altra, in quasi tutti i piatti. Riso e curry sono la classica accoppiata, anche se sono molti comuni anche diversi tipi di focaccia (la cosiddetta paratha).

9-ristorante-vietnamita
ristorante vietnamita

La Cucina Vietnamita vanta una delle tradizioni più antiche dell’Asia. Influenzata dal clima e dall’abbondanza di materie prime, questa cucina si caratterizza per il grande impiego di riso, uno tra gli ingredienti principali dei piatti tradizionali. Il riso è infatti presente in quasi tutte le cucine orientali poiché ricopre un ruolo di grande importanza in tutti i pasti e per ogni genere di piatto. La cucina Vietnamita si distingue da altre vicine come quella cinese per le sue ricette meno condite, oltre che per l’influenza della cucina francese dovuta ai tempi della colonizzazione. Vanta una varietà in grado di accontentare tutti e ha la fama di essere fresca, ricca di erbe aromatiche e verdure salutari.

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ristorante marocchino

I piatti marocchini sono composti da molti ingredienti, anche differenti tra loro per origine e utilizzo. Sicuramente una caratteristica importante della cultura culinaria di questo Paese è l’utilizzo di spezie ed erbe. Tra i profumi più utilizzati ci sono la cannella, il cumino, lo zenzero, la curcuma, il pepe nero, l’anice, i semi di sesamo, lo zafferano, il coriandolo, il prezzemolo e la menta.
Tra gli ingredienti più utilizzati ci sono il montone, l’agnello, il manzo, il pollo e il consiglio. Meno presente nei piatti tipici marocchini è il pesce, che è stato inserito solo negli ultimi secoli.

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ristorante vegetariano

La Cucina Vegetariana non è solo una variante della cucina tradizionale, è un vero e proprio stile di vita che si basa sulla non assunzione di prodotti di origine animale. Questo tipo di cucina propone vari ingredienti alternativi di non origine animale, come il “tofu” ad esempio, un ottimo prodotto vegetale in grado di fornire una buona quantità di proteine all’organismo. Esistono molte ricette, anche tradizionali e tipiche, a base di verdure gustose e ricche di sapore.

COLLABORAZIONI CULTURALI

Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme un successo

Unione-Induista-Italiana
Unione Induista Italiana

Al Festival dell’Oriente, grazie all’area allestita dall’Unione Induista Italiana, sarà possibile avvicinare e conoscere l’antica cultura religiosa del sanatana dharma.
un’associazione sorta per la tutela, il coordinamento, la pratica e lo studio della cultura e della religione induista. Associazione nazionale, riconosciuta da istituzioni religiose e culturali internazionali, cresciuta grazie alla condivisione di grandi ideali e all’aspirazione di vivere coerentemente scelte religiose e spirituali da parte di molti centri, di scuole di yoga, di associazioni e di singoli individui, appartenenti già da molto tempo a correnti induiste o che seguono l’insegnamento di maestri indù.
Si propone di divulgare le antiche tradizioni favorendo la collaborazione di tutti i gruppi e persone che praticano culti induisti perseguendo obiettivi comuni, nel rispetto della reciproca diversità e libertà. L’Unione Induista Italiana è stata riconosciuta ufficialmente dallo Stato Italiano, con decreto del presidente della Repubblica del 29 dicembre 2000, come confessione religiosa.

Associazione NAGA
Naga

Nāga Associazione Culturale Thailandese Nonprofit sorge allo scopo di promuovere attività culturali, sociali, assistenziali, ricreative e di formazione della persona. Un’associazione mette a disposizione il suo favoloso team per creare eventi a tema thai, come catering, massaggi, dance e altro. Partecipano in tutta Italia!

le-due-torri
Le due torri editore

Il nome LE DUE TORRI editore si ispira sia a Le due Torri del gioco degli scacchi, sia a Le due Torri medioevali simbolo della città dove abbiamo sede, e in ultimo, a Le due Torri del Signore degli Anelli.
Proprio da questo nome deriva la nostra prima collana di successo dedicata agli scacchi, in seguito abbiamo inaugurato altre collane riguardanti la filosofia e la spiritualità e consapevolezza interiore. È con questa ultima collana che siamo diventati partner del Festival dell’Oriente, un luogo dove oltre a poter godere della bellezza dei variopinti colori orientali, di cibi speziati e di prodotti originali, di danze, cerimonie e discipline del corpo, viene ospitato anche uno spazio conferenze dove coltivare il proprio giardino
interiore, nel quale relatori, operatori olistici e scrittori di spiritualità possono mettere dei semi che nel tempo e nel percorso che ciascuno sente più adatto a sé, possono creare riflessioni e stimoli di vita interiore.

 

www.leduetorri.com 

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kundalini yoga

Il Festival dell’Oriente si trova in collaborazione con l’associazione di IKYTA ITALIA che unisce gli insegnanti di Kundalini Yoga in Italia, sezione nazionale di IKYTA (International Kundalini Yoga Teachers Association), associazione mondiale di insegnanti di Kundalini Yoga. Risponde al desiderio del Maestro Yogi Bhajan, che ne ha indicato l’esigenza, configurandosi come un coordinamento nazionale unitario delle attività degli insegnanti di Kundalini Yoga con una particolare attenzione alla loro formazione.
La mission principale di IKYTA Italia è quella di preservare l’insegnamento del maestro e di trasmetterlo secondo le sue indicazioni.
L’aspetto comunitario del Kundalini Yoga è un valore a disposizione del singolo allievo, della Sangat e della società civile intera, per questo IKYTA favorisce e promuove le occasioni di incontro e scambio affinché sia potenziata la reciproca crescita professionale e spirituale, sempre attraverso la condivisione dell’insegnamento e della pratica del Kundalini Yoga come insegnato da Yogi Bhajan.

6-kundalini-yoga-centro-naad
centro yoga naad

Al Festival dell’Oriente sarà presente il maestro Siri Gopal Singh, (Andrea Pinna), insegnante di Yoga, Gatka, Yoga Nidra, Gong, Campane Tibetane.
Vi guiderà per esplorare l’onda viva dell’intelligenza corporea che, fluendo incessantemente attraverso ogni singola cellula, respiro, battito, vi porterà a riposare nelle acque chiare e profonde della gioia e dell’apertura al mondo.
Praticato con costanza, potrete liberare la parte di voi che, silenziosamente, ci guida tra i flutti del vasto oceano della quotidianità.

Alain Contaret
alain contaret – la tradizione meditativa essena

La tradizione Essena, è una religione animista che rispetta la Natura e tutte le creature del visibile e dell’invisibile,affinché di onorare il legame sacro con la Madre Terra.
La saggezza Essena è una via di risveglio, perché l’Esseno cerca di diventare sempre più cosciente; egli vuole riavvicinarsi alla Terra e al Cielo e coltivare la grande Armonia.
Grazie alla presenza del sacerdote esseno Alain Contaret, alto esponente del movimento, sarà possibile avvicinarsi a questa antica ed affascinante pratica, che prevede una serie di movimenti lenti e veloci che, eseguiti regolarmente ogni giorno, contribuiscono a migliorare il nostro benessere sia fisico che mentale.
L’arte del movimento meditativo esseno insegna a radicarsi di nuovo attraverso una gestualità sacra, la respirazione e la concentrazione mentale.

Enrico Valbonesi
enrico valbonesi

Enrico Valbonesi è un operatore olistico supervisor certificato siaf legge 4 2013, cultore dell’assenza di peso. Autore del libro “Il massaggio aereo in amaca”, questo manuale di massaggio in amaca costituisce un’ossatura di sostegno in modo che il lettore possa operare in modo spontaneo e intuitivo.
Collabora all’interno del festival dell’Oriente tenendo corsi di massaggio in amaca con le campane tibetane e yoga aereo.

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thaamak

Thamaak è l’Uomo che canta l’Anima e Suona i Corpi. È un uomo che, attraverso il tenace lavoro di ricerca sull’ ascolto delle intuizioni interiori, ha sperimentato le evoluzioni emozionali provocate dal suono, ricercando le frequenze armoniche di guarigione. Rappresenta oggi uno dei maggiori esperti dei suoni per il benessere, Thamaak è il primo sciamano di cultura Italiana e crea happening attraverso il potente canto ed il suono dei tamburi, creando stati di coscienza tali da indurre alla guarigione energetica liberando pesi interiori, esaltando la gioia creando un benessere diffuso in tutto il corpo. Sciamano del suono, emana una grande onda d’energia che pervade le cellule del corpo e le illumina di nuova energia vitale.
Al Festival dell’Oriente ci si potrà avvicinare ad alcuni trattamenti molto particolari, che sarà difficile trovare altrove. Uno di questi è sicuramente rappresentato dal Canto Sciamanico, di cui Thamaak è il re indiscusso, sciamano del suono che emana una grande onda d’energia che pervade le cellule del corpo e le illumina di nuova energia vitale. Oppure, la Lettura dell’Anima, altra grande esperienza che Thamaak è in grado di regalare. L’equilibrato connubio tra Arte, fantasia e creatività ha fatto si che nella sua vita ha potuto sperimentare e rendere consapevole ogni azione emotiva, così da comprendere l’essenza dell’uomo.

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i suoni di seba

L’incontro con le vibrazioni dei Suoni di Seba, presente in ogni tappa del Festival delle Religioni e Spiritualità, consiste in un reale bagno caldo e armonioso di suoni. Può essere considerato una terapia ottimale per il raggiungimento del benessere psicofisico. Gong, Tam armonici, Sebadrum, incontri sonoro-vibrazionali collettivi, dove è possibile sperimentare le vibrazioni di questi meravigliosi strumenti. Si crea quindi uno stato di armonia perfetta tra corpo, mente ed emozioni che si può definire “stadio di sogno lucido, cioè un profondo rilassamento dove si perde il senso del tempo e dello spazio e si crea una nuova dimensione di noi stessi, che possiamo esplorare e scoprire attraverso il suono.

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associazione sumi-e

Mokuza è Maestro Zen riconosciuto nel linguaggio della tradizione del Buddhismo Zen Soto giapponese. Da quasi trent’anni si dedica al sumi-e (metodo di pittura tradizionale giapponese) ed alla pratica della meditazione zen.
Espone le sue opere, tiene conferenze e workshop in tutta Europa e collabora attivamente con il nostro Festival dell’Oriente seguendo ogni edizione.

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associazione byakko shinko kai

La Byakko Shinko Kai è un’associazione internazionale creata dal basso per espandere la visione della Pace, fondata, negli anni Cinquanta del secolo scorso dopo la fine della Seconda guerra mondiale, da Masahisa Goi, filosofo, scrittore e maestro spirituale. Byakko Shinko Kai si dedica alla costruzione della Pace nel mondo e alla elevazione della coscienza dell’umanità attraverso preghiere e pratiche spirituali facilmente accessibili, partendo dal messaggio universale “Che la Pace Regni sulla Terra”.
Dal 1980, l’associazione è guidata da Masami Saionji, figlia adottiva di Masahisa Goi.
Nel 1998 il nuovo centro dell’attività della Byakko Shinko Kai è il Santuario Fuji e da allora questo spazio è il luogo di grandi incontri e luogo per la realizzazione di differenti cerimonie per la preghiera di Pace. Migliaia di persone, sia in Giappone che in tutto il mondo sono connessi con le pratiche di pace proposte da Byakko Shinko kai e il suo messaggio universale si sta diffondendo in tutto il mondo.
I membri e gli amici dell’associazione Byakko sono ora, dopo tanti anni di preghiere e pratiche, una fonte preziosa di energia che sostiene la continua crescita dell’evoluzione dell’umanità per realizzare la Pace sulla Terra.
Il Santuario Fuji si trova ai piedi del sacro Monte Fuji in Giappone, ed è un luogo pieno di energia di amore, luce e armonia, dove trascendendo le differenze di religioni, culture ed esperienze personali, migliaia di visitatori offrono sincere preghiere per la realizzazione della Pace sulla Terra.
Il Santuario è diventato centro spirituale per la trasformazione della coscienza dell’umanità.
Il campo di preghiere all’aperto può ospitare più di 10,000 persone, e durante tutto l’anno circondati dalle bandiere di tutte le nazioni del mondo, Byakko Shinko Kai organizza in questo spazio grandi cerimonie di Pace. L’ entrata del campo di preghiera è conosciuta come “la via della pace”, dove sono dislocati le steli (peace poles) che dedicano nella lingua madre, il massaggio di pace per ogni nazione del mondo e diffondono il messaggio universale “Che la Pace Regni sulla Terra”.
Il santuario Fuji è aperto a tutti coloro che esprimono amore per l’umanità e desiderano a creare un futuro di pace per tutti.
Vi invitiamo a visitare il Santuario Fuji e a godere della bellezza della sua natura e la sua vibrazione curativa.

2-buddhismo
tempio buddista di napoli

Il Tempio Buddista di Napoli è presente al Festival dell’Oriente per rispondere alle domande di tutti coloro che sposano questa religione e per i curiosi che non ne conoscono l’essenza, con attività, meditazioni e tutto quello di cui c’è bisogno per comprendere quest’antica religione orientale.
Situato nei pressi del bellissimo Parco di Capodimonte, Il Tempio Buddhista Theravada di Napoli è guidato dal Rev. Vajiranana Panangala e supportato dalla Comunita’ Singalese. Già dalla zona esterna si può percepirne la magia: adornato di profumatissimi fiori, piante e vegetazione varia, con la grande Stupa e diverse statue che rendono questo spazio meraviglioso. All’interno, vi sono due sale per svolgere le diverse funzioni settimanali ed accogliere i fedeli, soprattutto durante gli eventi principali del calendario Buddhista (Vesak, Capodanno Singalese etc.). La Domenica è la giornata più frequentata dai Singalesi ed è un momento di ritrovo per le famiglie Singalesi che vivono a Napoli e dintorni. Il Tempio è il luogo di ritrovo,di condivisione e di unione.
Il Tempio Buddhista di Napoli partecipa regolarmente al Festival Dell’Oriente con uno spazio riservato al Tempio Buddhista dove si svolgono le seguenti attività:
Distribuzione di libri su Buddhismo e Meditazione
Sessioni di Meditazione guidata
Braccialetto e Benedizione dai Monaci
Informazioni sul Buddhismo e le pratiche meditative

wtka-italia
wtka italia

WTKA ITALIA è l’organizzazione italiana di Arti Marziali e Sport da Combattimento che in soli 4 anni di attività si è collocata solidamente ai vertici del movimento marziale italiano.
Un modo completamente nuovo di stare insieme, è un’organizzazione liberal dove tutti sono uguali senza distinzioni. Una realtà moderna vincente e di grande successo, sempre al passo con i tempi.
WTKA ITALIA propone eventi di assoluto prestigio ed altissima qualità organizzativa in tutta Italia e collabora attivamente con il Festival dell’Oriente proponendo spettacoli, stage con maestri e scuole di alto prestigio e dimostrazioni di innumerevoli arti marziali.

teatro-vitnamita
teatro vietnamita

La tradizione del teatro delle marionette sull’acqua sarà presente al Festival per emozionarvi con il suo caratteristico spettacolo.
L’esibizione del teatro di marionette di Hanoi è un’antica arte vietnamita che utilizza pupazzi in un ambiente acquatico, accompagnati da musica tradizionale con tamburi, campagne di legno, corna, flauti di bambù e piatti. Lasciatevi travolgere dalla particolarità di questo affascinante spettacolo.

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associazione tibethouse

La fede autoctona del Tibet è la tradizione Bön, l’indigena religione tibetana che ruota intorno ad un sistema di credenze scismatiche, incentrato interamente intorno al culto della natura.
Al Festival dell’Oriente sarà possibile conoscere gli insegnamenti di questa religione sciamanica, molto complessi quanto affascinanti, grazie alla presenza dei monaci tibetani “Tibet Culture House”. Secondo i fedeli esistono “nove veicoli” per professare la fede, alcuni “alti” ed altri “bassi”. L’insegnamento della via tramite visioni, pratiche divinatorie e altro sono molto frequenti. Sutra e tantra, secondo la tradizione, sono veicoli “più potenti per comprendere alla verità”.

10-danza-coreana-tradizionale
korean music management – danza tradizionale koreana

Grazie al prezioso contributo della “Korean Music Management” in collaborazione con il Festival dell’Oriente, avrete la possibilità di ammirare la coloratissima e suggestiva danza tradizionale Coreana.
Proposta da un gruppo di talentuose danzatrici Coreane ed articolata in varie coreografie, che contribuiranno a rappresentare l’eleganza e la solennità tipica di questi balli. Danze che simboleggiano i fiori, la femminilità, la bellezza, eseguite con i meravigliosi abiti tradizionali e con il supporto di elementi coreografici quali i ventagli o il tamburello Sogo.

11-hare-krishna
hare krishna

Il movimento Hare Krishna è registrato legalmente come ISKCON, (Associazione Internazionale per la coscienza di Krishna) ed è una comunità mondiale di devoti che praticano il Bhakti yoga, un vero e proprio servizio d’amore a Krishna, il nome di Dio in lingua sanscrita, che significa infinitamente attraente.
Tutti possono sperimentare una pace ed una gioia sublime, attraverso il canto o la meditazione sui suoi santi nomi nella forma del Mantra Hare Krishna, che assicura la purificazione della coscienza e la liberazione dalle ansie e dalle sofferenze, in un’era di discordia e ipocrisia.
Durante il festival dell’oriente, i rappresentanti Hare Krishna saranno lieti di introdurre le persone interessate alla conoscenza dei testi e alle pratiche di questa tradizione attraverso video, meditazioni guidate, canti gioiosi, scambi di domande e risposte ed anche assaggi dei loro famosi dolcetti.

4-bonsai
associazione dimensione verde – esposizione di bonsai e suiseki

L’associazione “Dimensione Verde” porta direttamente a voi l’antica arte del Bonsai (dal giapponese “albero coltivato in vaso”), così come quella del Suiseki (“pietra lavorata dall’acqua”) che ha avuto origine in Cina diffondendosi successivamente in Giappone. I giapponesi nel corso dei secoli ne hanno sviluppato l’aspetto estetico-filosofico, cercando così di dare ai propri piccoli alberi (o alle pietre, nel caso dei Suiseki) lo stesso potere evocativo-emozionale che si può percepire venendo a contatto con la natura, gli alberi e le montagne.

tisana-betulla
shidara – taiko

Il fantastico gruppo farà meravigliare e stupire l’intera platea del Festival dell’Oriente con un concerto a cui sarà impossibile non avvicinarsi, un momento molto atteso dalla stragrande maggioranza del pubblico, che verrà pervaso da emozioni indescrivibili!
Gli Shidara sono in tour in tutto il Giappone e non solo: sono stati protagonisti in Europa, in America, in Corea, nelle Filippine ed in tantissimi altri paesi. Ed adesso in anteprima mondiale in Italia al Festival dell’Oriente!!!

5-mochitsuki
“medetaya” – mochitsuki

In collaborazione con gli artisti del Mochi “Medetaya” vivrete momenti indimenticabili e… golosissimi! Pronti a creare proprio davanti ai vostri occhi increduli la tipica torta Mochi: una torta “appiccicosa” di riso cotto al vapore giapponese!!! Ne esistono due tipi diversi: quella con fagioli rossi dolci e quella con farina di soia con zucchero, tutte e due gustosissime e dalla preparazione veramente spettacolare. Lo spettacolo è servito!

6-walking-advertisements-band
“Chindon-geinousha” – walking advertisements band

Al Festival dell’Oriente spazio alla musica!!! La banda musicale giapponese “Chindon’ya” è composta da musicisti di strada molto particolari, la loro arte è quella di pubblicizzare negozi ed altri locali, rigorosamente in costume giapponese! Con la loro musica tipica, promuovono anche l’apertura di nuovi negozi, locali ed eventi speciali!
Attualmente, il chindon’ya è raro in Giappone, ma, grazie a questi particolari artisti, al Festival dell’Oriente si potrà assistere e partecipare a questa particolarissima performance unica nel suo genere!

Varinderdeep Singh Ravi Ravi Deep Kundan
ravi deep kundan – danza bhangra

Il Festival dell’Oriente in collaborazione con Il Consiglio Mondiale del Bhangra annuncia con orgoglio Ravi Deep Kundan ambasciatore culturale d’Italia.
Il Bhangra è una forma di musica e danza che ha origine nella regione del Punjab del Pakistan e dell’India. Il bhangra nasce come una danza ballata dagli agricoltori per festeggiare l’arrivo della primavera, un tempo nota come Vaisakhi. I ballerini utilizzano abiti coloratissimi in un vortice di coreografie ricche di energia, sincronia, colori e divertimento. Nasce come ballo di gruppo principalmente maschile, danzato da agricoltori fieri e soddisfatti.

32-danza-bollywood
francesca & federico negma orlando – danza bollywood

Al Festival dell’Oriente i direttori artistici dell’Accademia Arti Etniche “Negma e le Stelle d’Oriente”, Federico e Francesca Negma Orlando sono danzatori professionisti, coppia artistica di Bollywood e….fratello e sorella!
Lo strepitoso duo di Francesca e Federico Negma Orlando vi farà ballare al ritmo delle danze legate al mondo di Bollywood! Portano in scena la travolgente energia del cinema indiano attraverso la loro danza e il loro stile eclettico, teatrale, dove non mancano complicità e le romantiche atmosfere tipiche di Bollywood, ricreando un vero e proprio viaggio artistico coreografico fra le danze indiane di tradizione, folklore fino alle più moderne contaminazioni come oggi di moda nei set di Mumbai. Uno spettacolo di divertimento puro che coinvolgerà tutto il pubblico del Festival dell’Oriente!

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fabrizio crippa – mostra fotografica “colors of india”

Quella di Fabrizio Crippa è una vera e propria sfida, il cui obiettivo è quello di riuscire a trasformare in immagine digitale quello che si concretizza nella sua mente. La sua fotografia vuol cercare di far vedere ciò che l’occhio umano non arriva a cogliere nel dettaglio e con questa mostra possiamo cogliere i caratteri più tradizionali del paese, un viaggio alla scoperta dei luoghi, della bellezza e delle incantevoli tradizioni indiane.

www.fabriziocrippa.it
www.colorsofindia.it
www.facebook.com/fabriziocrippaphotography

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xu ben li – arti itnerne di wudang

In rappresentanza della religione Taoista, al Festival dell’Oriente sarà presente il monaco e maestro Xu Ben Li (nome Taoista Xu Shi He), discepolo di 15a generazione di Wudang San Feng Pai. Questo lignaggio risale al XIV sec. d.C. quando il monaco taoista Zhang San Feng creò il Taijiquan.
Dal 2013 sì è trasferito in Italia per insegnare le arti marziali interne di Wudang.

Antonella Sfondalmondo
antonella sfondailmondo – yoga facciale

Antonella Sfondalmondo si presenta con Visonuovo® al Festival dell’Oriente! Potrete ritrovare la tonicità di collo e decolletè, cancellare il doppio mento, togliere dal viso l’effetto a cera colata ridisegnando l’ovale del viso, ridare volume agli zigomi, cancellare il solco nasolabiale e le rughe della marionetta, riaprire le palpebre e cancellare borse ed occhiaie. Avere una pelle più compatta, luminosa, giovane.
La pratica dello Yoga Facciale con Visonuovo® è una tecnica potente che non ha effetti collaterali, non lascia segni o rughe, ma, al contrario, li diminuisce ed, in alcuni casi, li elimina.

massaggio-shiatsu
scuola di shiatsu “la rosa di gerico”

Il Maestro RENATO GRAZIOLI sarà presente al Festival dell’Oriente a fornire dimostrazioni si Shiatsu. Inizia a praticare Shiatsu nel 2001. Si diploma Operatore professionista nel 2004 e inizia l’attività di insegnante nel 2009. Iscritto all’Albo Professionale “La Rosa di Gerico” al n° 1.
Frequenta costantemente corsi di aggiornamento dai più titolati insegnanti
italiani del settore. Conduce corsi di Hatha e Kundalini Yoga.

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xu bao long – tai chi tradizionale

Il maestro Xu Bao Long, campione mondiale di Tai Chi cinese regalerà a tutto il pubblico una serie di performance per far conoscere questa particolare tecnica di “meditazione in movimento”, con la possibilità di avvicinarsi in prima persona a questa forma di arte marziale al Festival dell’Oriente! Nato come arte marziale, il Il Tai Chi o Tai Chi Chuan è una pratica di origine cinese le cui radici si ritiene affondino nel diciassettesimo secolo. Sviluppatasi come corpo di tecniche marziali, finalizzate alla difesa personale, col tempo ha assunto sempre maggiori connotazioni salutistiche. Si evolve perseguendo lo scopo di mantenere l’organismo efficiente e di preservare se stessi dalle malattie e dalla vecchiaia, oltre che conservare la buona salute e la longevità. Il Tai Chi fa affidamento su movimenti lenti e consapevoli, con l’obiettivo di ottenere attraverso l’armonia del corpo quella dello spirito. La loro esecuzione servirà a comporre le varie “forme”, sequenze che mimano il combattimento con un ipotetico avversario.

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eleonora velka -sai – mantra con campane tibetane

La voce di Eleonora Velka-Sai ha delle forti proprietà’ curative grazie alle sue vibrazioni celestiali ed il supporto dei suoi strumenti ancestrali, il suo canto meditativo genera questo speciale bagno/trattamento vibrazionale che calma la nostra mente e la rende positiva, sciogliendo stati di ansia e di paura, oltre a blocchi energetici creati da stress o difficoltà.
Velka-Sai è nata nel 1972 nella città etrusca di Tarquinia, a nord di Roma e cresciuta immersa in musica, natura e poesia. Per tanti anni, ha cantato le sue canzoni e il pop/rock sui palchi di tutt’Italia, lavorando come cantautrice in Italia e all’estero.Ad un certo punto del suo cammino umano ed artistico, ha sentito che la sua strada stava cambiando. Da allora, la sua vocazione è di utilizzare il dono della sua voce a toccare e curare chi l’ascolta, attraverso il sound healing e la voice therapy, utilizzando il canto antico e i suoi strumenti ancestrali.

associazione-shoiba-tamburi-armonici
L’associazione culturale shoibà – tamburi armonici per il benessere

L’Associazione Culturale Shoibà con Alessandro Armillotta presenta i suoi Tamburi Armonici al Festival dell’Oriente! Latum, strumenti musicali percussivi realizzati in acciaio semi dolce che regalano un suono caldo per l’anima. Non a caso, questi tamburi sono molto usati anche in ambito meditativo e al Festival dell’Oriente si potranno conoscere e vedere da vicino, grazie allo spazio espositivo a loro dedicato e alle esibizioni sul palco.

oligenesi
centro oligenesi – massaggio hawaiano

Al Festival dell’Oriente, il centro Oligenesi, Accademia Nazionale di Massaggio, vi darà una dimostrazione di questo e di tanti altri tipi di massaggi. Oligenesi è presente da tanti anni in tutta Italia con più di 60 sedi e vanta importanti collaborazioni con enti a livello nazionale ed internazionale. Il centro Oligenesi è Leader in Italia relativamente nel Massaggio e nell’Estetica, con uno staff di docenti specializzati e di grandissima esperienza, alcuni dei quali trentennale.

BIOGRAFIE DEI PROTAGONISTI DEL FESTIVAL

Scopri la vita di chef, artisti, ballerini, maestri, operati, monaci e di tutti colori che rendono il Festival dell’Oriente così unico e speciale!

SPETTACOLI E FOLKLORE

Kiyoko Miyagoshi
MAESTRA: Kiyoko Miyagoshi

CORSO DI ORIGAMI GIAPPONESI
CORSO ORIGAMI E FUROSHIKI CON KIYOKO

 

Kiyoko Miyagoshi ha sempre coltivato la passione per la creatività applicandola ai tessuti, alla lana, alla carta e alle arti manuali in genere.

Dal 2004 tiene workshop e dimostrazioni di Origami, di Furoshiki e diverse tecniche artistiche in varie manifestazioni, fiere, convention, scuole etc., per presentare e diffondere la cultura Giapponese in Italia.

Ha avuto varie esperienze lavorative, fra cui quelle all’interno del museo di Kyoto come guida e come insegnante di lingua giapponese e matematica presso una scuola privata e assistente ai corsi di pittura per bambini. Ha, inoltre, seguito un corso di affresco e si è avvicinata all’arte e alla lingua italiana, così nel 1999 è arrivata in Italia e si è dedicata allo studio della lingua presso le scuole linguistiche di Firenze, Verona e Rimini.

AMADIO-BIANCHI
amadio bianchi (swami suryananda saraswati)

Ideatore e fondatore della World Yoga and Ayurveda Community, Presidente del Movimento Mondiale per lo Yoga e l’Ayurveda, della European Yoga Federation; Vicepresidente della International Yog Federation di New Delhi; Membro Fondatore della European Ayurveda Association e della Scuola Internazionale di Yoga e Ayurveda C.Y. Surya.
Ha insegnato in Italia, India, Grecia, Francia, Lettonia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Croazia, Portogallo, Argentina, Romania, Polonia, Brasile, Bulgaria, Germania, Lituania, ecc., dove ha presentato sistemi integrati, frutto della pluriennale esperienza maturata a stretto contatto con la realtà psicofisica indiana con luminari della scienza medica ayurvedica e monaci orientali (ha compiuto in India 34 viaggi-studio).
E’ spesso presente nei maggiori congressi in qualità di relatore. Nel mese di Gennaio 2014 a Dubai in occasione di una importante Conferenza Internazionale, alla presenza di numerose eminenti personalità internazionali gli è stato conferito il titolo di Ambasciatore dello Yoga e dell’Ayurveda. Pratica ed insegna Yoga da 53 anni ed Ayurveda da 47 anni.

Marco Bertona
OPERATORE: Marco Bertona

Marco Bertona, Tea Taster professionista diplomato in Cina presso l’Università di Scienze Agrarie di Canton. Nel 2006 ha ottenuto l’attestazione di qualificazione professionale nazionale di Advanced Tea Taster rilasciata dal Ministero del Lavoro della Repubblica Popolare Cinese. Bertona è presidente dell’Associazione Italiana Tè & Infusi (AssoTè), è membro professionale dell’International Society of Tea Science di New Delhi (India), è membro del Consiglio Direttivo e rappresentante per l’Italia presso il World Tea Organization (WTO) di Pechino, nonché Delegato italiano presso il Gruppo Intergovernativo sul Tè della FAO (IGG/Tea).

 

LE SUE AIUTANTI:

 

CHEN HONG BO

Laureata presso l’Università del Zhejiang con ricerca post-dottorato in scienze del tè, è oggi impegnata nella ricerca delle tecnologie produttive.

 

WEN XIN LI
Studentessa in Scienze del Tè presso l’Università del Zhejiang, è maestra di tè e tea taster con certificazione nazionale.

 

NAN XI
Ha studiato col gran maestro Lin Zhi di Xi’an, con cui ha ottenendo la certificazione nazionale di maestra di tè.

Ms. Chutinan Watwong
MAESTRA: Ms. Chutinan Watwong

INTAGLIO FRUTTA

 

CALLIGRAFIA THAILANDESE
Nata il 16 dicembre 1966 ad Ayutthaya, si è laureata presso la Poh-Chang Academy of Arts. Per 15 anni ha lavorato come designer nell’industria tessile, dopodichè ha aperto la propria galleria d’arte a Phuket e, da circa 10 anni, si è traferita in Italia, collaborando da subito con l’Associazione Culturale Thailandese NAGA.

Chinata Singsung
Chinata Singsung

PASTICCERIA THAILANDESE

 

Nata l’11 maggio 1976 a Phicit.
Educazione:
-) Baccalaureato: Facoltà di Educazione della Chulalongkorn University – Bangkok
-) Laurea in Educazione Sanitaria presso l’Hiroshima University – Hiroshima
-) Diploma in Massaggio Tradizionale Thai presso Wat Pho – Bangkok
-) Diploma in Insegnamento professionale del Massaggio Tradizionale Thai – TMC Chiangmai
-) Diploma in Massaggio Tradizionale Thai presso il Chiangmai Polytechnic College
-) Diploma in Massaggio all’Olio presso il Professional Development Center di Chiangmai
-) Diploma in Management di Spa Professionali
-) Diploma in Medicina Tradizionale Thai
-) Diploma in Cucina e Dessert Thai presso il Chiangmai Polytechnic College
-) Diploma in Incisione della Frutta e del Sapone presso il Chiangmai Polytechnic College
Esperienze lavorative:
-) Insegnamento della Lingua e Cultura Thai presso il Wat Dhammaram – Chicago
-) Insegnamento del Massaggio Tradizionale Thai presso la Massage School di Chiangmai
-) Insegnamento del Massaggio Tradizionale Thai nelle Filippine
-) Insegnamento del Massaggio Tradizionale Thai in Singapore
-) Insegnamento del Massaggio Tradizionale Thai in Corea del Sud
-) Thai Benessere Lugano, Svizzera.

Zhang Weijia
MAESTRA: Zhang Weijia

CORSO DI BACCHETTE CINESI


Proveniente dalla provincia dello Hunan, la sua specializzazione accademica è il turismo; in Cina ha già avuto occasione di fare da accompagnatrice turistica per piccoli gruppi, è felice di presentare la Cina agli ospiti del Festival dell’Oriente. All’interno della fiera, la ragazza propone dei giochi per allenare la manualità con le bacchette cinesi, chi è disposto a partecipare può ricevere un piccolo regalo.

Tan Hua
MAESTRA: Tan Hua

RITAGLIO DELLA CARTA CINESE

 

Proveniente da una famiglia di artigiani cinesi, fin da piccola ama i lavori fatti a mano e le piccole opere d’arte. Diffonde la cultura, la tradizione e la storia cinese al Festival dell’Oriente.

Varinderdeep Singh Ravi Ravi Deep Kundan
MAESTRO: Varinderdeep Singh Ravi / Ravi Deep Kundan

BALLO BANGHRA

 

Ballerino, maestro e maestro di danza Bhangra. Nasce nella regione del Punjab, in India, dove si dedica sin da piccolo alla pratica di questa danza folcloristica e vince numerose competizioni nei festival culturali e nazionali del suo paese. Ravi ha vinto 3 volte il premio di migliore ballerino in “All India cultural assosiation” ed è stato capitano per 3 anni del gruppo bhangra D.A.V. College Jalandhar. Ha partecipato 5 volte all’Open National Youth Festival.

Nel frattempo, insegna a molti ragazzi questa disciplina, portando anche loro ad importantissimi risultati. Il Maestro Ravi da anni propone corsi e workshop di Bhangra “puro” e si esibisce in tutta Italia, offrendo un panorama completo sulla cultura asiatica. Dal 2008 danza in Italia , Francia, Svizzera, Spagna e Germania con il suo gruppo “Bhangra boys” che nel 2011 si trasformerà in “Bhangra Boys & Girls” in quanto composto da ragazzi indiani e ragazze italiane. La missione del suo gruppo è trasmettere la gioia ed il sorriso a tutte le persone e nello stesso tempo far conoscere il più possibile la danza pura e tradizionale del Panjab.

Ravi, leader del gruppo “Bhangra Boys and Girls” è nato in India, nel Punjab, e studia questa danza dal 1997 e l’ha insegnata per 12 anni in India e da 9 anni in Italia.
Ha vinto molte competizioni nei festival culturali e nazionali del suo paese, nonché parecchi premi come miglior ballerino.
Si è esibito in numerose reti televisive indiane e ha partecipato come danzatore di prima importanza in videoclip sia di musica bhangra che di film bollywood in Punjab.

Emanuela Camozzi
ARTISTA: Emanuela Camozzi

DANZA DEL VENTRE

 

Gli addominali sono coinvolti profondamente nei movimenti, modellando la linea e giovando agli organi interni. Quello che importa non è la rotondità, ma la sensualità, la grazia e la sinuosità dei movimenti. Al Festival dell’Oriente ci si potrà avvicinare e soprattutto provare questa affascinante danza, grazie a ballerine professioniste che saranno a disposizione del pubblico per insegnare i primi passi e i primi movimenti di quest’arte.

RELIGIONE E SPIRITUALITÀ

Ramachandra Das
Monaco Ramachandra Das

HARE KRISHNA

Ramachandra Das, monaco Hare Krishna della tradizione Gaudiya-Vaishnava, nato nelle Alpi dell’Alto Adige, inizia la sua ricerca interiore grazie allo yoga e alla lettura di vari testi sacri come la Bibbia e i Veda. Da 37 anni studia, segue e condivide la pratica del Bhakti yoga, la devozione amorosa per il Divino fondata sull’ invocazione individuale e collettiva del mantra Hare Krishna e altri mantra, accompagnati da danze gioiose e coinvolgenti che hanno lo scopo di riattivare la natura sat-cit-ananda (eternità, consapevolezza e felicità) nel cuore degli esseri viventi. Ha viaggiato e vissuto in vari luoghi sacri dell’India. Impegnato attivamente del dialogo interreligioso da più di 20 anni, esegue cerimonie rituali vediche, serve e insegna con la moglie nella comunità spirituale di Villa Vrindavana sui colli di Firenze.

Phra Ajarn Waranyoo Prabpal
Monaco phra ajarn waranyoo prabpal

BUDDISMO THAILANDESE

 

Nato il 25 dicembre 1971 in Udon Thani, città del nord-est della Thailandia, al confine col Laos. Il 3 luglio 1991, all’età di vent’anni, è diventato monaco buddhista all’interno del monastero Wat Pha Silawat, nella piccola città del nord-est della Thailandia, il cui nome è Nong Bua Lam Phu. Ora è Guida Spirituale e Abate del Monastero Wat Nyanasamvara.

Mokuza
Monaco Mokuza

MEDITAZIONE ZEN

Maestro Zen riconosciuto nel lignaggio della tradizione del Buddhismo Zen Soto giapponese. E’ discepolo del Maestro Roland Yuno Rech che ha sua volta è uno dei monaci più anziani, allievi del Maestro Taisen Deshimaru Roshi, colui che ha introdotto lo Zen in Europa. Mokuza è il fondatore e responsabile del Dojo zen “Bodai Dojo” di Alba (CN).
Da quasi trent’anni si dedica al sumi-e (metodo di pittura tradizionale giapponese) ed alla pratica della meditazione zen. Espone le sue opere, tiene conferenze e workshop in tutta Europa.
Sin dall’inizio del suo percorso associa la pratica della meditazione zen alla pratica della pittura sumi-e come espressione vivente e diretta dello Zen.
Maggiori info: http://www.sumi-e.it/it/beppe-mokuza/

Alessandro Do Ryu
Monaco Alessandro Do Ryu

MEDITAZIONE ZEN

Monaco Zen del dojo Zen “Bodai Dojo”. Istruttore di sumi-e, da tredici anni segue l’insegnamento del Maestro Zen Mokuza assistendolo nei seminari, nell’allestimento di mostre e nei corsi di formazione in tutta Europa. Responsabile dell’insegnamento del sumi-e in Italia; da sette anni organizza workshop per ragazzi ed adulti su tutto il territorio nazionale.

MASAHISA GOI (1916-1980)
Masahisa goi (1916-1980)

BYAKKO SHINKO KAI

È il fondatore della Byakko Shinko Kai e del movimento della preghiera di pace mondiale basato sul messaggio universale, “Che la Pace Regni sulla Terra”. Questo movimento si iniziò nel 1955 come una via per trascendere ogni barriera etnica, politica, e di religione e per portare Pace tramite preghiere. Dopo la Seconda guerra mondiale che colpì la sua coscienza in modo profondo, si votò interamente a Dio, e alla fine di un severo processo di purificazione, a 33 anni realizzò l’unità con il suo vero Sé, il Sé Divino, e da allora dedicò la sua vita per aiutare l’umanità. La sua condizione di Risvegliato gli permise di comprendere che le parole, i pensieri e le azioni di ciascuno, irradiano vibrazioni ed energia e che pertanto ogni individuo influenza direttamente il destino dell’umanità così come quello di piante, animali e tutto ciò che esiste sulla terra.
Masahisa Goi fermamente dichiarò che è insito nella preghiera di pace un potere di salvezza, così che quante più persone entrano in contatto con questa preghiera e cominciano a vivere e ad operare nella loro vita quotidiana con lo spirito di questo messaggio, una grande trasformazione avrà luogo nella consapevolezza globale dell’umanità creando pace ed armonia nelle vite di ciascuno così come nell’ambiente in cui ciascuno opera.
Durante la sua vita scrisse più di 60 libri e poesie, inclusi “Dio e l’Essere Umano” (il suo primo libro fondamentale), “Colui che Unisce il Cielo e la Terra” (autobiografia della prima parte della sua vita), “Lo Spirito di Lao Tsu”, “Lettura sulla Bibbia”, ecc.

MASAMI SAIONJI
Masami Saionji

BYAKKO SHINKO KAI

È una discendente della famiglia reale Ryukyu di Okinawa, Giappone. Dal 1980 prosegue il lavoro di suo padre adottivo, Masahisa Goi, nel guidare il movimento della pace nel mondo.
E’ membro onorario del Club di Budapest e del World Wisdom Council. Ha ricevuto nel 2008 il premio di Philosopher Saint Shree Dnyaneshwara World Peace Prize di India insieme al marito Hiroo Saionji; nel 2010 ha ricevuto il riconoscimento internazionale riservato alle donne leader, il WON Award honoring distinguished women leaders.
Nel Febbraio 2013 ha introdotto la cerimonia “Symphony of Peace Prayers “alle Nazioni Unite in un evento molto speciale chiamato “Uniti per una Cultura di Pace attraverso Armonia Interreligiosa” organizzato da Mr. Vuk Jeremi, Presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Nel corso della sua vita ha toccato i cuori di migliaia di persone con la sua guida e ispirazione. Viaggia in tutto il mondo come oratrice in seminari e conferenze, e conduce cerimonie di pace in tante nazioni, e alle Nazioni Unite e in altre organizzazioni internazionali. È autore di più di 20 libri tra cui, tradotti in italiano “La felicità infinita”, “La chiave della felicità”, “Evolvere con l’Universo”, “La visione del 21° secolo”.
Masami Saionji attualmente guida tre organizzazioni per la pace: Byakko Shinko Kai, May Peace Prevail on Earth International (che si chiamava “The World Peace Prayer Society” fino al 2017) e The Goi Peace Foundation.

SONOKO TANAKA
Sonoko Tanaka

BYAKKO SHINKO KAI

Nata in Giappone e vive in Italia da più di 30 anni. È Rappresentante in Italia dell’associazione internazionale per la Pace nel mondo: May Peace Prevail on Earth International (che si chiamava The World Peace Prayer Society fino al 2017) ed è una dei rappresentanti più attivi in Italia della Byakko Shinko Kai.
Da molti anni dedica la sua vita a diffondere il messaggio della pace, organizzando in tutto il mondo manifestazioni con ogni genere di persone, trascendendo barriere di nazioni, popoli, culture, idee politiche e religiose.
Guida incontri per condividere le sue esperienze spirituali e per trasmettere gli insegnamenti del maestro Masahisa Goi, fondatore della Byakko Shinko Kai, associazione internazionale per la pace mondiale e per il risveglio dell’umanità alla sua divinità.
Crede fermamente che il giorno sia vicino nel quale tutti gli esseri umani riconosceranno la loro vera natura, e riconosceranno in loro, la presenza della scintilla divina, e si prenderanno per mano per evolvere assieme e per costruire un futuro luminoso nel quale ognuno avrà realizzato una perfetta armonia in unione con Dio e con tutta la vita nell’Universo.

Alain Contaret
Monaco Alain Contaret

TRADIZIONE MEDITATIVA ESSENA

Alain Contaret, nato in Francia nel 1972 ha da sempre voluto dedicare la propria vita al Divino, ad un ideale superiore, ricercando sempre la Via del vero e dell’autentico. Sacerdote esseno, ieil Maestro/Iniziato esseno Olivier Manitara, con il quale collabora e di cui è l’allievo da più di 12 anni.
Nel 2010, si trasferisce in Italia, ascoltando il suo cammino di destino, dove propone conferenze, incontri e seminari per condividere e trasmettere i tesori inestimabili della saggezza e della cultura essena; la cultura che ha nutrito la vita del Maestro Gesù, di Maria Maddalena, di Mosè,dei Faraoni dell’Egitto antico, dei grandi Maestri orientali e di tante correnti essene come i Catari.
Riconoscendo la presenza nascosta degli esseni nelle tradizioni dello Yoga, del Qi Gong, del Tai Chi ed alcune arti marziali tradizionali, Alain Contaret è diventato naturalmente un grande esperto dell’arte del movimento meditativo esseno, che fa parte, tra l’altro, della via iniziatica sacerdotale delle terapie essene e del cammino verso l’illuminazione.
La Tradizione Essena è una religione animista che rispetta la Natura e tutte le creature del visibile e dell’invisibile,affinché di onorare il legame sacro con la Madre Terra.
Ha scritto il libro “Omaggio agli Animali” (Alvorada Edizioni), un testo evocativo che da forza all’eredità che gli animali ci hanno trasmesso.
Alain Contaret partecipa alla divulgazione delle opere di Olivier Manitara e dei Vangeli Esseni contemporanei ed é il rappresentante della Tradizione e Religione essena in Italia.

GASTRONOMIA E STREET FOOD

Chef Maki Fukuoka
Chef Maki Fukuoka

MAKI FUKUOKA SUSHI

È nata a Kobe in Giappone dove si è diplomata alla prestigiosa scuola per chef di Osaka “Abeno Tsuji”. Dal 2000 vive a Roma dove alterna la passione per la cucina, saltando da una pietanza all’altra, con quella per l’atletica leggera, saltando in lungo e triplo. Autrice di un libro che porta il suo nome, “La cucina di Maki” incentrato sulla tradizione culinaria casalinga giapponese. Questo è il libro che ha sempre sognato scrivere.
Quando pensiamo alla cucina giapponese due sono i piatti che ci vengono subito in mente: il sushi e il tempura. In realtà essa è molto più ricca e variegata e, in particolare, esiste una cucina “casalinga” che resta ancora sconosciuta ai più e che invece può essere interessante conoscere e sperimentare. Maki Fukuoka, chef e insegnante di cucina giapponese, propone un’idea diversa della tradizione culinaria nipponica, presentando una grande quantità di piatti tipici che mescolano elementi tradizionali a suggestioni internazionali, gustosi e originali, ma che non richiedono una competenza particolare ai fornelli: basta avere la giusta dose di passione e buona volontà, nonché un pizzico di curiosità.

Akira Yoshida
Akira Yoshida

RAMEN BAR DA AKIRA

 

Il ramen è un tipico piatto giapponese, di origine cinese, che arriva in Giappone solo a metà del novecento diventando uno dei piatti simbolo del continente.
La zuppa è composta da ingredienti tanto semplici quanto complicati nel saperli combinare tra loro, in modo da creare il giusto equilibrio che meglio esprime lo spirito e l’amore di chi lo prepara.
Per Akira la ricerca di questo equilibrio e espressione è diventata un obiettivo che lo spinge a provare e riprovare per creare il ramn perfetto. Il suo scopo è far conoscere l’autentica tradizione culinaria giapponese in Italia e non solo.

Non vi serviamo solo cibo, ma anche storia e tradizione.
– Akira –

SALUTE E BENESSERE

Enrico Valbonesi
OPERATORE: Enrico Valbonesi

YOGA AEREO
CAMPANE TIBETANE

 

Operatore olistico supervisor certificato siaf legge 4 2013, cultore dell’assenza di peso. La nuova frontiera di questa disciplina è quella di unire all’esercizio fisico la parte legata alla spiritualità. Con un allenamento dedicato alle tecniche della respirazione e della meditazione, si trova la strada della consapevolezza e della fiducia in se stessi, ma soprattutto quella che serve a smantellare pregiudizi e paure. Attraverso l’uso delle campane tibetane e delle amache soffici e morbide, rispettivamente di sette diametri diversi e di altrettanti colori differenti per ogni supporto, si interviene sui chakra o punti energetici, con l’obiettivo di armonizzarli.

Innocuo, innovativo e collaudato, questo tipo di pratica non ha controindicazioni, ed è particolarmente consigliato per adulti e bambini che vivono particolari fobie legate all’altezza.

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OPERATRICE Velka – Sai

Professionista di questa disciplina, Velka Sai è nata nel 1972 nella città etrusca di Tarquinia, a nord di Roma e cresciuta immersa in musica, natura e poesia. Ad un certo punto del suo cammino umano ed artistico ha sentito che la sua strada stava cambiando. Da allora, la sua vocazione è di utilizzare il dono della sua voce a toccare e curare chi l’ascolta, attraverso il sound healing e la voice therapy, utilizzando il canto antico e i suoi strumenti ancestrali.
In questi ultimi anni, grazie ad un percorso di ricerca interiore nel vasto universo della meditazione del suono, ha sentito che la sua voce poteva essere messa a servizio, di chi come lei, ritiene che il suono sia un mezzo terapeutico potente per riscoprire l’armonia interiore e connettersi con il divino che è in noi.
La Sonorizzazione del Respiro, il canto delle Vocali, dei Mantra, delle Affermazioni Cantate con il supporto di strumenti ancestrali alchemici quali le Campane Tibetane, La Tanpura, il Tamburo Sciamanico e molti altri, creano il Viaggio multidimensionale della nostra anima.
È un viaggio dove ogni tensione fisica, resistenza o blocco emozionale viene rilasciato naturalmente, liberando così le nostre emozioni e sentimenti più profondi, dove ogni cuore può aprirsi dolcemente per entrare nell’estasi del “Canto Meditativo” che è’ la nostra essenza divina, riequilibrando tutto il nostro essere in modo delicato, costante e duraturo.

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OPERATORE Marcello Calasso – Seba

BAGNO DI GONG

 

Marcello Calasso, Operatore e Ricercatore in Discipline Bio-Naturali, si renderà disponibile al Festival delle Religioni e Spiritualità per far provare a tutto il pubblico interessato questa particolare ed intensa esperienza.
Dopo diverse esperienze professionali nel mondo dell’estetica e in vari tipi di massaggio, Marcello si dedica alla ricerca e lo studio Bioenergetico nel campo umano, frequenta un corso triennale di specializzazione presso la scuola di formazione A.I.F.E.P. a Milano, conseguendo la “Specializzazione come Bioenergeuta”.
Nel 1988 apre e dirige a Firenze il CENTROBIO (Istituto di Bioterapia Integrata Professionale, Centro di Ricerche e Sperimentazioni Bioenergetiche).
Attualmente, svolge la sua attività professionale presso vari ambulatori e in varie case di cura in Italia. E’ stato membro del gruppo probiviri dell’A.I.F.E.P. a Milano ed è consigliere del C.O.L.A.P. per la Regione Toscana.
È impegnato al programma di Legge n°2 della Regionale Toscana – del 03.01.2005 sulla regolamentazione delle discipline DEL BENESSERE E BIO-NATURALI ed è docente nell’ambito dei corsi della Formazione Triennale per la qualifica di “Operatore Pranopratico “ presso l’Associazione ALARO TOSCANA (Associazione con riconoscimento giuridico).
Membro come “Socio Emerito” della Fondazione RAPHAEL con sede in Svizzera (Fondazione a carattere scientifico per la ricerca e coordinamento delle terapie nei tumori e nelle malattie degenerative); collabora con il Dottor Giuseppe Zora (Oncologo) nella ricerca sull’applicazione della Bioenergia nel campo immunologico.
Analista e Ricercatore nello studio osservazionale delle risonanze dei meridiani e dei chakra ,con metodo E.A.V. DIGITAL BIO SEARCH.
Ha continuato a seguire corsi di aggiornamento per le varie tipologie di massaggio collaborando con dietologi, naturopati, omeopati e osteopati.
Contemporaneamente allo studio sulla Bioenergetica ha portato avanti anche la ricerca legata al “mondo vibrazionale”, in particolare a quello dei suoni.
Svariati viaggi in oriente lo hanno messo in contatto con il mondo dei suoni olistici e in collaborazione con la Prof.ssa Verrini Monica, docente di Musicoterapia, ha approfondito la conoscenza di alcuni strumenti terapeutici, studiando le tecniche appropriate per modulare, strumenti quali il Gong, Tam Armonico, tamburi armonici ( Sebadrum) acquisendo esperienza e professionalità.
Attualmente affianca all’attività concertistica quella dell’insegnamento delle tecniche “sonoro vibrazionali” tenendo corsi collettivi e individuali nella propria sede in Toscana.
La continua ricerca del rapporto tra vibrazione e benessere psicofisico lo porta ad approfondire la conoscenza del mondo percussivo attraverso molteplici esperienze: dai suoni puri delle campane di cristallo ai ritmi incalzanti del tamburo sciamano; ma l’approdo è sicuramente con il mondo dei Gongs e in particolare con i Tam che, Calasso definisce armonici, in quanto ne ricava una tecnica esecutiva “personale” basata sul rapporto armonico – melodico piuttosto che quello ritmico.
Approfondisce anche la conoscenza dei tamburi armonici studiandone le potenzialità terapeutiche e diventandone costruttore, mettendo in commercio il Sebadrum a 432Hz, nato proprio per supportare le esigenze dei musico-terapisti più esigenti.
Collaborando con musicisti e musico-terapeuti riesce ancor più ad estrapolare dai suoi strumenti un tipo di suono che riesce a fondere l’elemento artistico con quello terapeutico, riscontrando così un vasto successo di pubblico in Italia e all’Estero.

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Operatore Thamaak

CERCHIO SCIAMANICO


Thamaak, il primo sciamano di cultura Italiana, è nato in una piccola città romagnola dell’Italia sul mare Adriatico.
Ha condiviso fin dalla sua nascita l’odore del mare, la sabbia sulla pelle, il suono del vento sulle fronde degli alberi, la vista dell’orizzonte, il sapore del pesce. Vive una vita basata sull’arte, dal disegno grafico, pittura, fotografia, regia, che ha eseguito per molti anni per le maggiori tv italiane.
La sua vita è stata un percorso pieno di esperienze, che hanno segnato nel bene e nel male la sua anima irrequieta. La malattia di suo padre con la successiva morte lo portò in uno stato di forte riflessione, il cambiamento fu totale e cominciò una ricerca interiore, basata sulla ricerca dell’energia pranica, ponendosi domande sulla vita e sul compito che avrebbe potuto attivare, dedicandosi alle forme alternative del benessere per le persone.
Cominciò, così, ad interessarsi alle proprietà delle energie universali e abbandonò tutto quello che rappresentava il suo precedente mondo lavorativo, mettendosi in gioco su un percorso che avrebbe cambiato la sua vita. Venne, così, in contatto con i nativi d’America, affascinato dal loro modo di comunicare, di ascoltare, guarire. Così studiò e comunicò con messicani, peruviani, tibetani e tanti altri, ma tutti gli dissero la stessa cosa: “Se vuoi essere quello che sei, non imparare i nostri rituali, le nostre cure, i nostri canti, ma studia a fondo l’energia della terra in cui vivi, del tuo popolo, solo così sarai in grado di prenderti cura della tua gente”.
Cosi è nato Thamaak, il primo sciamano di cultura italiana ed è per questo che alla domanda ricorrente “come si fa a diventare sciamano” la sua risposta è: “Sciamano lo sei, non lo diventi, la cosa più difficile è riconoscerlo”. Thamaak è lo sciamano dell’era moderna, l’equilibrio tra arte, spiritualità corpo e mente. Rappresenta un punto di inizio per un percorso di conoscenza e di consapevolezza di se stessi, per accompagnare, indicare la luce verso la strada della guarigione.
Ha scelto, di comunicare attraverso il canto ed il suono del tamburo, la sua forza di guarigione è il suono che gli permette di entrare in empatia con le persone, il canto di straordinaria potenza emotiva ed evocativa lo rende unico, decretandolo sciamano del canto dell’anima.

Antonella Sfondalmondo
Operatore: Antonella Sfondalmondoo

YOGA FACCIALE

 

Insegnante ed ideatrice del metodo visonuovo®, il suo percorso formativo inizia nel 2006 a Roma, con Eva Frezer, fondatrice della più rinomata scuola di Ginnastica Facciale d’Europa, dalla quale apprende le tecniche di allenamento isometrico.
Nel 2007 con Catherine Urwiz impara le tecniche per insegnare yoga per il viso.
Ottiene i brevetti: Nazionale C.S.A.I.N.- C.O.N.I e Internazionale CMAS che le permettono di insegnare ginnastica in acqua secondo il metodo Gymswim-Acquagym.
Operatore in Riflessologia Facciale Accademia Dien Chan Zone®
Collabora con numerosi Centri Medici Estetici e Centri Benessere di tutta Italia e organizza corsi di Ginnastica Facciale in tutta Italia.
Ritrovare un collo tonico, cancellare il doppio mento, togliere dal viso l’effetto a cera colata, ridare volume agli zigomi, riaprire le palpebre, cancellare borse ed occhiaie ed avere una pelle più compatta e luminosa con soli 10 minuti al giorno di allenamento.

“L’amore per ogni attività sportiva e la convinzione che esiste uno stretto legame tra un benessere interiore ed una sana bellezza esteriore hanno da sempre condizionato le mie scelte professionali. La curiosità e la passione per il benessere fisico in tutte le sue varianti, mi hanno fatto conoscere il viso con tutti i suoi muscoli,in modo nuovo e più approfondita. Da qui la voglia di lavorare su di essi.”

Per maggiori informazioni http://www.antonellasfondalmondo.it/

ARTI MARZIALI

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SCUOLA: Dojo Aikikai Milano
AIKIDO

Il Dojo Aikikai Milano, fondato nel 1971 direttamente dal Maestro Fujimoto (VIII dan e Shihan dell’Aikikai Hombu dojo di Tokyo), ha una storia di 40 anni sotto il suo diretto insegnamento e dopo la sua scomparsa, nel febbraio del 2012, continua a seguire la linea etica, morale e didattica del suo fondatore.
I suoi studenti, alternandosi nell’insegnamento, garantiscono la continuità del suo stile di Aikido e del suo Dojo.

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MAESTRO: Sifu Biagio Grillo
WING CHUN – KICKBOXING

Si-Fu Biagio Grillo (1980), maestro di Wing Chun di 11ª generazione riconosciuto dalla CSEN, insegna nella provincia di Milano ed è presidente della Wing Chun Italian Academy ASD.
Praticante presso varie scuole di Wing Chun sin dal 2001, si avvicina all’insegnamento tramite lo studio di tecniche per l’educazione sportiva, marziale e motoria delle persone diversamente abili.
Il 13 maggio 2010, con un gruppo di amici, tra quali suo fratello di Wing Chun Sifu Alessandro Pisà fonda la “Wing Chun Italian Academy ASD”.
Nel 2011 ottiene il Diploma Istruttore di Kick boxing, K-1 e Thai Boxe rilasciatogli dal Presidente della WFC Italia, il Maestro Franco Scorrano.

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MAESTRO: Angelo Bravi
COMBATTIMENTO ANTICO – PANCRAZIO

Cominciò a dedicarsi a ciò che nel luogo in cui viveva veniva offerto,quindi il Karate e il Judo. Arrivò poi il tempo della Kick,della Thai e del Pugilato ,incrociando marzialisti di altri generi e ottenendo informazioni e qualche piccolo successo.
In questa ricerca risalì il più possibile nel tempo arrivando alle origini, ma non basandosi solo sulle leggende,ma soprattutto dove vi era un minimo di certificazioni da parte di chi praticava, scriveva,ne dipingeva e scolpiva e destava ammirazione in chi lo praticava. Dove questa espressione umana fu pensata e minuziosamente sviluppata e amata tanto da essere il cuore delle loro attività agonistiche e non quella militare e risultò ovviamente in Grecia!
Creò cosi un gruppo con cui condividere la stessa passione e ben consci dello spessore dello studio si ispirò all’antico Pancrazio, per 25 anni si impegnarono a capire come venisse praticato e come si sviluppò per 1000 anni.
Strutturando cosi MaXia e dando a chiunque la possibilità di vedere e giudicare il lavoro svolto.

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MAESTRO: Giovanni Nese
KUNG FU

Ho iniziato a praticare Kung Fu nel 1976 con grande determinazione con un maestro di Hong Kong per circa 9 anni, studiando lo stile del Choy Lee Fut. Successivamente ho fondato nel 1985 la mia scuola di arti marziali “CENTRO STUDI KUNG FU FERNO”. Sono inoltre insegnante tecnico di WuShu in P.W.K.A – MSP.dal quale mi è anche stato riconosciuto il 7° grado di maestro caposcuola di Choi Lee Fut, il compito di capo arbitro e responsabile nazionale nel settore delle forme tradizionali ed in seguito mi è stato rilasciato il diploma di arbitro internazionale della federazione IKFF-IMAF di Los Angeles. Partecipo a diverse gare internazionali, distiguendomi sempre nella categoria “TAO-LU”(forme a mani nude e con armi) e TAI CHI. I miei atleti, a partire dal 1990, partecipano a campionati internazionali ottenendo sempre dei primi posti nelle maggiori manifestazioni , inclusi i campionati del mondo IKFF-IMAF.

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MAESTRO: Giuseppe Turturo
TAI CHI CHUAN

Nato nel 1963 a Genova, Giuseppe Turturo scopre le arti marziali nella sua città natale all’età di 13 anni.
Nel 1976 inizia a studiare Judo, un anno dopo lascia questa disciplina per avvicinarsi al Karate e dopo un anno ancora inizia in una Scuola di Genova la sua esperienza nel mondo del Kung fu che proseguirà fino al 1994.
Nel 1996 riscopre l’amore per il Tai Chi Chuan. Sarà l’inizio di un lungo percorso tecnico e personale che prosegue tutt’oggi e che ha visto il M° Turturo viaggiare in tutto il mondo per apprendere le radici del Tai Chi tradizionale, con la cultura e la filosofia di cui esso è espressione.
Lugano (Svizzera), 2003-2006: realizza per la Televisione Svizzera Italiana TSI1 n° 265 puntate del format televisivo “Filosofia e benessere”, un video corso che verrà trasmesso quotidianamente per molti anni in cui insegna principi e tecniche del Tai Chi Chuan.
Milano, 2006: consegue il 6° livello del sistema di ranking dell’IYFTCCA e diviene Direttore della sede di Milano delI’International Yang Family Tai Chi Chuan Association, uno dei quattro Centri riconosciuti in Italia.
Dal 2008: tiene seminari di Tai Chi in Italia e all’estero (Brasile, Svizzera, Bulgaria, Francia, Ungheria) su tutto il programma di studio della Famiglia Yang: forme a mano nuda, con spada, sciabola e tui shou.
Haikou (Cina), agosto 2016: unico Maestro occidentale invitato dal M° Yang Jun alle registrazioni di video didattici e dimostrativi del Tai Chi Chi Chuan della Famiglia Yang per la realizzazione di video che sono in distribuzione in tutta la Cina.
Montreal (Canada), 2016: inizia con il M° Sergio Arione, tra i Discepoli più anziani ed esperti del M° Chen Yong Fa, lo studio del Lohan Qi Gong e dal 2018 viene abilitato all’insegnamento di questo metodo.
Selvino (BG), 25-29 maggio 2019: è Vicepresidente dell’International Tai Chi Symposium 2019.
Milano, novembre 2019: inizia il percorso MAD DECODE con il M° Mauro Antonino D’Angelo. La sede di Milano via Apelle, 8 è sede ufficiale degli incontri periodici con il M° D’Angelo.

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MAESTRO: Isaia Antonacci
WING CHUN

Isaia Antonaci nasce a Sesto S.G. (MI) il 12/11/85. Laureato in pittura, presso l’accademia di Belle Arti di Brera a Milano, pratica Arti Marziali dall’età di 9 anni, iniziando con il Karate per passare successivamente al Kung Fu cinese.
Durante la sua formazione intraprende costanti viaggi a Hong Kong dal Mº Cheon Yee Keung, studiando lo stile di Kung Fu conosciuto come Hung Gar (Hung Kuen), e in Thailandia allenando la Thai Boxe. In Italia, oltre a specializzarsi nell’Hung Gar, trova modo di conoscere diversi maestri nell’arte della spada giapponese affacciandosi anche alla meditazione zen.

Continuando la sua ricerca nell’ambito del Kung Fu si iscrive, nel 2010, presso la scuola del Mº D.Rota della Wing Chun Basement. Tra il 2011 e il 2013 si trasferisce a New York per sperimentare diverse scuole di Brasilian Jiu Jitsu, accademie di Boxe e la EBMAS (federazione di Wing Tzun e Escrima). Ritornato in Italia riceve nel 2014 il titolo di istruttore nazionale presso la UISP (ente nazionale di promozione sportiva), partecipa a diversi incontri di arti marziali e viene promosso Si Fu (Maestro) presso la Wing Chun Basement e successivamente anche nella Federazione Italiana di Wing Chun (FIWUK).
Co Fondatore della San Dao attualmente insegna in diverse sedi a Milano e nella sua scuola a Sesto S.G. (San Dao 6˚)

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MAESTRO: Michele Garofalo
VOVINAM VIET VO DAO

Michele Garofalo nasce a Milano il 4 ottobre 1961. Il M° Garofalo ha iniziato la pratica delle arti marziali nel 1978 con il Karate Shotokan . Dopo 2 anni è passato al Tae Kwon Do,. fino da arrivare nell’ottobre del 1982 con il Kung-fu Vietnamita. Dopo una certo periodo ottiene l’abilitazione all’insegnamento al Ju Jitsu, come insegnante di 1° livello e nel 1996 ottiene la qualifica di Maestro di Kick-Boxing.
il M° Garofalo insieme al M° Mastrulli formano nel 1993 l’unione VOVINAM V.V.D. Italia.
Dal 1998, per volere della Federazione Intercontinentale, ricopre la carica di Direttore Tecnico Nazionale Italiano
Grado attuale: Hong Dai Nhi Cap 6° dang
Attualmente riveste i seguenti incarichi:
• Membro fisso del CONSIGLIO DEI MAESTRI D’EUROPA – EVVF
• Vice Presidente EVVF – EUROPEAN VOVINAM VIET VO DAO FEDERATION
• Presidente dell’Unione Vovinam Viet Vo Dao italia
• Membro ufficiale della WVVF con l’incarico di vice-presidente di settore

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MAESTRO: Luigi Persico
AIKIDO

Luigi Persico, nato a Napoli il 19/01/1982.
Nindan Aikikai Italia ed istruttore riconosciuto CSEN. Studia arti marziali dal 2003 e nel 2004 conosce l’Aikido grazie al Maestro Rusciano, successivamente sotto la guidadel Maestro Fujimoto Yoju, 7° dan Shihan.
Nel 2013 ricebe il grado di Shoda dal Maestro Roberto Travaglini, 6° dan Shihan.
Nel 2016 ricene il grado di Nidan e nel 2019 ricene il riconoscimento come istruttore Aikido CSEN.
Segue con dedizione e preofessionalità seminari con maestri giapponesi ed europei.

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MAESTRO: Massimo Frosi
TAI CHI CHUAN

Il Maestro Massimo Frosi, fondatore della Scuola di Tai Chi Chuan e Yoga Shen Zen, ha iniziato a praticare arti marziali in gioventù, nel 1976, studiando Taekwondo. Ad oggi cintura nera di Taekwondo 7° Dan, con la qualifica Federale FITA di Maestro e Onorificenza della Regione Lombardia per Dirigente Sportivo Benemerito del CONI, più volte Commissario Tecnico Regionale della Squadra Agonistica, sia di Forme che di Combattimento, è stato inoltre Arbitro Nazionale di Forme e ha fatto parte della Commissione Nazionale Fita del settore Forme nel quadriennio olimpico 2008-2012. Ha iniziato a praticare Tai Chi Chuan e Qi Gong nel 1988. Ad oggi è Direttore Tecnico della Scuola Tai Chi Chuan Shen Zen, una delle più grandi Scuole di Tai Chi Chuan italiane. È stato istruttore della Scuola Yong Nian del M° Li Rong Mei e responsabile del sett.Tai Chi del Csi dal 2008/2015. Ha la qualifica di Direttore Tecnico Nazionale AKIDO con il grado di Maestro per A.S.C.; è formatore Insegnanti per AKIDO e A.S.C. E’ inoltre conoscitore e insegnante di diverse Discipline Orientali quali lo Yoga, la Meditazione e diverse Tecniche di Massaggio.

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MAESTRI: Mauro Carnelli e Paolo Rigo
JUJITSU

MAURO CARNELLI – Sono appassionato e pratico arti marziali da 27 anni con esperienze in diversi stili ma in particolare ho approfondito il Ju Jitsu tradizionale giapponese della scuola del maestro Robert Clark raggiungendo il grado di cintura nera 4° dan .

Ho anche la qualifica di Master Teacher di Krav Maga e di istruttore di Iaido tutti gradi riconosciuti da CSEN.

Nel 2001 insieme al Maestro e amico Paolo Rigo (che sarà presente al festival) ho fondato la Zen Action dove da 18 anni insegniamo Ju Jitsu e da 6 anni anche Krav Maga oltre a periodici corsi di difesa personale in collaborazione con diversi comuni e forze dell’ordine.

PAOLO RIGO – Fondatore della Asd Zen Action – Istruttore di Ju Jitsu CINTURA NERA III Dan – Istruttore di Difesa Personale metodo Krav Maga

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MAESTRO: Orlando Francese
WUSHU – SHAOLIN – TAIJI QUAN – QI GONG

Inizia la pratica del Wu Shu Kung Fu nel 1978 .
Nel 1989 consegue la qualifica di Istruttore Cintura nera 2° Chieh e decide di dedicarsi all’insegnamento in modo continuativo.
Nel 1996 il Kung Fu Club Somma si rifonda diventando: WU SHU KUNG FU CLUB SOMMA, un’associazione in cui si praticano e studiano principalmente le Arti Marziali Tradizionali.
Nel 1998 fonda la SCUOLA RADICI DEL TAO, Associazione che si prefigge di far conoscere, praticare e studiare oltre alle Arti Marziali, tecniche e discipline che considerano l’uomo nel suo insieme di corpo-mente-spirito.
Nel 2000 è tra i fondatori della Federazione Italiana Wu Shu di cui diventa Vice Presidente, Allenatore della Nazionale e Presidente della Commissione Tecnica Nazionale.
Nel 2003 apertura e trasferimento della Sede principale della Scuola in Via Mameli, 107 Somma Lombardo.
Nel 2012 entra a far parte del logo della Scuola la Fenice simbolo di rinascita dalle ceneri; segue un breve trasferimento della sede a Case Nuove (Somma Lombardo) ospiti degli amici di For Life e successivamente si torna a Somma con una sede operativa in Via Albania, 19 e con l’uso della Palestra Comunale del CFP Malpensa-Ticino di via Croce della Pietra, 2 per lo svolgimento dei Corsi.

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MAESTRO: Roberto Veneziani
KUNG FU

Gestione corsi di taiji quan presso Thomas Art Via Guinizelli, 15 Milano
Cofondatore e responsabile tecnico dell’ asd TAIJITROTTER che opera prevalentemente sul territorio di Milano per il quale gestisco un corso per i soci e ha come riferimento l’eps MSP Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI
Organizzazione e gestione dei corsi di taiji quan presso le palestre “Club Conti” , “Fra Cielo e Terra” e “thomas art” di Milano
Organizzazione e gestione corsi per Milano Estate da Luglio a Settembre
Gestione dei corsi di taiji nei Centri comunali (camm) della Zona 1 Milano
Qualifiche:
1997: Esame e Conseguimento del diploma di Istruttore
1998: Esame e conseguimento del diploma di Maestro
2005: Conseguimento del diploma di Arbitro Internazionale
2011: Qualifica di Maestro 4° Chien CONI/MSP
2013: Qualifica di Maestro 5°Chien CONI/MSP
2015: Centro CONI Giulio Onesti – Roma: Corso di formazione per formatori.

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MAESTRO: Roberto Vismara
QWAN KI DO

Fervente sportivo negli anni 1970, è stato sempre attirato dalle arti marziali e ha sempre ammirato la cultura asiatica. Una grande parte delle sue ricerche sono orientate verso la Cina, la Corea, il Viet Nam e il Tibet.
Nel 1981 il suo Maestro dà vita al metodo Qwan Ki Do e immediatamente il Fondatore di questa Arte, Maestro Pham Xuan Tong, affida a Roberto Vismara il compito di organizzare la tecnica in Italia e di divulgarla su tutto il territorio, nasce così l’Unione Italiana Qwan Ki Do. Nello stesso anno ottiene il grado di Cintura Nera 3° Dang.
Nell’ aprile 2005, a Bucarest in Romania, a fianco del Maestro Pham Xuan Tong e dell’amico di sempre G. S. Bertoletti, riceve dalle mani del Presidente del Comitato Olimpico della Romania, la distinzione di “Eccellenza” a ricompensa di più di 30 anni al servizio delle arti marziali…
Nel 2010 è uno dei fondatori dell’Associazione “La Compagnia del Drago e della Fenice” .
Nel 2012 partecipa alla trasformazione dell’ Associazione World Union of Qwan Ki Do in Federazione riconosciuta con il nome di INTERNATIONAL QWAN KI DO FEDERATION And Associated Disciplines.
Il 17 giugno 2016 consegue il grado di Chấn Sư 8° Dang.

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MAESTRO: Gianni Sorrentino
JUJITSU

Maestro Gianni Sorrentino , istruttore ju-jitsu ,che dopo diversi anni di studi delle tecniche in varie federazioni e di esperienza nel campo, ha deciso di trasmettere le proprie conoscenze agli altri offrendo così a tutti l’opportunità di non trovarsi impreparati di fronte a situazioni di pericolo.
L’esperienzan del Master in numerose federazioni, ha inoltre contribuito alla formazione di una Skm sempre pronta al confronto con altre scuole di pensiero e in continua evoluzione anche attraverso la partecipazione a stage ed eventi in giro per l’Italia con Maestri italiani e stranieri anche di altre realtà e discipline.
Una marcia in più è sicuramente dettata dall’esperienza del Master Gianni, che attraverso il suo lavoro di Security nei locali, di protezione Vip e Politici ha potuto mettere in atto le tecniche studiate, testandone la praticità e l’efficacia ma soprattutto ha acquisito la capacità di insegnare in maniera semplice e veloce le tecniche anche a chi si accinge alla difesa personale basata su metodo israeliano per la prima volta senza la necessità di avere le basi di altre discipline.

SPETTACOLI

Spettacoli suggestivi tra spiritualità e fascino

Spettacoli suggestivi tra spiritualità e fascino
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Taiko Shidara

Impossibile restare impassibili al suono del Taiko, il celebre tamburo giapponese da guerra, immancabile protagonista del Festival dell’Oriente! Con la sua potenza, il vigore dei suoi musicisti e percussionisti… Il fantastico gruppo Shidara, percussionisti professionisti giapponesi, farà meravigliare e stupire l’intera platea del Festival dell’Oriente con un concerto a cui sarà impossibile non avvicinarsi, un momento molto atteso dalla stragrande maggioranza del pubblico, che verrà pervaso da emozioni indescrivibili! Gli Shidara sono in tour in tutto il Giappone e non solo: sono stati protagonisti in Europa, in America, in Corea, nelle Filippine ed in tantissimi altri paesi. Ed adesso in anteprima mondiale in Italia al Festival dell’Oriente!!!

taiko-drum-duet
japanese taiko drum duet Tsubasa Hori & Masayuki Sakamoto
Per la prima volta in Italia, al Festival dell’Oriente di Milano debutta il grandioso duo di tamburi giapponesi composto dai musicisti Tsubasa Hori e Masayuki Sakamoto, ex membro di KODO, la squadra di taiko più conosciuta in Giappone.
Due grandissimi artisti che incontrandosi hanno dato vita a questo originale progetto musicale, dove non solo tamburi ma strumenti tradizionali giapponesi diventano protagonisti sul palco, e solo il pubblico del Festival dell’Oriente di Milano potrà avere l’onore di vederlo in Italia.
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danza dei leoni sui pali

Torna la suggestiva danza del leone, spettacolo della tradizione cinese, con una grande novità per l’Italia: ben due i leoni che danzano ed eseguono la loro difficile coreografia sospesi sui pali a quasi 2 metri di altezza…

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mochitsuki “medetaya”

Perchè aspettare la settimana di Capodanno se si può godere dello spettacolo Mochi anche all’interno del Festival dell’Oriente? Una performance che vi farà rimanere letteralmente a bocca aperta vi aspetta! Gli artisti del Mochi sono pronti per creare proprio davanti ai vostri occhi increduli la tipica torta Mochi: una torta “appiccicosa” di riso cotto al vapore giapponese!!! Ne esistono due tipi diversi: quella con fagioli rossi dolci e quella con farina di soia con zucchero, tutte e due gustosissime e dalla preparazione veramente spettacolare!
Gli artisti di Medetaya vi offriranno momenti indimenticabili e… Golosissimi!!! Benvenuti al Festival dell’Oriente… lo spettacolo è servito!

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walking advertisements band “chindon-geinousha”

Al Festival dell’Oriente spazio alla musica!!! La banda musicale giapponese “Chindon’ya” è composta da musicisti di strada molto particolari, la loro arte è quella di pubblicizzare negozi ed altri locali, rigorosamente in costume giapponese! Con la loro musica tipica, promuovono anche l’apertura di nuovi negozi, locali ed eventi speciali!
Attualmente, il chindon’ya è raro in Giappone, ma, grazie a questi particolari artisti, al Festival dell’Oriente si potrà assistere e partecipare a questa particolarissima performance unica nel suo genere!

7-ojarus
ojarus

Avete mai assistito ad un’esibizione di pagliacci giapponesi “mistici”? Il Festival dell’Oriente è l’occasione giusta! La base della recitazione degli “Ojarus” proviene sia dalla tradizione antica, sia dal moderno teatro giapponese… Provate a non ridere appena saliranno sul palco con un copricapo così lungo che sarà difficile dimenticare! Il loro spettacolo ha bisogno di molta attenzione… E’ divertente e, soprattutto, molto stravagante! Presentano la giocoleria tradizionale e moderna giapponese, esibendosi in kimono e ballando con l’ombrello ed il ventaglio tradizionali.
La loro particolare commedia “mimata” e la loro magia sono conosciute ed amate in qualsiasi parte del mondo.

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khukh mongol – Musica e danza dalla mongolia

Eccellenti rappresentanti della musica e del folklore della Mongolia, il gruppo “Khukh Mongol” propone un vasto repertorio di musica strumentale tradizionale, canti e danze, in particolare il classico Khoomii. Le performance si svolgono con il supporto degli strumenti musicali tipici, come il Morin Khuur (uno degli strumenti più importanti del popolo mongolo, noto anche come violino a testa di cavallo) o il Guzheng (strumento a corde che si suona su un supporto rialzato), ed i musicisti indossano il tradizionale abito di broccato dell’aristocrazia Mongola.

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danza bhangra

Il Bhangra è una forma di musica e danza che ha origine nella regione del Punjab del Pakistan e dell’India. Il bhangra nasce come una danza ballata dagli agricoltori per festeggiare l’arrivo della primavera, un tempo nota come Vaisakhi. I ballerini utilizzano abiti coloratissimi in un vortice di coreografie ricche di energia, sincronia, colori e divertimento. Nasce come ballo di gruppo principalmente maschile, danzato da agricoltori fieri e soddisfatti.

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danza tradizionale coreana

Grazie al prezioso contributo della “Korean Music Management”, avrete la possibilità di ammirare la coloratissima e suggestiva danza tradizionale Coreana.
Proposta da un gruppo di talentuose danzatrici Coreane ed articolata in varie coreografie, che contribuiranno a rappresentare l’eleganza e la solennità tipica di questi balli. Danze che simboleggiano i fiori, la femminilità, la bellezza, eseguite con i meravigliosi abiti tradizionali e con il supporto di elementi coreografici quali i ventagli o il tamburello Sogo.

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equilibrismo con senmaru e yuki

In rappresentanza del mondo asiatico e della sua millenaria cultura, sbarca al nostro festival l’artista e giocoliere Senmaru Kagami. La sua arte si ispira a un’antica e sacra tradizione propiziatoria, nata per scacciare gli spiriti maligni e ingraziarsi gli dei nei sacri templi, che consisteva nel destreggiare complesse manipolazioni di oggetti, come il ventaglio e l’ombrello.
L’artista ci rappresenta uno spettacolo tradizionale di giocoleria giapponese, fatto di anelli metallici, sfere scatole e molti altri oggetti fatti girare su un ombrello. Tazze tenute in equilibrio su un lungo palo, che sfidano le regole della fisica e tanti altri numeri di giocoleria con grande abilità, tutto davanti ai vostri occhi increduli.

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keiichi iwasaki – il mago giapponese

Preparatevi ad uno spettacolo che vi lascerà letteralmente a bocca aperta! Il mago illusionista Giapponese Keiichi Iwasaki vi proporrà i suoi trucchi strabilianti, accompagnati dalla sua grande carica di carisma e simpatia. Uno show mozzafiato, di grande stupore e divertimento, dedicato a grandi e piccini!

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milon mela – folklore e spettacolo dall’india

Il gruppo folkloristico Milon Mela proporrà al Festival dell’Oriente vari momenti dedicati alla tradizione folkloristica Indiana: canti, musiche e danze dei Baul del Bengala; la spettacolare Arte Marziale Kalaripayattu;le danze Chha con le magnifiche maschere, le acrobazie ed un ricco repertorio di storie tratte dai Purana, dal Mahabharattha e dal Ramayana; la raffinata danza Gotipua e tanto altro ancora, in un viaggio emozionante nella spettacolare cultura dell’India.

15-chinese-facemask
chinese face mask changing

Il face mask changing è un’arte Cinese caratteristica dell’Opera del Sichuan. Agli inizi faceva parte della commedia tradizionale, l’attore per mostrare al pubblico
i vari stati d’animo del personaggio, sostituiva una ad una le maschere del volto con movimenti rapidi, quasi impercettibili. Nel corso degli anni si è evoluto, diventando uno spettacolo a sè molto amato. Per il modo in cui le maschere si succedono l’una all’altra, il face mask changing viene da molti considerato uno spettacolo di magia, di cui e’ vietato svelare il segreto.

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arti marziali di wudang

Wudang è il luogo dove hanno avuto origine e si sono sviluppate le arti marziali interne; è anche il posto in cui il monaco taoista Zhang San Feng si stabilì per praticare il Taoismo.
Al Festival dell’Oriente avrete la possibilità di assistere alle emozionanti evoluzioni del maestro Xu Ben Li (nome Taoista Xu Shi He), discepolo di 15a generazione di Wudang San Feng Pai. Questo lignaggio risale al XIV sec. d.C. quando il monaco taoista Zhang San Feng creò il Taijiquan.
Il Maestro Xu venne poi scelto per entrare nel “China Wudang Gong Fu Team” promosso dal Governo di Wudang per rappresentare le arti marziali nel mondo. Si è esibito infatti nelle maggiori città cinesi, in Australia e Nuova Zelanda.

17-pittura-giapponesei
pittura giapponese suiboku-ga

L’artista Giapponese Yoshiko Kubota proporrà al Festival dell’Oriente una delle arti creative più caratteristiche della cultura Nipponica: la pittura Suiboku-Ga. Eseguita con inchiostro di china su fogli di carta di riso, questa tipologia di pittura è molto popolare in Giappone, e la maestra ne offrirà un saggio realizzando opere e ritratti per il pubblico.

18-chinese-kungfu-tea
chinese kung fu tea

Arte tradizionale Cinese, combina due delle rappresentazioni tipiche della cultura di questo paese: il Kung Fu e la cerimonia del tè Gongfu Cha. Il maestro Jin Gang Xiaoshi proporrà questa esibizione molto particolare, con l’ausilio della classica teiera dalla bocca lunga ed accompagnando il tutto con la maestria e l’eleganza delle mosse di Kung Fu.

19-danza-thailandese
danza femminile e maschile thailandese

Al Festival dell’Oriente avrete modo di ammirare la cultura ed il folklore Thailandese sia dal punto di vista dell’universo femminile che di quello maschile. La “terra dei sorrisi”, chiamata così per la solarità e la cordialità dei suoi abitanti, verrà infatti rappresentata da un eterogeneo gruppo di danzatrici e danzatori Thai, che vi proporranno performance singole e di gruppo delle danze tradizionali, coloratissime e suggestive.

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arte musicale cinese

La musica è uno dei grandi protagonisti della tradizione culturale Cinese, e sarà degnamente rappresentata al Festival dell’Oriente attraverso dei concerti eseguiti con gli strumenti tradizionali di questo paese. Avrete quindi modo di gustarvi l’Erhu, il violino cinese, oppure il Guzheng, un curioso strumento a corde suonato in orizzontale, o ancora il Gong, il cui suono fa parte della tradizione musicale ma viene applicato anche in ottica olistica e di terapia.

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la danza del cinema indiano bollywood – con ambili abraham e bollymasala dance company

Una danza che nasce in India in quella che viene chiamata Bollywood, la fabbrica indiana dei sogni a metà tra Hollywood e Bombay. È un ballo che unisce la danza indiana e tradizionale ad elementi di jazz, hip hop e flamenco. Si uniscono tecnica, sentimento e narrazione: chi danza esprime i propri stati d’animo e mima una storia con l’aiuto del linguaggio simbolico e gestuale delle mani; movenze orientali e passi moderni, che sfociano in un’allegra e colorata coreografia.
Nella Bollywood dance tutti i muscoli del corpo vengono sollecitati, motivo per cui è considerata una forma di manifestazione delle emozioni. Sono richieste inoltre resistenza fisica, grazia e scioltezza, senso del ritmo.

22-danza-tradizionale-mongoliai
danza tradizionale della mongolia

L’allegria e la giovialità tipica del folklore della Mongolia verranno efficacemente rappresentati al Festival dell’Oriente attraverso la musica e la danza di questo paese. Potrete infatti ammirare i balli tradizionali Mongoli, che verranno eseguiti in accompagnamento del gruppo Khukh Mongols: uno show straordinario dunque, che combinerà la musica dal vivo eseguita con sapienza e maestria dai cantanti e musicisti del gruppo con le energiche e coinvolgenti movenze tipiche della danza tradizionale Mongola.

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tai chi con bao long

Campione mondiale di Tai Chi cinese, al Festival dell’Oriente il maestro Xu Bao Long vi regalerà una serie di performance per far conoscere questa particolare tecnica di “meditazione in movimento” a tutto il pubblico, con la possibilità di avvicinarsi in prima persona a questa forma di arte marziale.

17-calligrafia-cinese
calligrafia cinese

Quotidianità ed arte si incontrano attraverso la tecnica Cinese della Calligrafia. Essa rappresenta non soltanto un aspetto fondamentale della comunicazione e della vita di tutti i giorni in Cina, ma anche un vero e proprio simbolo di cultura riconosciuto dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’Umanità. Avrete modo di ammirare all’opera il maestro Liu Li, che vi offrirà un saggio di quest’arte realizzando di fronte ai vostri occhi una composizione di Calligrafia Cinese.

25-srilanka
sri lanka

Dalla tradizione religiosa, spirituale più profonda dello Sri Lanka arriva questa complessa ed incantevole danza, con molte forme di movimenti del corpo, costumi colorati, maschere rifinite e antichissime e diversi tipi di tamburi che producono una grande varietà di ritmi vengono utilizzati per le esibizioni. I Pradeep Shastra hanno iniziato il loro percorso 12 anni fa e fanno spettacoli in giro per l’Italia e per l’Europa da più di 10 anni, esibendosi in una magnifica e tradizionale danza che vanta 2500 anni di storia!

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danza uyghur

La popolazione Uyghur è una piccola minoranza etnica turco-cinese localizzata nel Nord-Ovest della Cina, appartenente ai 56 gruppi etnici Cinesi. Si tratta di un piccolo popolo con una grande tradizione folkloristica e culturale, che verrà proposta al Festival dell’Oriente tramite affascinanti spettacoli e danze eseguite con accessori tipici e sgargianti ed abiti ricchi di ricami e decorazioni. Una di queste è la Danza delle Ciotole, tipico ballo tradizionale di questo popolo, che viene eseguito dai danzatori tenendo sulla testa una serie di ciotole in ceramica in equilibrio una sull’altra. Grazie alla maestria e al talento della danzatrice Nezahet Yasin, potrete stupirvi e di fronte a questo spettacolo unico.

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danza classica indiana kuchipudi – A cura dell’associazione surya chandra

La tecnica della danza Kuchipudi è vivace e scintillante, contraddistinta da una notevole fluidità nel movimento del busto e delle braccia, in contrasto con rapidi e secchi movimenti dei piedi. È considerata una danza classica. “Kuchipudi” o “Kuchelapuram” è anche il nome dell’omonimo villaggio sito nel distretto di Krishna che si affaccia sul Golfo del Bengala, dove, da generazioni, i detentori di questa forma d’arte vivono assieme alle loro famiglie.

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teatro delle ombre cinesi

Il teatro d’ombra è una antica forma di spettacolo popolare, realizzato proiettando figure articolate su uno schermo opaco, semitrasparente, illuminato posteriormente per creare l’illusione di immagini in movimento.,Il teatro cinese ha origini antichissime. Fino,all’introduzione in Cina dei generi teatrali occidentali, alla fine del XIX secolo, il teatro cinese ha in gran parte coinciso con la cosiddetta opera cinese, che si è sviluppata in una miriade di generi diffusi nelle varie province della Cina.
Jin ed Aurora vi intratterranno con il loro bellissimi spettacoli che si svolgeranno tutti i giorni.

2-vestizione-kimonoi
vestizione del kimono

Vestito tradizionale giapponese finemente tessuto in seta, rappresenta uno dei maggiori simboli della cultura tradizionale giapponese.
L’arte della vestizione del kimono cela dietro sé un complesso rituale tramandato fedelmente nel corso degli anni.
Per la maggior parte delle donne infatti è impossibile indossare un kimono senza aiuto, dato che il tipico completo da donna consiste di almeno dodici parti separate, da indossare, unire e fissare secondo regole precise. Ancora oggi esistono assistenti professionali che aiutano le donne ad indossare i kimono.

1-cerimonia the giapponese
cerimonia del the giapponese

Il Cha no yu (“acqua calda per il tè”), conosciuto cialis cheap in Occidente anche come Cerimonia del tè, è un rito sociale e spirituale praticato in Giappone, indicato anche come Chado o Sado (“Via del tè”). È una delle arti tradizionali zen più note. «Il cuore della Cerimonia del tè consiste nel preparare una deliziosa tazza di tè; disporre il carbone in modo che riscaldi l’acqua; sistemare i fiori come fossero nel giardino; in estate, proporre il freddo; in inverno, il caldo; fare tutto prima del tempo; preparare per la pioggia e dare a coloro con cui ti trovi ogni considerazione » L’importanza della cerimonia è lo spirito di accoglienza, cioè il rispetto per gli ospiti e per la natura.

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canto e danza giapponese

Rappresenta l’aspetto più tradizionale e classico della musica giapponese. Verranno eseguite canzoni legate all’Oriente, ma anche canzoni tradizionali giapponesi. Queste’ultime erano la musica anticamente eseguita alla corte imperiale o nei più importanti templi buddhisti.
La musica giapponese è fortemente legata poi al teatro e si concentrava molto più sui canti e sui testi delle canzoni che sulla musica in sé. Gli strumenti classici di accompagnamento più famosi sono: il Koto, strumento musicale a corda usato all’inizio solo nella corte imperiale si diffuse poi fra il popolo; lo Shamisen, uno strumento a tre corde molto simile al liuto, utilizzato come accompagnamento nelle rappresentazioni del teatro Kabuki e nelle ballate popolari.

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danza bollywood Con francesca & federico negma orlando

Lo strepitoso duo di Francesca e Federico Negma Orlando vi farà ballare al ritmo delle danze legate al mondo di Bollywood! Direttori artistici dell’Accademia Arti Etniche “Negma e le Stelle d’Oriente”, Federico e Francesca Negma Orlando sono danzatori professionisti, coppia artistica di Bollywood, ma anche nella vita in quanto fratello e sorella! Portano in scena la travolgente energia del cinema indiano attraverso la loro danza e il loro stile eclettico, teatrale, dove non mancano complicità e le romantiche atmosfere tipiche di Bollywood, ricreando un vero e proprio viaggio artistico coreografico fra le danze indiane di tradizione, folklore fino alle più moderne contaminazioni come oggi di moda nei set di Mumbai. Uno spettacolo di divertimento puro che coinvolgerà tutto il pubblico del Festival dell’Oriente!

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concerti di sutra zen

Concerto di sutra appartenenti alla tradizione del Buddhismo Zen Soto. I sutra saranno recitati da monaci zen del “Bodai Dojo” di Alba, abbigliati con abiti tradizionali dell’ordine monastico della scuola zen soto. I Sutra sono dei testi che riproducono i discorsi del Buddha o di antichi Maestri.Nello zen soto i sutra recitatati dopo la meditazione sono l’espressione della propria pratica, è sia comprensione intellettuale che vibrazione energetica. La loro recitazione, è soprattutto, come lo zazen, essere Uno insieme agli altri abbandonando il proprio ego ed ogni individualità.

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danze e canti spirituali indiani

La sacralità espressiva.
Con la partecipazione dell’istituto nazionale Hare Khrisna “Iskon” di Firenze, in rassegna le danze ed i canti spirituali del popolo indiano.

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costruzione del mandala

Il più antico e rappresentativo cerimoniale Tibetano.
I Mandala sono magici specchi del momento presente del nostro cammino, donano forma e colore alla nostra maestosa danza interiore, infinita come l’eternità. In occasione del Festival, sotto l’egida dell’associazione Tibet Culture House Italia del suo Presidente Tam Ding Choepel, Alcuni Monaci del Monastero Samten Choeling di Varanasi costruiranno un meraviglioso mandala con sabbie colorate. Per completare il Mandala occorreranno ai monaci un paio di giorni. L’ultimo giorno della manifestazione i visitatori del Festival assisteranno alla sua distruzione come da cerimoniale Tibetano e alla consegna della sabbia sacra del Mandala.

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arte musicale della tradizione giapponese

Ampio spazio all’interno del Festival dell’Oriente alla cultura, al folklore ed all’arte Giapponese, non soltanto tramite danze e cerimonie tradizionali, ma anche attraverso la magia della musica tipica del paese del Sol Levante.
Concerti di strumenti tradizionali, come il classico Koto (strumento cordofono appartenente alla famiglia della Cetra), e la musica lirica tradizionale Giapponese allieteranno i visitatori, trasportandoli in una dimensione incantata.

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thamaak lo sciamano

Thamaak, primo sciamano di cultura Italiana, crea happening attraverso il potente canto ed il suono dei tamburi, creando stati di coscienza tali da indurre alla guarigione energetica liberando pesi interiori, esaltando la gioia creando un benessere diffuso in tutto il corpo.
Thamaak è lo sciamano del suono, che emana una grande onda d’energia che pervade le cellule del corpo e le illumina di nuova energia vitale. Thamaak è l’equilibrato connubio tra Arte, fantasia e creatività, nella sua vita ha cercato di sperimentare e rendere consapevole ogni azione emotiva, cosi da comprendere l’essenza dell’uomo.

38-suoni-di-seba
i suoni di seba

L’incontro con le vibrazioni dei Suoni di Seba, consiste in un reale bagno caldo e armonioso di suoni. Può essere considerato una terapia ottimale per il raggiungimento del benessere psicofisico…Gong, Tam armonici, Sebadrum, incontri sonoro-vibrazionali collettivi dove è possibile sperimentare le vibrazioni di questi meravigliosi strumenti. Si crea quindi uno stato di armonia perfetta tra corpo, mente ed emozioni che si può definire “stadio di sogno lucido”…cioè un profondo rilassamento dove si perde il senso del tempo e dello spazio e si crea una nuova dimensione di noi stessi…che possiamo esplorare e scoprire attraverso il suono.

39-tango-orientale
il fascino del tango orientale

Sensualità e raffinatezza, eleganza e seduzione si fondono in un incontro tra Oriente ed Occidente con lo stile del Tango Orientale.
Connubio tra la danza mediorientale ed il classico tango argentino, questo stile verrà proposto dalla splendida Jamilah, straordinaria danzatrice che vi ammalierà con le sue sinuose movenze eseguite su ritmi caldi e coinvolgenti.

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danze folkloristiche mediorientali

Egitto, Tunisia, Libia, Armenia, Turchia, Libano e tantissimi altri affascinanti paesi: al Festival dell’Oriente non mancherà un omaggio al mondo Mediorientale, carico di sensualità, seduzione e magia. Sul palco si alterneranno le danze più rappresentative di queste splendide terre, eseguite con gli abiti e gli accessori tradizionali. Dalla Ghawazee alla Dabke, dal Saidi al Raqs al Sayf e tantissimi altri stili, rappresentati in tutta la loro tipicità e bellezza.

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danza araba tribal fusion

La Tribal Fusion è una tipologia di danza relativamente nuova, nata dall’unione tra le danze arabe tradizionali e la danza del ventre con i ritmi etnici di Africa e Sudamerica, per dare vita ad uno stile unico e molto particolare.
E’ una danza etnica a 360 gradi, un’evoluzione della classica danza del ventre arricchita di elementi coreografici e movenze tribali, che attribuiscono ad uno stile di danza originariamente sinuoso e delicato una componente energetica e tribale assolutamente entusiasmante.

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danza del ventre – belly dance

Emblema per antonomasia della femminilità, della grazia e della sensualità, non può mancare al Festival dell’Oriente il giusto spazio dedicato all’affascinante arte della Danza del Ventre (o Belly Dance). Movenze sinuose ed eleganti, scandite da ritmi conturbanti e coinvolgenti, eseguite da splendide maestre di quest’arte meravigliosa, che
vi lasceranno senza fiato e vi trasporteranno magicamente nell’atmosfera incantata delle sensuali Notti d’Oriente.

CERIMONIE TRADIZIONALI

Antichi rituali d’Oriente da scoprire in ogni gesto

Antichi rituali d’Oriente da scoprire in ogni gesto
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Cerimonia del tè giapponese

Il cuore della Cerimonia del tè consiste nel preparare una deliziosa tazza di tè; disporre il carbone in modo che riscaldi l’acqua; sistemare i fiori come fossero nel giardino; in estate, proporre il freddo; in inverno, il caldo…

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Vestizione del kimono

Vestito tradizionale giapponese finemente tessuto in seta, rappresenta uno dei maggiori simboli della cultura tradizionale giapponese.
L’arte della vestizione del kimono cela dietro sé un complesso rituale tramandato fedelmente nel corso degli anni.

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Ikebana

Ikebana è l’arte giapponese della disposizione dei fiori recisi, anticamente conosciuta come Kado.
L’Ikebana è un’arte molto antica, ha le sue origini in Oriente (India, Cina) ma solo nel complesso artistico e religioso del Giappone ha trovato il terreno fertile per il suo sviluppo.

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Bonsai e suiseki

L’antica arte Bonsai (dal giapponese “albero coltivato in vaso”), così come quella del Suiseki (“pietra lavorata dall’acqua”), ha avuto origine in Cina diffondendosi successivamente in Giappone. I giapponesi nel corso dei secoli ne hanno sviluppato l’aspetto estetico-filosofico, cercando così di dare ai propri piccoli alberi (o alle pietre, nel caso dei Suiseki) lo stesso potere evocativo-emozionale che si può percepire venendo a contatto con la natura, gli alberi e le montagne.

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Origami

L’origami è una tecnica,un gioco,un arte e tutte queste cose insieme. Può piegare la carta un bambino per divertirsi, così come può farlo un matematico per studiare la geometria oppure un architetto per costruire un modello oppure un artista per creare una forma astratta.

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Cerimonia del the cinese

Durante le tre giornate del Festival sarà allestita un’area dedicata “AssoTè”, dove sarà possibile assistere alla Cerimonia del Tè di Epoca Tang (618–907) – la prima e più antica cerimonia del tè documentata – e quella di Epoca Song (960–1279) – da cui è derivata e si è poi sviluppata l’intera cerimonia del tè in Giappone verso il XV secolo.
Sarà inoltre possibile degustare pregiati Tè di nostra esclusiva importazione, preparati e serviti ad arte dalle nostre Maestre di Tè, la Maestra Zhao Xin, la Maestra Hu Hui Ning e la Maestra Pan Juan.

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Sumi-e

Il termine giapponese significa “inchiostro nero” (sumi) e “pittura” (E) ed indica una delle forme d’arte in cui i soggetti sono dipinti con l’inchiostro nero in gradazioni variabili dal nero puro a tutte le sfumature che si possono ottenere diluendolo con l’acqua. Questo però non vuol dire che ogni cosa dipinta così possa meritare il nome di “sumi-e”. Il vero “sumi-e”deve rispondere a determinate caratteristiche tipiche, come ad esempio la sobrietà e la spontaneità che vanno direttamente alla sensibilità dello spettatore.

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Cerimonia del mandala

Mandala (dal sanscrito manda, letteralmente: «essenza» (manda) + «possedere» o «contenere» (la). Il Mandala rappresenta, secondo i buddhisti, il processo mediante il quale il cosmo si è formato dal suo centro; attraverso un articolato simbolismo consente una sorta di viaggio iniziatico che permette di crescere interiormente.